QuArTo CaPiToLo

1K 80 38
                                    

Non mi sta affatto risultando difficile imparare a guidare, credevo peggio, soprattutto dopo aver sentito Andrea parlare di mia madre alla guida. Avrei giurato che anch'io sarei stata una frana come lei, e invece devo ammettere che sono abbastanza brava. C'è da dire che parte del merito va anche all'istruttore. Non è Logan, ma ci sa fare. Beh, d'altronde lui lo fa per mestiere...

"Per essere appena la seconda guida che fai sembri abbastanza sicura. Avevi già guidato prima?" Mi chiede Davide, il ragazzo della scuola guida.

Nonostante i suoi lineamenti ispanici è italiano al cento per cento. Ma la sua domanda mi riporta indietro in quel parcheggio, quando Logan cercava di darmi i primi rudimenti di guida...

"No... non ho mai avuto l'opportunità, ma ho sempre voluto prendere la patente." Borbotto. Ogni volta che mi torna in mente mi si apre una voragine nel petto, per questo non voglio pensare a lui.

"Allora impari in fretta. Ecco, guarda, accosta e parcheggia lì." Dice indicando uno spazio tra due macchine parcheggiate.

Accosto di fianco alla macchina davanti e metto la freccia. Ieri mi aveva già fatto vedere come si parcheggia, ma adesso ho paura di essermi dimenticata tutto. Inserisco la retromarcia e mi volto per fare manovra, premo lievemente il piede sull'acceleratore e la macchina si muove lentamente all'indietro, mentre indietreggia muovo lo sterzo per inserirmi nello spazio che mi ha indicato. Mamma mia, sono emozionata... sembra che ci sto riuscendo! Di colpo sento la macchina arrestarsi, spostandomi sul sedile. Mi volto sorpresa e mi accorgo che è stato Davide a frenare; ha dei pedali uguali ai miei anche dalla sua parte.

"Stai attenta davanti, stavi per picchiare la macchina sullo sportello. Dai, torna avanti e riprova."

Faccio come mi dice e ricomincio la manovra dall'inizio. Alla fine mi volto e la macchina è perfettamente parcheggiata nel posto che mi aveva indicato. "Ce l'ho fatta!"

"Bravissima, sei andata benissimo!" Esclama Davide dandomi una pacca sulla coscia. Rimango un attimo sbalordita da questo gesto ma lui fa finta di niente e decido di assecondarlo. Forse è solo un suo modo di fare.

Riprendo a guidare uscendo dal parcheggio mettendo la freccia e mi immetto nella strada principale, seguendo le sue istruzioni. "Stai facendo passi da gigante. Con il foglio rosa potresti andare a prendere il tuo ragazzo già da stasera."

"Peccato che non ho il ragazzo." Rispondo d'istinto.

Lui mi guarda di nuovo con quel sorriso splendente. "Buono a sapersi."

Lo guardo confusa. "Perché?"

"Oh, scusami, temo di aver pensato ad alta voce." Ribatte subito senza cambiare espressione facciale, ma sempre con quel sorriso che sembra la pubblicità di un dentifricio. Sto cominciando seriamente a preoccuparmi. Sbatto le palpebre e continuo a guidare facendo finta di niente, fortunatamente l'ora di guida finisce subito e riporto la macchina alla scuola.

"Allora, ci rivediamo i primi di gennaio?" Chiedo prima di scendere dall'auto.

"Già... stesso posto, stessa ora. Hai già impegni per l'ultimo dell'anno?"

Avevo già messo la mano sulla maniglia ma per rispondergli devo bloccarmi. "Ehm... sì, lo passerò con mia madre e mia sorella."

Lui mi guarda senza rispondere, lanciandomi uno sguardo sorridente e caldo. Gli faccio un sorriso tirato a mo di saluto e scendo dalla macchina. Sono senza parole.

§

Scendo dall'autobus che sono appena le quattro del pomeriggio e mi dirigo a passo spedito verso casa di mia madre. Passo accanto al quel piccolo giardinetto dove Logan mi consolò la prima volta... Subito il cuore inizia a battermi forsennato al solo ricordo, distolgo lo sguardo e tiro dritto. Chissà come passerà questa giornata Logan, e se per l'ultimo dell'anno ha deciso di andare con i Fleas da qualche parte a divertirsi. Chissà se deciderà di divertirsi anche con qualche ragazza... Oh, ma cosa sto pensando? Non me ne frega proprio niente!

Il Cuore ha i suoi TempiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora