Elain aiuta Eden a ripulirsi, la preside Grimm e gli altri docenti sono in allerta, hanno paura che Egon possa uccidere qualcuno.
<< Deve essere fermato! >> esclama Elain pulendo il viso di Eden << pensi ancora che debba sopravvivere?! >> sbotta indicando il suo ragazzo.Eden non mi guarda, credo che abbia il rimorso per aver confessato le nostre intenzioni a Egon.
<< Io voglio ... >> Elain non riesce a finire la frase che Eden la ferma.
<< Adesso basta! >> si alza dalla sedia << Elain stai esagerando. Guardala! >> mi indica << è la tua migliore amica e sta soffrendo per amore >> mi rimpicciolisco al suo di quelle parole << come ti sentiresti se la tua migliore amica volesse uccidere me >> Elain apra la bocca per lo stupore, credo che indirettamente Eden le ha fatto capire come mi sento in questo periodo.
Non riesco a decidere tra l'amore e l'amicizia.
Elain si avvicina.
<< Eva >> sussurra prima di buttarsi tra le mie braccia << mi ero dimenticata quanto tu fossi innamorata di lui >> singhiozza allontanandosi da me << posso solo immaginare come mi sentire se perdessi l'amore della mia vita >> si volta verso il suo ragazzo che gli sorride calorosamente facendola arrossire.<< Corri da lui! >> mi urla Ella.
<< Prima che possa combinare qualche stupidaggine>> Eden sbotta guardandosi i vestiti sporchi di sangue angelico e del mio.Annuisco.
Corro per i corridoi della scuola svoltando a desta e a sinistra cercando di schivare tutti gli altri angeli, arrivo in guardino con il fiato corto. Questa scuola è immensa!
Lo percorro non dando retta ai richiami dei docenti, devo trovare Egon.La mia mente mi ricorda che non conosco la sua abitazione e non nessun potere per riuscirlo a trovare.
Faccio mente locale, potrei chiedere in giro ma poi mi prenderebbero per pazza. Perché l'umana vuole trovare il demone? È come mandare cappuccetto rosso nella tana del lupo. Sarebbe un tentato suicidio e io sono la cosa più preziosa per gli angeli.
Mi ricordo di mia madre e della sua amicizia con Egon, forse lei sa dove abiti. Era la persona più vicina ad un amico per Egon, presa dall'euforia di aver trovato una soluzione, saetto verso casa e spalanco il portico della mia abitazione.<< Mamma! >> urlo per evitare di correre in tutta casa alla ricerca della sua persona.
Mia madre comprare sulla soglia della cucina con occhi spalancati, quando mi squadra da capo a piedi e nota il vestito macchiato del mio sangue, sbianca.<< Cosa hai fatto?! >> sbotta allarmata afferrandomi un braccio. Mi divincolo dalla sua presa.
<< Sto bene>> dichiaro << sai dove abiti Egon? >> mi guarda con uno sguardo accigliato << è importante>> la supplico.
Nega con la testa.
<< No tesoro, non lo so>> sembra dispiaciuta << mi dispiace>>.Corro fuori casa non prestando attenzione ai richiami di mio padre, arrivo nel centro della città con il respiro corto e la testa che gira.
Egon dove sei?
Chiudo gli occhi e cerco di inspirare profondamente per regolare i battiti del mio cuore.Merda!
Una voce risuona della mia testa, ma non sono io. Subito capisco che quelle parole appartengano ad Egon.
Egon!
La mia mente cerca di richiamarlo ma sembra che solo io possa sentire i suoi pensieri, come se la connessione fosse a mio favore questa volta.
Cerco di concentrarmi sui suoi pensieri.
Stupidi uccellacci del cazzo! Odio questa foresta!.
Uccelli, foresta .... Il Bosco Blu, ma certo! Inizio a correre ricordando che quando eravamo piccole io ed Elain ci inoltrammo nel profondo della foresta. Iniziammo a ricorrerci ed Elain andò a sbattere contro una specie di barriera che non permetteva agli angeli di attraversarla. Al tempo pensavo che valesse anche per me, quindi non ci provai e ce ne andammo curiose.
Ricordo dove sia quel posto e non ci metto molto ad arrivarci.Tiro un respiro profondo e, come avevo programmato, la barriera mi lascia passare senza alcun intoppo. Per una volta sono felice della mia natura umana, forse gli angeli avranno i poteri e l'immortalità ma io sarò destinata a fare cose che loro non potranno. Ognuno è speciale a modo suo e non serve a niente demoralizzarsi perché la vita non va come l'avevamo programmata. Essa ci riserverà sempre una novità, qualcosa o qualcuno di inaspettato ci scombussolerà l'intera esistenza e il nostro mondo sembrerà finire, ma in realtà sta per iniziare.
Sorrido trovando una piccola casa circondata da alberi nodosi, l'umidità e il freddo mi penetrano le ossa. Mi stringono nelle spalle e ci sfrego sopra le mani più volte cercando di riscaldarmi, ma sembra tutto inutile.
Un piccolo sentiero di pietra conduce al portico lo seguo, ma a metà di esso l'albero adiacente alla casa mi afferra con uno dei suoi rami e mi trascina via.<< Oddio! >> urlo in preda al panico. Le piccole spine mi graffiano il corpo e strappano piccole parti della veste. Mi dimeno cercando di liberarmi, ma ad un certo punto un fischio richiama l'albero.
Noto Egon a terra con le braccia incrociate, l'albero mi posa giù e io non posso che essere arrabbiata perché il mio vestito preferito è andato distrutto.
Egon si avvicina a me a passo felpato e io, per la prima volta, gli vado incontro buttandomi tra le sue braccia.
Sembra sbalordito dalla mia mossa, mi accarezza i capelli e mi cinge con le sue braccia. Inspiro l'odore del suo corpo e mi sento a casa, mi lascia baci tra i capelli e percorre le mie braccia con le sue mani ruvide.<< Ahio >> mi lamento quando tocca una ferita.
<< Come siamo fragili >> quella frase mi riporta all'inizio di tutta questa storia e io non posso che pensare che lui si è introdotto nella mia vita come un fulmine.Sembra che anche lui ricordi il passato, ma ad un tratto diventa serio ricordando quello che è successo poco fa.
<< Perché sei qui? >> dice con tono pacato prendendo le distanze da me e mi sembra che, a quella lontananza, il mio corpo smetta di vivere.
Mi avvicino a lui e porto le sue mani ai lati del mio viso.
<< Perché ho bisogno di te più della mia stessa vita>> sorride avvicinando il suo corpo al mio. Appoggia la sua fronte contro la mia e i nostri respiri iniziano a mischiarsi.
<< Come hai fatto a trovarmi?>> chiede curioso.<< Con la connessione mentale >> ammetto. A quelle parole cerca di leggermi nel pensiero ma con scarso risultato.
<< Non è mai successo che un umana ti avesse letto la mente? >> scuote la testa alla mia domanda.
<< Ma tu non sei un umana qualunque Eva >> dice << tu sei l'unica per me >> dichiara prima di baciarmi intensamente.
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THE HUMAN ONE
FantasyTutti conosciamo gli angeli: creature sovrannaturali dotati di magnifiche ali per volare e immortali, ma è un po' di tempo che queste creature hanno perso la loro tranquillità . E se i problemi esistessero anche in paradiso? #115 in Fantasia ( 10.0...