VeNtOtTeSiMo CaPiToLo

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Sara...

Il telefono della banca torna a squillare per la milionesima volta, il suo squillo rimbomba tra le pareti in marmo lucido rendendo questo posto come una grandissima cassa di risonanza. All'inizio comunicavano via megafono poi hanno capito che non riuscivano ad ottenere un buon dialogo e hanno optato per il telefono. È l'unico rumore che si avverte. Lo sentiamo rimbombare contro le pareti e gli alti soffitti senza alcun ostacolo contro cui infrangersi.

"Pronto!" Esclama di botto il rapinatore con il passamontagna, ascolta assorto la polizia dall'altro capo del telefono per diversi lunghissimi minuti, iniziando a manifestare segni di impazienza. È evidente che il loro piano non prevedeva la comparsa della polizia, né che dovessero tenerci in ostaggio per tutto questo tempo all'interno della banca. Quante ore saranno che siamo qua dentro? Sembra passata un'eternità. Per tenerci meglio sotto controllo ci hanno fatto spostare tutti in un'unica zona, alcuni si sono dovuti sedere per terra, ma così siamo tutti raggruppati in un unico punto, sia noi comuni cittadini che i dipendenti della banca. Oltre a Britney c'è anche un altro bambino, insieme alla sua mamma. Lo vedo piangere lacrime silenziose mentre si tiene abbracciato a lei come un koala. Anche Britney ha versato qualche lacrima, ma sua madre è riuscita a calmarla. Per ora. Per conto mio sono riuscita a mandare un messaggio a mia madre, giusto in tempo prima che i due criminali dessero di matto obbligandoci ad affidare loro i nostri cellulari e qualsiasi altro dispositivo in nostro possesso. Hanno preso anche il videogioco del bambino. Vigliacchi!

"No, assolutamente, no!" Sbraita di nuovo quello al telefono. "La nostra richiesta non è insormontabile. Una macchina veloce da raggiungere attraverso il retro della banca e la possibilità di allontanarci senza essere seguiti. Altrimenti si ricordi che abbiamo una pistola, e sappiamo come usarla!" Sbotta chiudendo la telefonata.

Io ed Emily continuiamo a fissarci spaventate con gli occhi sgranati. Sono pietrificata dalla paura. Purtroppo ci ritroviamo lontane e nessuna delle due osa avvicinarsi all'altra, hanno già minacciato più volte una coppia perché hanno osato sedersi vicino. E più la cosa va avanti più i due tizi stanno perdendo la pazienza. La loro voce si sta facendo via via sempre più ansiosa, e stanno iniziando a dare segni di cedimento.

"Frank, cosa facciamo? Tutto questo non era previsto!" Piagnucola quello con il passamontagna.

Il suo collega lo prende per la collottola strattonandolo malamente. "Smettila di chiamarmi per nome, coglione! E stai tranquillo, finché abbiamo donne e bambini con noi non ci faranno niente."

L'altro è visibilmente scosso, sta tremando come una foglia. Annuisce nervosamente mentre quello col casco si allontana avvicinandosi alla finestra. Mantenendosi nascosto cerca di guardare fuori attraverso le tapparelle. "C'è un sacco di gente là fuori, oltre a uno schieramento di polizia..." osserva.

Logan! chissà se è fuori in mezzo a tutte quelle persone. Abbasso lo sguardo sentendo il mio cuore in tumulto dalla paura. Sto iniziando a temere che non lo rivedrò mai più. Di colpo sento qualcuno poggiare la mano sulla mia gamba. Emily ha gattonato senza farsi vedere per raggiungermi. La guardo di scatto, sorpresa e spaventata, appena mi accorgo che è lei mi lascio sfuggire un rumoroso sospiro di sollievo, gettandomi tra le sue braccia. Ma il tizio col casco subito se ne accorge e si avvicina. "Ehi, tu! Chi ti ha detto di spostarti?"

Gesticola con la pistola, come se non fosse un'arma pericolosa che potesse sparare per sbaglio. Indica Emily attendendo una risposta... che non arriva. Lei è totalmente pietrificata a fissare la canna della pistola puntata verso di lei. "Gliel'ho chiesto io di... di venire... qui." Balbetto.

Non so cosa mi abbia detto il cervello, ma sentivo di dover intervenire e allontanare quel tizio da lei. E questo sembra averlo fatto arrabbiare, tanto che anche attraverso il casco lo vedo guardarmi con ira. "E tu chi saresti per prenderti questa liberta?"

Il Cuore ha i suoi TempiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora