Capitolo 10

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<< Ti sei messo contro la persona sbagliata >> sbraita contro Eden afferrandolo per la t-shirt rigorosamente bianca.

<< Chi cazzo ti ha detto di bloccare la connessione mentale? >> continua. Bene, quindi l'ha scoperto.
<< Sono stata io >> mi alzo in piedi e affianco Eden. Cerco di togliere le mani di Egon via da Eden, lui si lascia trasportare dai miei gesti.
Gli afferro le mani e prendo il posto del mio amico

<< Perché? >> chiede con il fiato corto.
<< Perché non voglio che tu invada i miei pensieri >> ammetto provocandogli una risata.

<< Non ti farò niente se riporti tutto come era >> dice ad Eden, ma lui nega con la testa.

<< Ah è un no definitivo quello ? >> annuisce.
Egon balza in avanti e sta per colpire Eden, mi metto tra i due e ricevo il colpo nel basso ventre.
Mi accascio a terra e un rivolo di sangue fuoriesce dalla mia bocca.

<< Eva >> dice Eden allarmato, mi aiuta ad alzarmi. Mi gira la testa e mi appoggio a lui. Elain viene verso di me con un fazzoletto.

<< Eva >> la voce roca di Egon mi solletica l'orecchio. Apro gli occhi e noto Egon fissarmi in cagnesco perché ho la testa appoggiata sul petto di Eden mentre lui mi tiene una mano.

Egon tende una mani verso il mio viso, ma io volto il volto e lo posiziono nell'incavo del collo del mio amico. Abbraccio Eden e quello che ne segue dopo è confuso.
Frastuoni, urla e piccole scosse di terremoto.
Egon scompare con il black-out e da lì inizio a respirare.

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<<Ti senti meglio? >> chiede Ella dandomi un bicchiere d'acqua. Abbiamo avuto il permesso di tornare a casa, anche Elain e Keira sono qui ... e anche Eden.
Mi ha trasportata in braccio per tutto il tragitto, il colpo di Egon mi ha provocato un livido enorme nella parte inferiore della pancia, giù appena sopra l'elastico della mia biancheria intima.

<< Credo che ti serva Egon >> ammette Elain preoccupata per le mie condizioni.
Scuoto la testa.

<< Soffrirò un po' ma guarirò come un comune essere umano. Con il tempo>>

<< È testarda >> afferma mia madre entrando in camera per portarmi il latte lunare. Io lo adoro ma ad Ella non piace.
È una bevanda rosea che odora di miele, ma un sapore unico. Ogni volta che ne bevi un sorso, quello successivo ha un sapore diverso da quello precedente.
Non sai mai cosa aspettarti << proprio come sua madre>> continua mio padre << ma sostengo la sua decisione>> conclude.

<< Egon ha bisogno di essere compreso. Ha vissuto tanti anni senza amici o senza sguardi di invidia e paura >> mio padre alza gli occhi al cielo.

<< Finiscila di essergli amica >> sbotta mio padre. Sembra geloso ?

<< Solo perché ero l'unica amica che Egon avesse non significa che tu debba trattarlo così o che lui sia una cattiva persona>> urla mia madre.

<< Farà del male a nostra figlia. Lo difendi ancora?> sbraita papà e lei non parla.
<< Non per suo volere >> dice lei guadagnandosi uno sguardo furioso << e ricordati lui ci ha fatti incontrare. Se non fosse stato per lui le gemelle non sarebbero esistite >> sbotta al limite della pazienza.

<< Adesso sappiamo perché l'ha fatto! >> ride ironico.

<< Cosa intendi? >> chiede mia madre.
<< Era strano che tenesse a te e ti avesse aiuto a trovare l'amore. Noi ci saremmo messi insieme perché io ti amavo, ma dovevo trovare il coraggio di dirtelo. Lui ha abbreviato il tempo per arrivare ai suoi scopi. Far nascere Eva >> spiega.

<< Non l'avrebbe mai fatto>> dice mia madre.
<< E invece sì >> conferma mio padre uscendo dalla stanza.

<< Mamma stai bene? >> chiede Ella avvicinandosi a nostra madre.
Lei annuisce.

<< Conosceva Egon? >> chiede Elain. Annuisce.
<< Eravamo molto amici. Lui era come adesso, solitario e arrabbiato con il mondo ma io gli ronzavo intorno perché sapevo che, oltre quella corazza e il male, c'era molto altro. Lui non mi ha fatto mai avvicinare molto. Sapeva del mio amore per vostro padre e ha fatto di tutto per allontanarmi da se stesso.
Mi sono fidanzata con Ermes e l'ultima volta che ho visto Egon è stata al mio matrimonio. Stavo cercando il bouquet per uscire dalla riserva, non lo trovavo da nessuna parte. Sentii una risata ed era lui, appoggiato allo stipite della porta, con in mano il mio bouquet e un pacchetto>>

<< Cosa conteneva ? >> chiede Keira.
<< Questa collana>> mia madre tocca il regalo che mi ha fatto qualche giorno fa << disse che mi avrebbe protetta da tutto >> e mi sorride ricordandomi le stesse parole che, lei in questa stanza, mi aveva sussurrato all'orecchio tra un singhiozzo e l'altro.

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<< Sei sicura che sia da questa parte? >> domanda Eden a Keira.
<< Certo! È passato per il Bosco Blu. Si è gettato nella fontana ed è scomparso.>>

<< E io che credevo che in quella fontana ci vivesse un mostro! >> esclamo.
<< Mi ricordo. La storia che la raccontava sempre papà >> ammette Ella.

<< Credo che la raccontassero a tutti così da tenerci lontano dal varco >> ci fa notare Elain.

<< Allora adesso che siamo qui, infilati questo>> dice Ella porgendomi il vestito.

Guardo Eden. << Mi giro, mi giro >> dice con le braccia alzate prima di voltarsi.
Sorrido.
Indosso la veste nera di pizzo sul corpetto de reggiseno, scende morbida dal senso in giù e finisce con altro pizzo.

Elain mi trucca con ombretto nero e rossetto rosso.
Eden mi porge le ali finte.
Tutti mi guardano.
<< Sei ancora troppo umana>> afferma Keira.

<<Sono gli occhi e i capelli >> dichiara Elain. Eden fa un incantesimi, con un gesto della mano i capelli cambiano.
Diventano neri come la pece e lisci, invece gli occhi azzurri vengono rimpiazzati da un nero profondo.

<< Incantesimo di occultamento >> afferma Keira ed Eden annuisce.
<< Devi impararlo Ella>> confermo e lei annuisce. Potrà essermi utile.

<< Non sembri più tu >> dichiara Elain scrutandomi il viso << Sei ... sei ... non so come definirlo.>> conclude pensierosa << non sei più tu angioletto >> ride.

Ella si avvicina a me e mi abbraccia.
<< Sta attenta. Non voglio essere figlia unica>> afferma.

<< E noi non vorremo trovarci con una gemella in meno >> dichiarano all'unisco Keira ed Elain.

Eden si pizza davanti a me e mi fissa.
<< Pronta? >> lo sono? Non ha importanza, adesso sono già qui.

<< Pronta! >>

THE HUMAN ONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora