Capitolo 4

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<< Resterà qui>> questo è il verdetto che la preside Grimm ha dato riguardo alla mia possibile frequenza in questa scuola. Non sono dotata di poteri magici, cosa che mi distrugge particolarmente ma che devo accettare, ma posso benissimo frequentare corsi come storia del Paradiso e arti mistiche. Almeno portò stare con mia sorella e le mie amiche.

Esco dalla presidenza insieme ai miei genitori, fuori trovo Ella con le mani incrociate dietro la schiena intenta ad andare avanti e indietro, sembra che stia impazzendo.
Elain è la prima a vedermi e mi corre incontro seguita da Keira e Ella.

<<Allora?>> chiede Elain afferrandomi una mano per rassicurarmi.

<<Resterà qui>> mio padre appoggia una mano sulla mia spalla, sorrido a quel gesto di affetto.
Le mie amiche mi stringono forte mentre Ella sembra essere in pensiero, mi afferra per un braccio e mi avvicina a lei allontanandosi un po' dagli altri.

<< Forse dovremmo parlare di quel disegno ...>> scuoto la testa.

<< Voglio stargli più lontano possibile. Ella io ho paura>> mi stringe a lei e mi soffoca in uno dei suoi abbracci che ho sempre odiato da bambina, ma che adesso bramo così tanto.

<< Ci sono io>> dice << ti proteggo io sorellina>> annuisco. Lei è quella dura e quella un po' pazza, è la persona che amerò di più al mondo.

<< Ragazze allora?>> nostra madre si avvicina e ci abbraccia. Mio padre è sempre stato un po' freddo nei miei confronti, forse era perché aveva paura di affezionarsi per poi non sapere che fine avrebbe fatto la sua bambina.

Sorprendentemente mi abbraccia, resto pietrificata da quel gesto ma poi ricambio il suo abbraccio.

<< Promettimi che sarai vigile>> sento le sue lacrime bagnarmi la spalla. Annuisco perché non so cosa dire.
Si stacca da me, i miei genitori si dirigono verso l'uscita e il senso di paura mi invade.

<< Eva>> Elain mi richiama, mi tocca il braccio con una mano << tutte noi siamo qui per te. Non avere paura>> annuisco e sorrido a tutte.

<< E io che pensavo che sarei diventata la più grande maga di tutti i secoli>> rido divertita dai miei sogni che rimarranno come tali.

<< Sarà meglio andare a lezione di storia >> dice Keira ma Ella scuote la testa.

<< Non abbiamo tempo. Arriveremo dall'altra parte dell'edificio quando la lezione sarà finita. E non possiamo usare il teletrasporto perché non siamo in grado di controllare ancora i nostri poteri>> afferma mia sorella.

<< Potremmo provare>> propone Keira. Lei è sempre stata quella più spericolata di tutte, ama il brivido dell'avventura.

Annuisco, Elain sembra tentennare all'inizio ma alla fine la convinco a cedere.

<< Solo perché ti voglio bene>> mi abbraccia.

<<Brava angioletto. Ben fatto!>> Keira si complimenta con me. Sentire quel nomignolo mi provoca un tuffo al cuore, io non ho niente in comune con queste ragazze speciali. Io sono una banale umana, il cui destino è ignoto e che deve guardarsi le spalle da un demone di nome Egon.

<< Dammi la mano>> dice Elain. Tutte formiamo un cerchio e le tre ragazze chiudono gli occhi concentrandosi sul da farsi.
I miei piedi non toccano più terra, come quelli delle altre, sotto di noi si apre un varco che ci risucchia all'istante.

THE HUMAN ONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora