C'era forse un buongiorno migliore di svegliarsi fra le braccia del proprio amore?mh forse.
Il più piccolo giocava da minuti con i capelli dell'altro importunandolo "Stefano!"disse nel sonno togliendole la mano "sono le 14" sussurrò il castano proprio vicino all'orecchio "COOOSAAA?"si sedette di scatto urlando dietro le risate del castano che si mise gli occhiali e sia alzò dal letto.
"Forza andiamo"tese la mano al corvino che non aveva nessuna intenzione di muoversi di un millimetro come i loro occhi, puntsti gli uni contro gli altri a giudicarsi mentre ammirano quella bella vista, nessuno dei due si era mai dichiarato e non sapevano quando l'avrebbero fatto peró sapevano di amarsi e ciò bastava a compattare tutte le loro emozioni.
"Per toccare il cielo con un dito ho bisogno di te perciò alzati e accompagnami nella mia strana avventura ho bisogno di un normale compagno"disse sorridendo a testa alta,perché nonostante fosse disprezzato da tutti era l'unica cosa che gli rimaneva da fare.E quella non era una frase preparata o giocata a tavolino...gli era venuta spontanea.Sascha fece un sorriso e annuì "buongiorno amore" poggiò le labbra su quelle del castano e con prudenza diede inzio ad un bacio dolce.Si tirarono i capelli e Sascha buttò sul letto Stefano "ma io non sono normale" aveva detto.
*_*
La mattinata era passata tranquilla, i due erano a fare shopping in un centro commerciale, pronti a farlo fuori sostanzialmente.
Sascha era intento a spogliarlo di tutte le camicie mentre a Stefano piacevano le felpe e le varie tute ma non si limitò solo a quelle.
Al momento di pagare i due andarono alla cassa felici.
Un paio di colpi e due tizi entrono dentro con prepotenza "corri corri!"sussurrò Sascha prendendo Stefano per il braccio.
il castano era spaventato, guardava le loro armi puntate alle cassiere che erano terrorizzate, poi ne entrarono altri due.
"Questi sono gli ostaggi?" Disse prendendo fra le mani i capelli di una delle donne "si Floyd" rispose un'altro che stava svuotando le casse.
"Stiamo qua"disse a voce bassa il corvino, convinto che non gli avrebbero trovati.
Erano in una incavatura sul muro, aveva una specie di porta aderente alla parete che non si notava neanche, stesso colore e stesso materiale del muro.In poche parole era come se fossero dentro al muro.
un ragazzo giovane si alzó e tirò un calcio ad uno dei tanti rapinatori, uno di questi era dall'altra parte del muro rispetto ai protagonisti.
La porticina si aprii, il ragazzo fu scaraventato a terra da un colpo in pieno petto "ragazzi guardate chi abbiamo qui"due ragazzi troppo giovani per morire in preda al panico più totale.
"Stefano.." il rapinatore li aveva giá portati da quello che sembrava essere il capo "qualsiasi cosa succeda stai attento" li presero e li misero in ginocchio "bel nascondiglio pivelli" disse il capo puntando la pistola sulla fronte di Stefano.Quest'ultimo chiuse gli occhi premendoli sul punto di piangere "non farlo"
"Spara..."sussurró Stefano "forza cazzo spara" disse ancora, tutti guardavano con gli occhi spalancati "uccidi me ma non lui"Sascha gettò tutte le sue speranze in quella frase "eroismo mi piace"spostó la mira da Stefano al corvino "Sascha...no.."sussurró Stefano guardandolo negli occhi e scutendo la testa "perchè perforza uno di noi due eh?"gli disse accarezzandogli il viso "ehi...va tutto bene, va bene cosi"il corvino gli sorrise "sono riuscito a farmi perdonare questo è l'importante"chiuse gli occhi in attesa del grande momento ma non fu cosi.
Proprio quando stava per premere il grilletto, non facendo caso alle loro conversazioni la polizia entrò "mani in alto!" Corsero e riuscirono a prenderne alcuni mentre altri, come floyd scapparono all'interno del negozio.
Cosi fecero Stefano e Sascha, in preda al panico cominciarono a correre, tutti si sparavano a vicenda, a volte anche a caso.
Girando per negozio a testa bassa un colpo prese in pieno il petto di Sascha.
In un minuto la sua mano che precendentemente strigeva quella di Stefano andò a poggiarsi sul cuore "oh Sascha" il castano gli prese la testa e gli baciò la fronte premendo sulla ferita "va tutto bene..."disse questa volta lui sorridendogli "sei forte resisti" ad occhi umidi continuava a parlare.
Sascha sentiva i pezzi del corpo andargli via, l'anima sgretolarsi.
Il dolore era la cosa più grande in quel momento "S-Stefano t-ti pr-preg-"provò a parlare e Stefano gli mise un dito sulla bocca sussurrando un "shh va tutto bene" oramai piangeva anche lui, lo stringeva a se perchè non se ne andasse "non lasciarmi solo..."
Si guardavano in intesa, Sascha era dispiaciuto, sentiva le vertigini, non ce la faceva più "è trop-po Ste" sussurrò respirando a fatica "dì a-alla mia fami- che li ho sem-sempre voluto bene" gli sorrise, strinse anche lui la mano di Stefano, il sangue cominciava a sgorgare dalla sua bocca.
Avevano udito gli ultimi colpi di sparo e le ultime speranze.
Due paramedici lo presero e lo caricarono nell'ambulanza.
A Stefano chiesero di un parente respingendolo "son-sono il suo findanzato" disse speranzoso, la ragazza gli sorrise e lo fece salire.
"Ha delle possibilitá le sue condizioni sono davvero estreme se soppravvive è un miracolo"spiegó velocemente a Stefano mentre curava la ferita del corvino.
Sascha si sentiva giá morto.
888 parole dico solo questo.
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sky || Saschefano
Fanfiction"per toccare il cielo con un dito ho bisogno di te,perciò alzati e accompagnami nella mia strana avventura,ho bisogno di un normale compagno" sorridendo a testa alta,perché nonostate fossi disprezzato era tutto ció che mi rimaneva da fare.