<< Eva che ti ha detto?>> chiede Keira avvicinandosi a me. Lei era quella più vicina rispetto alle altre.
Elain e mia sorella arrivano subito dopo, Ella mi abbraccia e mi prende il viso tra le mani. Lo esamina più volte ed esclama << sei guarita>> annuisco.<< La mia vita dipende dalla sua>> dico con un fil di voce. Più volte mi ripeto questa frase mentre percorriamo il corridoio per arrivare in classe di storia del Paradiso.
La professoressa Angel appena ci vede assume un'espressione furibonda, ma quando nota me si addolcisce. Tutti mi fissano con espressione meravigliata e soprattutto le ragazze sembrano morire dall'invidia perché vorrebbero essere al posto mio. Farei volentieri cambio se potessi.
<< Allora quale era la domanda?>> chiede la Angel cercando l'alunno che ha posto il quesito prima che noi interrompessimo la lezione.
Mentre la professoressa cerca con gli occhi l'alunno, noi quattro ci posizioniamo in posti casuali per seguire questi pochi minuti di lezione.<<Adesso cosa succederà? >> la ragazza pone di nuovo la domanda e la Angel alza un sopracciglio. La ragazza arrossisce per l'imbarazzo ma poi si raddrizza sulla sedia per formulare meglio la domanda.
<< Intendo ... adesso che Egon ha trovato l'umana cosa capiterà? Saremo tutti salvati?>> chiede lei.
La Angel scuote il capo. << Magari fosse così semplice. Egon vive qui da tanti anni e anche i vostri genitori hanno potuto incontrarlo e tutti lo temono. Pochi sono a conoscenza della sua vita, cosa faccia e dove abiti>> spiega la prof << lui è quello che conosce la realtà dietro alla profezia e cosa essa voglia davvero dire>>.
<< Quindi?>> la prof viene esortata da un altro alunno.
<< Quindi fatevi i cazzi vostri perché la vita è mia! >> sbotta Egon facendo capolinea in classe. Al suono della sua voce mi irrigidisco, spero che non faccia caso a me ma le mie preghiere sono inutili. Mi intercetta tra la folla e, con passo felpato, mi raggiunge con due grandi falcate.
<< Spostati >> ordina al ragazzo al mio fianco che sembra sicuro di sè e non voglia dargliela vinta.
<< Odio che ti comporti così. Non sei ness ... >> non finisce la frase che viene sbattuto contro il muro adiacente al banco di Elain.
La mia amica si alza dal suo posto e corre verso di lui per aiutarlo.
<< Tu sei pazzo! >> sbotta la mia amica notando che il ragazzo disteso a terra ha perso i sensi.
Sembra che lei sia l'unica che voglia contraddirlo e che gli altri, inclusa la prof, lo temano.
Egon, al suo di quelle parole che gli fanno scattare qualcosa, balza in avanti e si dirige verso Elain.
Io, in preda al panico, faccio la prima cosa che mi viene in mente: usare me stessa come scudo per Elain.Mi piazzo davanti alla mia amica, pronta a subirmi la furia di Egon che però non arriva mai ... quando apro gli occhi, che non credevo di avere chiuso, noto il pugni di Egon sospeso in aria che mi sfiora il naso.
<< Sei diventata stupida? >> sbotta Egon afferrandomi per le braccia.
<< Avresti fatto male Elain >> dico << lei è la mia migliore amica>> spiego.
Mi guarda negli occhi per analizzare ogni mio singolo dettaglio, sembra cercare qualcosa che lo faccia dubitare della mia onesta verso lui.<< Lei è importante per te? >> mi scruta ancora. Annuisco.
Sbuffa.<< Sei salva >> afferma guardando Elain dietro di me che sorride trionfante << solo perché sei importante per Eva, altrimenti saresti già morta nelle mie mani >>.
Guardo il ragazzo a terra ferito.
<< Perché non guarisce? >> chiede allarmata Keira.
Elain si inginocchia e poggia la testa del ragazzo sulle sue gambe.<< Non lo so ...>> sembra preoccupata.
Mi volto per vedere Egon, ma lui sembra dirigersi verso l'uscita. Oltrepassa la sola e scompare dalla nostra vista.
Corro per raggiungerlo, esco dalla classe e lo intercetto me tre cammina per i corridoi con le mani in tasca.<<Egon! >> urlo per farmi sentire. Essere umana mi pesa e la sua velocità è molto più elevata della mia, sarebbe impossibile per il mio corpo raggiungere tale livello.
Con uno scatto me lo trovo a pochi centimetri da me, il suo respiro mi arriva caldo sul naso.
<< Si Eva ? >> chiede con voce roca.
<< Perché non si sveglia? >> chiedo riferendomi al ragazzo.
Lui mi sorride compiaciuto, forse dalla mia innocenza o per la troppa stupidità per essere uscita da lì e per averlo raggiunto senza nessuna protezione.Mi gira intorno e mi esamina.
<< Sai mi ricordi qualcuno >> dice all'improvviso << una vecchia conoscenza >> conferma.<< Basta con le chiacchiere! >> sbotto afferrandolo per la felpa nera. Si lascia trascinare verso di me così che io possa fissarlo bene negli occhi << dimmi come posso aiutarlo >>.
<< Semplice >> commenta con enfasi << non puoi fare niente>> conclude. Sento svanire in me ogni briciola di speranza rimastomi << almeno che tu non passa un ora di questa giornata con me ... >> non lo lascio concludere che accetto.
<< Bene >> esulta trionfate.
Magicamente fa comparire un coltello grigio fumo, alla vista dell'oggetto impallidisco << non è per te. Non ti farei del male, sei troppo importante. Mi sei ancora utile>> nel suo modo cerca di consolarmi, ma forse non comprende che quel "ancora" mi mette ancora più al disagio di tutta questa situazione assurda.Con il coltello si taglia le vene del polso sinistro facendo fuori uscire una marea di sangue nero. Con uno schiocco delle dita compare un calice utile per versarci dentro il suo sangue.
Me lo porge.
<< Dagli questo e si riprenderà>> annuisco afferrandolo << ci vediamo più tardi angioletto>> dice l'ultima parola con un tono diverso, quasi volesse canzonare Keira per come mi chiama sempre.
Non c'è tempo per rimuginare, corro in classe e cedo il calice a Elain.
<< Deve berlo >> dico e la mia amica si mette all'opera. Non appena il sangue defluisce nella bocca del ragazzo, lui riprende spostando il busto in avanti e trovandosi faccia e faccia con la mia migliore amica.Elain lo fissa stralunata e cerca di capire se lui stia bene.
<< Ehm ... >> cerca di catturare l'attenzione del ragazzo che si guarda intorno incuriosito dalla folla che si è creata intorno a lui.
<< Ti ricordi come ti chiami?>> domanda Elain vedendo che il ragazzo le sta finalmente prestando attenzione.
<< Eden >> dice.
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THE HUMAN ONE
FantasíaTutti conosciamo gli angeli: creature sovrannaturali dotati di magnifiche ali per volare e immortali, ma è un po' di tempo che queste creature hanno perso la loro tranquillità . E se i problemi esistessero anche in paradiso? #115 in Fantasia ( 10.0...