Sara...
Qualcuno è tornato ad accarezzarmi la mano... la riconosco, è la stessa persona che non parlava, che è stata sempre qui e che mia madre ha mandato a casa. Non sarà...
"Tua sorella mi ha fatto un discorso che mi ha lasciato stupito... sembrava molto più grande della sua età."
Logan... Oddio... Sei davvero tu?
"Ti ha definito una principessa..." ridacchia divertito e triste allo stesso tempo. Oh, Logan... "E poi mi ha detto che avrei dovuto darti un bacio per svegliarti, come le principesse che conosce lei."
Sono senza parole. All'improvviso sento che mi sta accarezzando il viso con un dito. "E se avesse ragione?"
Sento il suo fiato sulla pelle del viso, si è avvicinato. E alla fine le sue labbra sono sulle mie...
Una gioia intensa e travolgente mi avvolge, gioia guastata dalla mia immobilità e dal fatto di non riuscire a rispondere al suo bacio. Le sue labbra premono sulle mie in un bacio lungo e dolce. Ma quando si stacca da me io non riesco ancora a muovermi. Sono profondamente contrariata... Adesso basta, voglio svegliarmi!
Sento una lacrima cadermi sul viso... Sto piangendo?
"Perché non ti svegli?" sussurra con voce rotta. Logan... sei tu che stai piangendo! "Per favore, svegliati amore mio... In breve tempo sei diventata importante per me, mi sei entrata dentro. Non so come hai fatto ma non sopporterei se mi lasciassi solo adesso che ti ho ritrovato. Voglio poterti dire che ti amo..."
Sento la sua testa appoggiarsi sul mio petto, in un pianto silenzioso. "Anch'io ti amo, Logan." Sussurro debolmente.
Lui alza la testa di scatto e mi guarda. "Sei sveglia... ti sei svegliata!" Esclama con gioia.
Lo vedo chino su di me un po' sfocato... "Sì..." Riesco a dire. "Volevo svegliarmi... ma non ci riuscivo..." Faccio un po' fatica a parlare.
"Shhh, tranquilla. Sono così felice!" Torna a baciarmi velocemente sulle labbra. "Ti amo tanto, Sara, ti amo talmente tanto che temevo di non potertelo dire. E hai ragione, mi sono comportato come uno stronzo... sia con te che con Vivian. Averti rivista ha destabilizzato quell'equilibrio precario che mi ero costruito, e non sono più riuscito a ragionare con lucidità. Dovevo sapere, dovevo vederti. Ma rivederti con Nate mi ha mandato il sangue alla testa. E ora questa disavventura mi ha fatto capire quanto ti ho fatto del male andandomene... Per favore, perdonami."
Oddio, se dovesse chiedermi di ripetergli quello che mi ha detto non ce la farei. "Sì... certo che ti perdono." Sussurro accarezzandogli una guancia. Ha la barba ispida e lentamente mi accorgo dei suoi capelli in disordine e della sua maglia spiegazzata. È rimasto sempre qui? Però i suoi occhi sono sempre meravigliosi, anche se pieni di lacrime come adesso. Ma so che sono lacrime di gioia, e riescono a farmi sentire amata. Lui afferra la mia mano incrociando le nostre dita e mi guarda con gli occhi lucidi, sfregando la guancia contro il palmo. "Non puoi immaginare quanto sia felice in questo momento."
Sorrido debolmente. "Da quant'è che sono qui? Sembri trascurato... Non mi ricordo cos'è successo..."
"Sono quattro giorni che sei in coma. Ma non ci pensare, adesso, non ha importanza. L'importante è che tu stia bene. Vado a chiamare tua madre... e il dottore." Mi lascia la mano e si allontana velocemente, affacciandosi alla porta della mia stanza. "Si è svegliata!" Annuncia a gran voce.
La voce di mia madre arriva alle mie orecchie, stupita e incredula. "Dici sul serio?"
Pochi minuti dopo vedo sia lei che la signora Ferguson attorno a me, che mi sorridono. "Oh, tesoro mio! Ti sei ripresa! Stai bene..." Dice mia madre tra le lacrime. Non sa se ridere o piangere, nell'indecisione fa entrambe le cose. La Signora Ferguson invece mi stringe una mano e mi sorride, anche lei con gli occhi lucidi.
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Il Cuore ha i suoi Tempi
ChickLit#TERZA PARTE e ultima della trilogia "Il Cuore di Sara". Dopo la morte del padre Sara tenta di rimettere in sesto la sua vita riportandola sui binari giusti, ma non ha fatto i conti col suo cuore che, a quanto pare, non vuole essere messo da parte...