Capitolo 11

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Il mio corpo si scontra con l'acqua ghiacciata della fontana che mi risucchia all'istante, il caldo mi penetra le ossa e arrivo a terra con un botto.

Ahio! Odio i viaggi nei varchi.

Il rosso predomina l'ambiente, gli alberi sono spinosi e le foglie sono delle vere e proprie fiamme. Il cielo è perennemente nero, anche se dovrebbe essere giorno. Schiamazzi e occhi sono ovunque. Ragazzi che si dimenano, ali magnifiche dovunque e un grande senso di inadeguatezza mi cresce dentro.
Mi alzo e comincio a camminare non sapendo che direzione prendere.
Arrivo alla fine della strada e noto un grande burrone. E adesso? Questo è l'inferno.

<< Sù forza! >> un ragazzo incita una ragazza << andiamo al focolaio >> la ragazza esulta alzando le braccia in aria all'affermazione del ragazzo.

Si gettano dal dirupo e aprono le ali, sono diretti verso il basso. Bene, quindi dovrei scendere! E come faccio senza ali?
Mi guardo intorno in cerca di un altra via di fuga, un passaggio segreto ... qualcosa che mi aiuti!
<< Hey >> mi avvicino ad una ragazza pronta a tuffarsi nel burrone. Irrigidisco la voce, devo sembrare più dura << Stai andando al focolare? >> sbotto.

Si forma un cipiglio sul suo volto e mi guarda dalla testa e in giù.
<< E allora? >> sbotta lei. Allora Egon è non è l'eccezione alla regola, è madre natura che li crea così spocchiosi e arroganti.

<< Mi devi portare giù >> le ordino drizzando il collo.
<< E sentiamo perché? >> ride incrociando le braccia al petto mettendo in risalto il seno prosperoso e le unghie laccate di nero come le sue labbra.

<< Perché non voglio stancarmi con le ali >> dico cercando una scusa plausibile. I demoni non posso ferirsi!

Si avvicina a me e mi fissa negli occhi, cerco di mantenere il contatto visivo.
<< E dovrei farlo? Altrimenti? >> mi incita. Vedo un luccichio nei suoi occhi, lo stesso che Egon quando io lo sfido con la mia lingua lunga.
Adesso sembra che le parole mi muoiano in gola.

Pensa come Egon! Mi ricorda la mia mente.

<< Perché non farebbe piacere a Egon sapere che non sono stata accontentata>> sentire uscire il nome di lui dalle mie labbra la mette in allarme.Tiro un sospiro di sollievo.

<< Menti! >> esclama.
Scuota la testa e mi stampo un sorriso beffardo in faccia. A passo seducente mi avvicino ancora di più a lei, caccio la colla di Egon e gliela mostro.
Sbianca.
<< Questa me l'ha data lui. E sai perché? >> sussurro al suo orecchio << sono la sua preferita >> ridacchio come una piccola streghetta.
Non so dove mi porterà questo gioco, ma almeno ci ho provato.

<< Salta sù>> mi indica il suo dorso e io non me lo faccio ripetere due volte.
<< Tieniti stretta>> mi avverte. Annuisco.

Prende la rincorsa, ci gettiamo nel vuoto e blocco la respirazione. Sto per morire.
Non apre le ali, cosa?! Ci schianteremo al suolo?!

Ad un certo punto le apre e con un balzo atterriamo perfettamente a terra.
<< Adoro il brivido della morte >> confessa.

<< A chi lo dici! >> la imito con un filo di paura nella voce. Mi sistemo i capelli.

<< Dena >> credo si sia presentata.
<< Ev ... Evie >> dico cercando di far sembrare tutta questa situazione naturale << sai dove è lui?>> chiedo.

Si guarda intorno.
<< Non sono affar miei >> dice dandomi le spalle.

Pensa, pensa.
<< Sì che sono affari tuoi.>> commento << se vuoi ancora goderti gli inferi farai meglio ad aiutarmi. Egon odia che io sia trattata male >> di avvicina verso di me a passo felpato.

Mantieni il contatto visivo cerco di ricordarmi.

Siamo faccia e faccia, naso contro naso.
Mi appoggia una mano sulla spalla e ... sorride?!
<< Mi piaci Evie>> afferma mettendo un braccio intorno alle mie spalle. Lei è molo più alta di me << Hai del potenziale >> esulta eccitata.
Uffh! L'ho scampata bella.

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<< Sembra essere sparito >> commento esaurita.
Sembra che Dena mi ammiri e sta facendo di tutto per accontentarmi, non siamo riuscite a trovare Egon e inoltre mi è venuta anche fame!

<< Forse è alla locanda infernale>> e adesso si fa venire in mente questo posto solo adesso?! La guardo con uno sguardo inceneritore provocandole brividi lungo la schiena, lo capisco perché le riesce difficile deglutire con facilità.

Credo che questo posto mi abbia influenzato troppo. E so non qui da circa 40 minuti.

<< Su forza, muoviamoci >> mi incita e tutta questa autorità sembra ricordarmi Keira.

Cammino a passo svelto al fianco di Dana, fischi di gente tarchiata e a me sconosciuta mi arrivano da tutte le parti.

<< Ci credo che ti fischiano >> ammette Dana << sei un vero peccato >> alzo un sopracciglio.

<< Sai vero cosa significa? >> chiede curiosa << significa che ogni maschione qui presente >> dice poggiandosi davanti ad una porta in legno << ti salterebbe addosso in in secondo e ti troveresti senza vestiti>> apre la porta e mi fa segno di entrare.

La mia mente vaga da tutte le parti, mi arrivano alcuni suggerimenti e quello che prevale è di scappare, ma dovrei buttare tutto all'aria perché ho paura?
Eden si è cacciato nei guai a causa mia, più per compiacere Elain ma lei lo ha dissuaso per aiutare me.
Tutto lavoro sprecato!
Deglutisco a fatica, potrei dire a Dana di voler tornare sù.
Sto per chiederglielo ma lei mi precede.

<< Evie! >> esclama << Egon è qui! >>.
Faccio un passo indietro pronta a darmela a gambe levate, ma sapere che lui è qui è una tentazione enorme.

<< Che fai?! >> sbotta << vieni qui dai! >> mi incita.
<< Io credo che ...>> non riesco a formulare una frase.
<< Cosa? >> chiede esausta avvicinandosi a me.

<< Ti giuro! >> una ragazza cinguetta verso l'amica << l'ho visto qui mentre beveva>> esulta.
<< Chi? >> chiede l'amicaZ
<< Ma come chi?! Egon è tornato per il ritiro mensile >> esultano insieme urlando a squarciagola.

Si sistemano i capelli, mettono il seno in mostra e alzano la gonna già cortissima.

<< Ok entriamo >> sbotto spostando Deva e sbattendo le due ragazze per entrare per prima.
Mi guardo intorno in cerca di lui. Tutti mi fissano, o almeno la maggior parte, fischiano e io cerco di non chiudermi nella mia bolla.
Lo intercetto. È seduto su un sgabello vicino al bancone.
È da solo, devo approfittarne. Come si dice? Ora o mai più, giusto ?

THE HUMAN ONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora