Capitolo 6

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Il corpo inclinato in avanti, lo sguardo fisso sulla biglia completamente rossa che aveva dichiarato di voler colpire, le mani grandi ben distanziate tra loro posizionate sulla stecca, e i muscoli della schiena perfettamente evidenti sotto il cotone leggero della camicia che stava indossando. Qualche secondo per studiare bene la distanza tra la sua biglia e la buca dove era destinata a cadere, e poi la colpì. Imbucata.
Doveva ammetterlo, oltre ad essere impeccabile a mirare con la sua Glock, ci sapeva proprio fare anche con il biliardo. Ma d'altronde ,era tutta una questione di buona mira.
"Come diavolo fai?" gli chiese John, che non aveva ancora imbucato nemmeno una biglia.
"Non ne ho la più pallida idea" mentì ridendo Evan.
"Tocca a me!" annunciò Peter prendendo in mano la sua stecca.
"La numero 3 è la mia" continuò indicando una biglia.
Evan nel frattempo appoggiato ad un pilastro, sorseggiava la sua birra, guardandosi intorno.
Ogni tavolo di biliardo era occupato da un gruppo di ragazzi più o meno della sua età, che proprio come lui e i suoi amici si divertiva a scherzare e a tirare biglie tra un sorso di birra ed uno di wisky. Gli era mancato tutto questo, quel bar, le serate in città, trascorrere del tempo con i suoi amici... Per un momento si chiese che fine avessero fatto i suoi compagni del liceo, poi si ricordò che probabilmente in quel momento erano ancora tutti al college. Guardò Peter imbucare la biglia che aveva puntato, e fu felice di realizzare che almeno lui fosse ancora lì, suo migliore amico dai tempi del liceo. Gli sorrise, e si sentì improvvisamente fiero di lui, notando che tutte quelle volte che lo aveva portato in quel bar a giocare a biliardo, fossero davvero servite a qualcosa.
Poi lo vide mentre stava per affogarsi con la sua stessa birra, intento a guardare fisso l'entrata. Evan si voltò proprio verso quella direzione, e quando capì, non riuscì a fare a meno di ridere. Caesy e Hazel entrarono proprio in quel momento al Jack's bar, mentre ridevano e scherzavano vestite in maniera totalmente diversa rispetto a come era solito vederle a lavoro. Al loro seguito, due ragazzi più o meno della stessa età di Hazel e Casey, fecero il loro ingresso ridendo fra loro. Evan istintivamente si voltò di nuovo verso Peter, che se prima sembrava sorpreso, ma anche felice di vedere Caesy, adesso era diventato bianco proprio come la camicia che aveva indosso.
Gli si avvicinò preoccupato, poi disse qualcosa "Tutto bene Pet?".
Il biondino non rispose, troppo impegnato a seguire Caesy con lo sguardo in ogni sua mossa, ma Evan lo richiamò "Pet?" premuroso come sempre.
Peter scosse la testa, poi confuso cercò di parlare "C-cosa ci fa lei qui?" chiese al moro, mentre indicava le ragazze con un cenno della mano, e trasudava gelosia e pentimento in ogni sua smorfia.
"Non lo so, ma cerca di calmarti o se ne accorgerà" gli consigliò Evan, invitandolo a sedersi.
"Chi diavolo sono quei due?" chiese ancora alzando la voce, il viso che diventò rosso all'improvviso.
"Ancora una volta, non lo so Pet" non fu molto d'aiuto il moro.
"Non può essere, non può aver trovato già qualcuno" continuò a ripetere a bassa voce mentre con i gomiti piantati sulle ginocchia, si torturava i capelli con le mani, quasi a volerseli strappare. In quel momento avrebbe preso a pugni qualsiasi cosa, Evan ne era certo.
"Okay, prova a calmarti. Vuoi andare in bagno o che ti porti da bere?" provò a fare qualcosa per lui il moro. Nessuna risposta.
Così Evan fece di testa sua, e andò a prendere qualcosa al suo amico. Cercò di non farsi notare, camminando a debita distanza dal punto dove erano Casey e Hazel, sebbene avesse voluto almeno salutarle, visto che le considerava pur sempre sue amiche.
Non essere a conoscenza poi del perché Casey non volesse nemmeno più parlare con Peter - dato che il suo amico sembrava proprio non volerglielo spiegare -, lo spingeva a considerarlo la causa della loro rottura. Dopo quasi un anno ormai, Evan, che era pur sempre il suo migliore amico, sembrava totalmente all'oscuro di tutto quello che era successo fra i due, e ancor di più, delle stronzate che aveva combinato Peter.
Dopo tutto come biasimarlo? Quale idiota avrebbe mai raccontato al proprio migliore amico, che tanto duramente aveva lavorato per entrare nell'esercito, di essersi fatto comprare da un membro delle forze armate, pur di ottenere la stessa carica? Evan di sicuro non lo avrebbe mai più guardato allo stesso modo. Peter, il suo migliore amico, dopotutto era solo un raccomandato, sleale, codardo e bugiardo. Mai e poi mai lui, che era figlio di uno sceriffo, e che aveva dato tutto se stesso pur di essere ammesso nell'esercito, avrebbe potuto accettare di avere come amico uno che aveva giocato sporco pur di ottenere quello che voleva, nel più semplice dei modi. E adesso Evan, che non voleva impicciarsi negli affari di Pet e Casey, stava lì a cercare di aiutare il suo amico, che probabilmente, mai gli avrebbe raccontato la verità.
"Un bicchiere di acqua perfavore" chiese cordiale alla barista, appoggiandosi al bancone.
"Solo acqua? Ne sei sicuro?" gli chiese smaliziata la giovane dai capelli rosso fuoco, sorridendogli provocante.
Evan accennò una risata "Oh sì, ne sono sicuro" rispose sorridendole gentile.
"Come vuoi" disse poi la ragazza, prendendo un bicchiere di vetro in mano, e riempiendolo. Evan impaziente ticchettava il piede destro sul pavimento, ammirando uno per uno i liquori esposti su una mensola di fronte a lui.
Poi qualcuno attirò la sua attenzione "Evan?" si sentì chiamare dalla parte opposta alla sua del bancone. Si voltò verso quella voce, e vide Hazel che gli sorrideva, sorpresa di vederlo proprio lì. Cazzo – pensò il ragazzo, poi la salutò con uno scaltro gesto della mano, e dicendo solo "Ehi" piuttosto imbarazzato. "Vieni qui, beviamo qualcosa insieme" disse ad alta voce Hazel, facendo un cenno con la mano come invito a raggiungerla.
Evan, non sapendo bene come comportarsi, semplicemente decise di agire d'istinto, così si avvicinò a lei, lasciando lì sul bancone il bicchiere d'acqua. La mora gli sorrideva, sinceramente felice di vederlo lì, così non appena le fu più vicino lo salutò abbracciandolo.
"Evan!" esordì Casey, intenta a divorare arachidi tostate.
"Ciao Cas!" rispose imbarazzato il moro. "Siediti con noi" lo invitò anche la biondina.
"Vieni ti presento mio fratello prima" disse poi Hazel, trascinando Evan dal polso.
"In realtà non è molto lucido adesso" gli spiegò sussurrandogli all'orecchio per non farsi sentire da suo fratello.
"Ian!" richiamò poi la sua attenzione, facendolo voltare verso di lei "Ti presento Evan, è un soldato che presta servizio in aeroporto, ma anche un mio amico" lo presentò sfoggiando quel suo meraviglioso sorriso.
Ian guardò i due sorpreso "Piacere, Ian" disse dopo, porgendo una mano ad Evan, che gliela strinse gentilmente "Evan" ripeté poi sorridendogli.
"Dovrei chiamarti signore, forse?" rifletté ad alta voce il moro facendo ridere il ragazzo.
"Evan va bene, non sono ancora così in alto" gli spiegò divertito. "Sarebbe stato strano, in effetti" Hazel fu sorpresa di vedere suo fratello improvvisamente più lucido.
"Allora soldato, bevi qualcosa con noi?" gli propose Ian, mentre Hazel stava lì a guardare attenta i due ragazzi. "In realtà-" stava per rispondere Evan, ma poi il suo nuovo amico parlò a voce più alta "Una birra per il soldato, e niente più alcol per me" scherzò.
"Fino a un'ora fa faceva l'imbecille, ha bevuto un po' troppo al festival, e solo adesso si sta riprendendo" gli spiegò la ragazza, che aveva notato il resto del gruppo infondo alla sala proprio quando Evan stava per declinare l'invito di suo fratello.
Evan la guardò, poi decise di sedersi al suo fianco. "Siete stati al festival?" chiese curioso, mentre sorseggiava la sua birra.
"Sì, Cas aveva due biglietti, poi mio fratello e il suo amico, Mike" disse indicando il ragazzo moro che stava parlando con Casey e Ian "Be' loro sono stati un fuori programma" rispose, mentre continuava a fissare Evan mentre beveva la sua ennesima birra.
"E tu?" gli chiese. "Io sono qui con i ragazzi, giochiamo a biliardo da quando siamo arrivati" le spiegò.
"Sono Peter e John quelli? Cas, andiamo a salutarli!" quasi strillò, scendendo dal suo sgabello.
"No Hazel, aspetta" la fermò il ragazzo prima che si facesse sentire da qualcun altro, trattenendola dal polso. Hazel si voltò stupita, poi inarcando un sopracciglio lo guardò confusa.
"Forse è meglio che Caesy non parli con Peter adesso" le spiegò sincero.
"Perché?" chiese, ancora più confusa.
"Non sai niente di quello che è successo tra loro?" cercò di capire Evan.
"Non credo" rispose la mora ritornando a sedersi sul suo sgabello.
Evan bevve ancora un altro sorso di birra prima di cominciare a spiegare "Tu non sai niente della relazione tra Peter e Casey?" le chiese ancora.
"Relazione? Non sono solo amici?" chiese incredula Hazel.
"Per niente" rispose il ragazzo "Almeno non più. Pet e Cas stavano insieme, fino a nemmeno un anno fa, poi non chiedermi perché, visto che non ne so niente nemmeno io, si sono mollati" fu chiaro e breve il moro.
"Oh cavolo" Hazel era sconvolta "Che situazione imbarazzante!".
"Già, proprio come trovarsi nello stesso bar un sabato sera: lui seduto con la sua birra laggiù che disperato cerca di non perdere il controllo, e lei qui che scherza e beve con due ragazzi" rese perfettamente l'idea Evan indicando prima il suo migliore amico e poi la biondina, ai due lati opposti del bar.
"Imbarazzante ma anche divertente" sdramatizzò il ragazzo, facendo scoppiare a ridere Hazel.
"Non riesco a crederci" disse solo la mora, fissando dritto negli occhi color ghiaccio il soldato. "Ma dì a Pet che non ha nulla di cui preoccuparsi: mio fratello è innamorato perso di un'altra ragazza, e Mike, è appena uscito da una lunga relazione" risolse ogni questione la ragazza.
"Non credo comunque che le cose tra loro possano sistemarsi così facilmente" disse serio Evan, poi cercò di cambiare argomento.
"E tu? Non bevi niente?" le chiese, ma in quell'esatto momento qualcuno interruppe la loro conversazione. Così Hazel, che stava per rispondergli, fu distratta da una voce che la chiamava.
"Hazel!" sentì, e quando si voltò, fu la sagoma alta e muscolosa di John che vide camminare verso di lei. Spostò nuovamente lo sguardo su Evan, che in attesa di una risposta, adesso sembrava essere in imbarazzo.
"Ehi!" disse solo la giovane, mentre John ormai affianco a lei, la salutava con un bacio sulla guancia, l'espressione di Hazel chiaramente a disagio.
"Che ci fai qui?" le chiese poi il moro, così diverso adesso che non aveva la sua divisa indosso.
"Stavo bevendo una birra qui con Evan" gli rispose, prendendo il boccale del moro e rubandogliene qualche sorso. Evan sorpreso, ma divertito.
"Sei qui da sola?" le chiese ancora curioso, mentre la mora continuava a bere dal boccale di Evan. Gli rispose con un semplice cenno della testa, poi Evan prese la parola, davvero in imbarazzo. "Laggiù, è con Casey" rispose per lei, indicando i ragazzi alle sue spalle.
"Oh, perché non vi aggregate a noi? Stavamo per iniziare una nuova partita" propose.
Entrambi i ragazzi rimasero in silenzio, a disagio e incapaci di dare una risposta.
Evan spostò per un momento lo sguardo verso Peter, che sembrava aver capito che l'unico modo per ignorare Casey e ogni genere di ragazzo a cui avesse rivolto la parola, fosse proprio annegare nell'alcol. Poi guardò Hazel, e capì che se non fosse stato per la rivelazione su Cas e Pet che Evan le aveva appena fatto, probabilmente avrebbe accettato l'invito di John senza esitare nemmeno un momento. Così prese in mano la situazione.
"Ehi Ian?" richiamò il suo nuovo amico "Vi andrebbe una partita a biliardo?" disse poi, lasciando di stucco Hazel e Caesy che non credevano alle loro orecchie. E adesso?
Così ecco che Hazel si avvicinava al resto dei ragazzi per salutarli, imbarazzata, ma felice che ancora una volta quella serata avesse preso una piega piuttosto inaspettata.
Non conosceva bene Peter e Chris, ma le sembravano dei ragazzi simpatici, e poi cosa c'era di male nel voler diventare amica di ragazzi con cui avrebbe lavorato ancora chissà per quanto altro tempo. Così dopo aver salutato entrambi, presentò a tutti suo fratello e Mike, che sembravano non vedere l'ora di iniziare a giocare.
Si avvicinò a Casey, un po' dispiaciuta per lei, visto che non sembrava proprio al settimo cielo, lì costretta a dover trascorrere il resto della serata con il suo ex ragazzo.
"Ehi, va tutto bene?" le chiese premurosa. "Credo di sì" rispose vaga la biondina.
"Allora giochiamo?" le chiese ancora, porgendole la sua stecca.
"Dammi qua" rispose decisa Cas, togliendole la stecca dalle mani. Hazel si sentì sollevata nel vedere la sua amica ancora in vena di divertirsi.
Si organizzarono in due squadre equilibrandole come meglio potevano. Così senza farlo a posta, Peter finì nella squadra di Casey, che immancabilmente, provò a ignorarlo proprio come aveva deciso di fare lui, nonostante sembrasse non riuscire ad impegnarsi più di tanto.
Il primo a dover tirare fu Evan, che dopo aver scambiato qualche parola con Peter, prese il gessetto e lo strofinò sulla punta della sua stecca.
Si curvò sul tavolo da biliardo, posizionando il suo busto, le sue mani e la sua stecca, come se il suo corpo conoscesse perfettamente le regole del gioco. Puntò la stecca dritta verso la biglia bianca, esattamente davanti al triangolo composto dalle 15 biglie, poi con una mossa ben studiata delle braccia e delle mani, la colpì, effettuando un break.
Lo seguì Peter, della squadra avversaria, che eseguendo lo stesso procedimento, imbucò la biglia numero 6. Hazel non poté fare a meno di notare come Casey lo guardava, attenta a non farsi beccare. Per tutto il tempo del turno di Peter, aveva strofinato il gessetto sulla punta della sua stecca nervosamente, come se non potesse sopportare di non riuscire a guardarlo in altro modo se non con gli occhi di chi provava ancora un'attrazione infinita.
E adesso era il turno di Ian, che dopo anni trascorsi a giocare a biliardo con il padre, Hazel sapeva benissimo avrebbe imbucato anche più di una biglia senza molti problemi. Così imbucò le numero 2 e 3. Hazel gli sorrise fiera, sia perché si trattava di suo fratello, sia perché aveva fatto guadagnare ben 5 punti alla loro squadra.
Caesy invece, con sorpresa di tutti, ma soprattutto della sua amica, si avvicinò a Ian poggiandogli una mano sulla spalla "Cavolo Ian, dove hai imparato?" gli chiese guardandolo negli occhi. Hazel stava aspettando con ansia la risposta di suo fratello, che avrebbe fatto volentieri a pezzi se solo avesse dato sul serio corda a Caesy - che chiaramente, stava facendo tutto con l'unico intento di far ingelosire Peter. Come se ce ne fosse stato ulteriormente bisogno.
Poi Evan le si avvicinò, sussurrandole qualcosa all'orecchio "Non avevi detto che non c'era nulla di cui preoccuparsi?" le chiese confuso.
"Ti giuro che non ha fatto niente del genere per tutta la serata, credo lo stia facendo solo per Peter" le rispose, sorpresa tanto quanto lui.
"Perspicace Zel" le disse guardandola come se avesse pensato le sue stesse identiche parole "Ho paura che Peter perderà il controllo se Caesy continuerà così" le spiegò poi, sinceramente preoccupato.
"Ian non le darà modo di continuare" provò a rassicurarlo.
"Hazel?" si sentì chiamare, poi si voltò e vide John alla sua destra che le porgeva una stecca "Tocca a te".
"Oh, sì" rispose, togliendogliela dalle mani "Non so se ne sono capace" spiegò poi strofinando il gesso sulla punta della stecca.
"Tu prova" la incoraggiò John, sorridendole gentile.
Così la mora si piegò in avanti sul tavolo da gioco, posizionandosi con le gambe leggermente divaricate, e la presa delle sue mani stretta sulla stecca. Poi colpì una biglia, che toccandone altre, ne spinse una vicino alla buca.
Solo qualche altro centimetro e sarebbe andata giù. Hazel emise un verso simile a un lamento, poi guardò verso John e Evan.
John disse qualcosa come "Solo un colpo di sfiga", ma Hazel non gli ripose nemmeno, imbambolata a guardare Evan sorriderle, come se quasi avesse trovato adorabile il suo tentativo di imbucare almeno una biglia nonostante i suoi movimenti buffi e maldestri.
Proseguirono a giocare per una buona ora, scherzando e ridendo fra loro, nonostante l'aria ostile che si poteva facilmente respirare fra Casey e Peter, il quale di tanto in tanto rivolgeva delle occhiate irritate a Ian e Mike.
Ma Ian, fin troppo solare e gentile, che non aveva proprio fatto caso al modo in cui Peter lo fissava, non smetteva di fare battute e cercare di essere gentile con tutti. Perfino con Peter, con il quale si complimentava ogni volta che imbucava una biglia.
Strano ma piacevole, fu invece per Hazel, notare come si divertivano Ian e Evan insieme, che ad ogni punto per la loro squadra, brindavano con della birra.
Pure Hazel, finalmente anche lei col suo boccale di birra in mano, sembrava più rilassata e divertita. Aveva perfino smesso di preoccuparsi di Caesy e di come si stesse comportando con suo fratello, il quale però sembrava riuscire a gestire quella imbarazzante e inaspettata situazione più che solo bene.
E non smetteva di ridere, lì con quelli che parevano essere i suoi nuovi amici, e che ancora meglio, sembravano andare tutti d'amore e d'accordo – eccezion fatta per Pet e Caesy, era chiaro. Così ecco che era ancora una volta il suo turno, ed ecco che era pronta a sbagliare di nuovo.
Prese di nuovo in mano la sua stecca, stavolta maneggiandola più come se fosse un manico di scopa, che una stecca da biliardo.
La teneva in due pugni stretti, come se avesse paura che la stecca potesse prendere vita da un momento all'altro, e scivolarle via dalle mani. Rimase immobile per un paio di secondi, prima di decidersi a tirare. Poi qualcuno le venne in soccorso.
Evan, che aveva poggiato il suo boccale di birra su un tavolino, le si avvicinò istintivamente, come se lui, che era un campione di biliardo, non potesse proprio sopportare di vedere in che modo assurdo stesse per tirare la sua amica.
"Devi tenerla così" le disse solo, poggiandole le mani sugli avambracci, e allontanandoglieli l'uno dall'altro. Poi Hazel, che si era ritrovata ad un tratto incatenata fra le sue braccia, si voltò verso di lui, ancora concentrato sulle sue mani, e mantenne lo sguardo basso.
"E le mani... non stai prendendo a bastonate le biglie" le disse, non riuscendo a non ridere.
Così posò le sue enormi mani su quelle della ragazza, che dopo aver rallentato la presa, si lasciò guidare. "Impugna in modo rilassato con la sinistra" disse portandole la mano sinistra più indietro "Poi poggia il polso destro sul tavolo, circondando la stecca con le dita. Conta fino a tre, e tira!" concluse, accompagnando le sue mani per tutta la durata del tiro. Imbucata.
Hazel sentì un'ondata di profumo invaderla - doveva essere quello della vittoria, o più probabile, la colonia di Evan.
Non appena vide la sua biglia cadere giù nella buca, si sentì al settimo cielo. Ce l'aveva fatta!
Si voltò verso il ragazzo di scatto, facendo cadere la sua stecca per terra, poi in preda ad un momento di euforia – dovuto anche alla troppa birra che probabilmente aveva bevuto – iniziò a saltellare lì davanti agli occhi divertiti di Evan.
"Ho vinto!" urlò, mentre lui non smetteva di ridere, soddisfatto del buon tiro che le aveva appena fatto fare.
"Finalmente!" aggiunse poi Ian, avvicinandosi a sua sorella, e porgendole la sua stecca precedentemente caduta "Ho tentato per anni a insegnarle come fare" continuò, parlando con Evan.
"Be'" disse Evan imbarazzato "Sono felice di esserci riuscito" concluse, sorridendo alla ragazza soddisfatto.
"Basta biliardo!" annunciò poi Caesy "Sappiamo già chi vincerà" continuò, puntando la sua stecca contro i fratelli Donovan, Evan e John.
"Bene, e qual è il nostro premio?" chiese sfacciato Ian.
"Un giro di shot, gentilmente offerto da noi?" propose Peter, stufo di restare lì all'angolo in silenzio, solo perché Caesy sembrava non sopportare la sua presenza.
Hazel notò la sua amica sussultare, non appena il ragazzo le fu accanto.
Mentre Evan, fu felice di accettare il suo premio, così come fece il resto della sua squadra. Quindi, tutti si diressero verso il bancone, pronti a bere ancora. Peter ordinò dello Jagermeister per tutti, che mentre aspettavano gli shot, presero posto sugli sgabelli.
Poi con i bicchierini alle mani, sollevarono tutti le braccia unendosi in un brindisi.
"Alle nuove amicizie!" urlò Caesy.
"Alle nuove amicizie" ripeterono in coro Evan e Hazel, che seduti l'uno a fianco all'altra, si sorrisero a vicenda.



"Alle nuove amicizie" ripeterono in coro Evan e Hazel, che seduti l'uno a fianco all'altra, si sorrisero a vicenda

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