Capitolo 26

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Egon's POV
Quando mi volto nel letto vedo Eva dormire, mi rilassa vederla così felice e in pace con se stessa. Le accarezzo il viso e la solita sensazione di calore, che il suo corpo mi diffonde ogni volta che la tocca, non penetra nella mia mano. Mi alzo di scatto scuotendo Eva.

<< Eva >> la richiamo << mi stai spaventando. Ti prego svegliati>> mi rivesto correndo verso l'uscita della mia casa. Arrivo alla barriera e noto tutti gli amici di Eva davanti a me.

<< Dove è Eva? >> esclama Elain.
<< Io ... noi ... >> mi torturo i capelli balbettando. Elain si copre la bocca con le mani. Le tre amiche si abbracciano piangendo.

<< L'avete fatto? >> mi chiede Eden avvicinandosi a me . Annuisco.
Sembra trattenere il respiro.
<< Cosa succede? >> chiedo avvicinandomi verso la sorella di Eva.
Le poggio una mano sulla spalla ma le si divincola.

<< L'hai uccisa! >> mi sbraita contro. No! Non può essere che Eva sia morta, abbiamo fatto l'amore e mi ha detto quelle parole prima di addormentarsi con un sorriso sulle labbra.

<< Oh cazzo! >> mi arrabbio con me stesso correndo verso la fontana degli inferi. Mi ci tuffo dentro.
La corte imperiale mi ha nascosto il vero segreto, per uccidere Eva lei doveva cedermi la sua verginità.

<< Voi! >> spalanco le porte della corte infernale. Vedo Cerbero seduto al centro e i maestri del inferno discutere tra di loro. Le mie urlano mettono fine alla sentenza di Cerbero.

<< Egon! >> esclama Lucifero con un sorriso << ben fatto! Adesso puoi tornare tra i tuoi simili e lasciare quello schiocco mondo>> scuoto la testa.

<< Perché me l'avete tenuto nascosto? >> mi riferisco al modo per uccidere Eva.

<< Quando mio figlio ti ha visto alla locanda, ha capito che Eva aveva il pieno controllo su di te. Non era una semplice mortale come le altre, lei aveva rapito il tuo cuore>> spiega << dovevamo lasciare che la vostra passione vi distruggesse solo così Eva sarebbe morta e noi avremmo smesso di avere contatti con il Paradiso>> dichiara Lucifero.

<< Eravamo stanchi di quelli spocchiosi che ci intimavano di tenerti a bada>> sbotta una voce.

<< Quegli stupidi arroganti e la loro luce eterna >> sentenzia un'altra voce.

Mi dirigo verso l'uscita, non prima di aver sfidato l'ultima volta Lucifero. Alzo le braccia in aria come arresa.

<< Hai vinto questa battaglia, ma ricorda >> gli incuto terrore << tu mi hai creato a tua immagine e con la forza di mille demoni >> gli ricordo << vi siete messi contro la persona sbagliata >> esco da lì e con uno schiocco delle dita lascio che l'edificio sia invaso dalle fiamme.

Apro le ali e ritorno verso io portale. Deve essere distrutto! Eva vendicherò la tua morte.

<< Sia l'ultima cosa che farò! >>

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18 anni dopo

Christel's POV

<<Non vedo l'ora di poter avere sedici anni >> esulto davanti a tutta la mia famiglia. Zia Ella sembra ridere alla mia affermazione.

<< Mi ricorda qualcuno >> ride alle sue stesse parole.
<< Eri anche tu così? >> le chiedo e lei annuisce. Mio padre mi prende in braccio e mi dà un bacio sulla guancia.

<< Buon 10 compleanno scricciolo >> sorrido al suo nomignolo.

<< Vieni dalla mamma angioletto >> corro da mamma abbracciandola.
Zia Ella si asciuga una lacrima sentendo quel soprannome.
<<Scusa >> le dice la mamma, lei scuote la testa.

<< Non preoccuparti, Elain >> sorride lievemente << meglio angioletto che scricciolo >> canzona papà.

<< Cosa vorresti dire? >> sbotta mio padre.
<< Che tua figlia sia fortunata che abbia scelto io il nome di tua figlia e non tu Eden>> zio Egon entra in casa con un pacco.

Corro verso di lui.
<< Zio quando mi insegni a volare? >> gli chiedo mostrandogli le ali. Sono cresciute.
<< Quando queste >> indica le piume color panna << non saranno bianche. Non sono forti abbastanza da riuscire a mantenere il tuo peso >> annuisco alla sua spiegazione.

Mio padre tende la mano verso Egon, il quale poi si inginocchia e mi da un regalo.

<< Per la mia seconda ragazza preferita >> mi sussurra all'orecchio.
Apro il pacchetto e ci trovo una collana con un ciondolo ambrato. Mia madre, alla vista della collana, sorride. Zio Egon mi alza i capelli e mi aiuta ad indossarla.

<< Per proteggerti>> e mi da un bacio sulla fronte. Tocco la collana e noto di averla già vista da qualche parte.

<< È la stessa che aveva zia Eva >> annuisce.
<< È quella >> afferma << E sai perché te l'ho regalata?>> scuoto la testa << perché come te anche lei aveva qualcosa che la distingueva dalle altre >> sorrido.

Ho sempre avuto problemi a farmi nuovi amici perché sono nata con metà occhi destro azzurro, un piccolo residuo della maledizione che tanto tempo fa incombeva sul Paradiso.

<< Egon >> mio padre richiama lo zio << devo mostrarti una cosa >> annuisce e insieme si dirigono nel suo studio.

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Egon's POV

<< Che mi devi dire? Se è per la collana credevo di fare un bel gesto. Non volevo rattristare Elain >> ferma il mio monologo appoggiando un grosso libro sulla cattedra in legno.
<< Per anni non mi sono arreso. Ho letto questo libro molte volte. Stavo impazzendo ma poi ho trovato >> esclama << Eva non è morta >> sbianco.

<< Allora dove è ? >> mi affretto a dire.
<< Alla sua morte in Paradiso si è reincarnata in umana. Adesso ha 18 anni e sta bene >> sorrido << ma quello che mi ha sorpreso è che voi avete ancora una connessione mentale >> si avvicina a me << puoi dirle addio finalmente >> annuisco.

Con un gesto della mano sento scorre in me un calore che pervade il corpo.

<< Adesso ho spezzato l'incantesimo >> queste parole mi riportano in mente il periodo in cui credevo fosse una minaccia e adesso lo considero un amico, colui che ha messo al mondo una bambina di cui sono il padrino << ricorda. Puoi parlarle solo una volta, poi non potrai più farlo perché metterai a repentaglio la sua vita >> annuisco. Mi dirigo verso l'uscita del suo studio << ti consiglio di riflettere sulle ultime parole che vuoi dirle >> ma io non ho bisogno di pensare a cosa dirle.

THE HUMAN ONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora