capitolo 17

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"Mi hai sporcato!"disse Stefano accusando il corvino che rideva di gusto "hai cominciato tu"sembravano bambini che litigavano per le caramelle "va bene allora non ti parlo più"si poteva dire che erano bambini.Stefano si alzò con le braccia incrociate e uscì dalla cucina recandosi in salotto seguito dal corvino che sbuffò sonoramente "sbuffi pure eh?"forse Stefano se la stava prendendo troppo "calmo è solo uno scherzo, non credi star esagerando"Sascha pulì con una mano il naso di Stefano macchiato da della panna,il castano si calmo al toccò delicato del corvino ma ricordando le sue parole si infuriò di più "che cose intende dire" per una volta prese le redini in mano e abbassò le mani di Sascha che rimase a d occhi aperti, mai si sarebbe aspettato un tale comportamento da Stefano "ora ti stai comportando da bambino"il corvino si liberò indietreggiando di pochi passi da Stefano "bambino eh?va bene ok!"gesticolava, era davvero incazzato "ehi non cap-"Sascha provò ad avvicinarsi per parlargli "lontano sei andato lontano devi rimanere"urlò Stefano quando il corvino toccò la sua spalla "Stefano ti prego basta, non voglio litigare con te"disse Sascha con tono calmo e autoritario "da quando si pregano i bambini?"tirò un pugno e un vaso dal tavolo cadde a terra, Giuseppe l'avrebbe ammazzato ma in quel momento non era importante.

Stefano aveva nel cervello delle azioni veloci e indolori, non voleva mancare il versaglio,incredibile ma vero voleva ferire Sascha; involontariamente.

Si era arrabbiato per niente ma per lui essere definito bambino dopo tutto ciò che aveva affrontato era troppo.

"Sai che c'è Sascha..."sembrava essersi calmato ma era solo una finta impressione.

"Vaffanculo, vattene!"Urlò, aveva giá gli occhi lucidi e la faccia rossa.

Purtroppo Sascha non capì che il castano qualsiasi cosa succedesse aveva bisogno del suo aiuto, era solo nervoso, come se fosse perennemente ciclato.

"Vaffanculo,vattene!" Quelle parole riecheggiavano nella testa di Sascha.

Stefano si lasciò andare a terra dopo essersi pentito e aver provato a chiamare il corvino.

"Per nessun motivo se non per una tua singola richiesta me ne se sarei andato ma non avrei mai pensato che tale richesta sarebbe arrivata"disse al castano acovacciato a terra con la testa fra le mani.

Prese il borsone da terra e non lo guardò neanche per un istante in più.

Nonostante fosse arrabbiato non sapeva dove andare e non poteva tornare a casa.

Stefano li aveva appena rovinato il suo destino giá programmato.

Sono buona :D

Dovevo pubblicare domani👽

sky || SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora