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I ragazzi non si vedevano da giorni, Sascha doveva prendere il suo diploma, era cosi preso dai suoi impegni che aveva perfino dimenticato di chiamare ed invitare il moro al suo diploma.

"Santo Dio Sascha muoviti"
La voce della madre rieccheggiava per tutta la casa "Ok ok" Urlò il corvino cercando di guadagnare tempo, raccolse il cellulare da dove precedentemente gli era caduto "Ehi Stefano oggi mi diplomo se vuoi venire sei invitato all'Aldo Moro" Purtroppo il moro non aveva risposto, cosi Sascha gli lasciò un messaggio in segreteria.

In realtà Stefano era in un negozio, nel quale egli lavorava "Arrivederci e buona giornata" Disse all'ennesimo cliente, era un semplice market, ogni tanto faceva il cassiere o sistemava gli scaffali "Ehi pivello" Il proprietario era tornato, il soprannome era amichevole, da quando l'aveva conosciuto lo chiamava cosi "Signor Greco" Sussurrò Stefano sistemandosi gli occhiali "Vai pure, è la tua pausa" Disse Greco sorridendo, Stefano senza neanche guardarlo prese il suo cellulare e andò nella stanza riservata, aveva un'ora poi sarebbe dovuto tornare a lavorare. Recuperò il cellulare, oggi non aveva soldi per ordinare da mangiare,la prima cosa che vide fu un messaggio da parte di Sascha. Mentre l'ascoltava Giuseppe entrò nella stanza guardando il moro "Perchè non vai?" Chiese sendendosi accanto a Stefano "Non sono in condizioni, non vedi?" Rispose male Stefano "Tieni" Giuseppe estrasse dal suo portafoglio una grande quantità di denaro mettendola sotto al naso di Stefano "Se non li prendi ti licenzio" Greco se n'era già andato, il moro sbuffò e prese i soldi, doveva trovare il negozio più vicino "Hai 4 ore" Gli disse Giuseppe prima di uscire dal market, sembrava avere un tono arrogante ma Stefano lo conosceva e d'istinto gli sorrise.

Attraversò la strada velocemente, raggiunse l'altra parte, lì vicino c'era un negozio disponibile.

Decise di prendere uno smoking blu.

Gli rimanevano pochi minuti per raggiungere il corvino, sicuramente fra poco sarebbe iniziata la festa e Stefano non voleva deluderlo.

Era lì seduto aspettandolo con pazienza mancava poco e avrebbero chiamato il suo nome "Burci" La preside al microfono sorrise per incoraggiarlo, lui si alzò, si guardò un po' intorno e iniziò a camminare. Stefano non era ancora arrivato.

"Pensavo non saresti venuto" Stefano fermò il corvino e lo abbracciò "Non lo avrei mai fatto" Sussurrò Stefano.

Sascha si staccò dal moro e prese il pezzo di carta con grande gioia,scese successivamente con i suoi amici "Finalmente la scuola è finiti seeeh" Urlarono insieme, appena scese le scale si separò da essi facendo un cenno a Stefano che intanto era rimasto a guardarlo "Grazie per essere venuto, grazie davvero" Sussurrò Sascha all'orecchio di Stefano "Di niente" Disse Stefano, ormai era arrossito.

Quel suo colorito a Sascha faceva impazzire perchè era lui stesso a provocarlo.

sky || SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora