THE HUMAN ONE

Capitolo 8

<<Adesso mi spieghi perché Eden? >> hanno parlato tutto il tempo e io stavo lì a fissarli come una stupida perché non sapevo quale fosse l'argomento, quindi mi sono seduta sul marciapiede e ho aspettato. Ho potuto constatare che Eden abbia del debole per Elain, quando lei mi ha guardata più volte come se volesse scusarsi perché non mi prestava attenzione, lui la fissa e cercava di imprimere nella sua memoria ogni suo particolare.

<< Eden lavora al ministero.>> spiega << e quindi può cogliere informazioni riguardo Egon e te >> continua << una specie di spia segreta>>.

Certo! Il ministero del Paradiso è come un punto di incontro e di scambio di informazioni tra Paradiso e Inferno.

<< Inoltre lui sta ripetendo il corso di storia del Paradiso, è più informato di noi ed è del secondo anno e ... >>

<< Ed è anche carino >> la stuzzico con lo sguardo. Mi spintona.
<< Finiscila di farmi arrossire. Lo trovo sleale! >> rido. È cotta!

<< Credo che lui provi la stessa cosa per te!>> affermo guardando un punto fisso assorta dai miei pensieri.
<< Dici sul serio ?! >> squittisce non un tono di voce un po' troppo stridulo.
Annuisco.

<< Non so cosa mi prende quando è nei paraggi. Le gambe iniziano a tremarmi come se avessi paura di fare qualcosa di sbagliato in sua presenza, le parole mi muoiono in gola e mi comporto da stupida. E tu sai che sono molto intelligente >> alzo gli occhi al cielo.

<< E anche modesta >> aggiungo ricevendo un'occhiata dalla mia migliore amica.

<<È una sensazione piacevole, ma allo stesso tempo mi manda in confusione perché ... >> la interrompo.

<< Perché non sai cosa sia questa voragine che ti irrompe dentro >> concludo e lei annuisce << ti capisco >> le appoggio le mani sulle spalle << adesso tutto è chiaro>> affermo.

<< Cosa? Che ho una cotta per Eden? >> chiede come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Scuoto la testa << Elain >> la richiamo dal suo monologo a cui non stavo facendo attenzione << tu non sei cotta di Eden >> dico fissandola negli occhi. Lei mi guarda con un'espressione accigliata << tu sei INNAMORATA! >> ammetto trionfante della mia scoperta.

<<Non è vero! >> si divincola dalla mia presa.
<< Oh si che è vero! >> la canzono << sono le stesse emozioni che provo io per tu sai chi >> cerco di non dire il suo nome quando siamo troppe esposte. Sopratutto dopo quello che mi ha detto Elain, se lui lo sapesse sarei già morta.

<< Oh >> è l'unica parola che riesce a pronunciare in questo istante capendo che, forse, è caduta nella sua stessa trappola.

<< Già >> mormoro << benvenuta nel club amica mia>> le sorrido lievemente.
Lei almeno ha la possibilità di poter stare con Eden, poter avere dei figli e vivere qui in Paradiso. Puo' perfettamente immaginare il suo futuro con la persona che ama, ma cosa succede quando la persona che ami e ti fa vivere è anche la causa della tua imminente morte?

Strano come due cose tanto diverse siano così legate tra di loro, proprio come me con Egon. Il nostro legame è indissolubile e io solo pensiero che lui abbia dato attenzioni, come le ha date a me, ad altre umane di generazioni precedenti mi si spezza il cuore.

All'improvviso mi ricordo di un particolare importante. La connessione mentale.

<< Elain >> la richiamo << Egon non deve scoprire il mio segreto, giusto?>> marco la parola " segreto" con il tono di voce per farle capire che con essa intendo il mio amore per lui.

Annuisce.

<< Allora abbiamo un problema>> ammetto.
<< Perché?>>
<< Lui riesce a leggermi nella mente >> affermo.

<< Basta fare un incantesimo di occultamento>> dichiara.

<< E da chi? Da una di voi? Vorrei essere ancora sana e salva, grazie>> sbotto.

<< E allora sentiamo te, miss saputella, chi dovrebbe farlo? >> rammento ogni persona che conosco e gli unici, oltre alle mie amiche, sono mia madre, mio padre e ...

<< Conosco un ragazzo che sarebbe disposto a soddisfare qualunque tua richiesta >> dico con voce trionfante come se avessi trovato soluzione al più grande problema esistente al mondo.

<< Non ci pensare! >> scatta posandomi un dito davanti al naso.
<< Perchè no?>> mi lamento.

<< Già gli abbiamo chiesto tanto. Ha già abbastanza a cui pensare e noi siamo un guaio in più >> spiega.

<< Ma lui adora i guai ... >> riprendo le parole di Eden costringendo Elain a seguirmi mentre corro verso la direzione opposta per tornare da Eden.

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<< Dai Elain, dimmi dove è casa sua>> incrocio le braccia al petto. Stiamo discutendo da mezz'ora.
<< Che vuoi che ne sappia! Lo conosco da un giorno >> la guardo sbalordita.

<< Sentitela. Tu, Elain, a 8 anni ha scoperto la casa del bambino che ti aveva rubato la bambola per poterlo pestare! >> sbotto << non ci credo che tu non sappia dove abiti Eden>> dico << se non me lo vuoi dire, allora busserò ad ogni porta di questo quartiere finché non vedrò Eden. E darò la colpa a te se Egon mi uccid... >>

<< Ok, ok. Basta! >> dice alzando le mani in aria per darmi ragione << È questa! >>.
Saliamo il gradino, dopo aver sorpassato l'immenso guardino.

Busso, ad aprirci è Eden senza maglia.
Oddio! Che vergogna.

<< Che ci fate qui ? >> chiede curioso.
<< Ci serve il tuo aiuto>> ammette Elain non riuscendolo a guardare in faccia, sta fissando la punta delle sue ballerine bianche mentre io mi torturo il bordo della veste angelica.

<<Oh >> dice << entrate e accomodatevi. Io vado a mettermi una maglietta>> scompare sù per le scale mentre io e Elain ci sediamo sul divano.

La mia amica mi fissa con uno sguardo da killer ma io le sorrido beffardo.
L'ha visto a torso nudo, cosa vuoi di più dalla vita!

<< Eccomi >> fa il suo ingresso << cosa vi serve? >>

Mi alzo dal divano << Devi riuscire ad impedire che Egon legga i miei pensieri >> dichiaro << non deve scoprire che io lo amo >> lui spalanca gli occhi.

<< È un segreto >> si intromette Elain << spero tu possa tenerlo come tale >> dice.

<< Perché mi dite tutto questo? >> chiede Eden fissando Elain negli occhi.
Elain avanza verso di lui e appoggia una mano sul braccio sinistro.

<< Perché mi fido di te >>.