Capitolo 23

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"Mi lascio andare per una sera bevendo qualche drink di troppo, e tu scegli proprio quel momento per fare ciò che aspetto da settimane?" le chiese Casey, l'espressione offesa dipinta sul viso.
"Non ho proprio scelto" disse in sua difesa Hazel "Ho semplicemente lasciato che le cose corressero da sole, e mi sono fatta trascinare dall'atmosfera del momento" le spiegò, il sorriso beffardo sulle labbra.
"E hai baciato Evan!" quasi strillò Casey, lo sguardo elettrizzato.
"S-sh!" sussultò Hazel, le gote rosse.
"Non credo che ai miei vicini interessi essere aggiornati sulla mia vita sentimentale" disse, guardando oltre la finestra di camera sua la casa in mattoni rossi della famiglia Alfred.
"Scusa, ma non riesco a trattenermi" disse piano Caesy.
"Sei andata al mare con Evan, avete fatto il bagno vestiti, e poi lo hai portato a casa tua!" riprese a strillare, gli occhi emozionati e il sorriso ancora incredulo. "Cas!" la rimproverò, fiondandosi su di lei e tappandole la bocca con un cuscino "I miei genitori sono al piano di sotto" le ricordò.
"Ma ha fatto la doccia nel tuo bagno!" sussurrò indicando la porta del bagno in camera di Hazel, più emozionata di lei.
Hazel annuì portandosi una mano sulla fronte, e dichiarando la sua resa.
"Va bene, ho finito" annunciò colpevole, spalancando le mani all'altezza delle sue spalle. Hazel le sorrise, comunque divertita dalla reazione che aveva avuto la sua amica alla notizia del bacio e tutti gli avvenimenti a seguire che erano successi fra lei ed Evan.
"Ma toglimi solo una curiosità" gli occhi luminosi di Casey. Hazel inarcò un sopracciglio "Lo avete fatto proprio su questo letto o dentro la doccia?" le chiese sfacciata, il sorriso malizioso.
"Non lo abbiamo fatto!" chiarì Hazel imbarazzata, le gote infiammate di un rosso simile a quello dell'abito che indossava proprio in quel momento.
"Sul serio?" chiese delusa la bionda. "Sul serio" ripeté Hazel.
"Quanto al coglione con cui stavi, come ha reagito Evan quando gliene hai parlato?" continuò curiosa Casey.
"Non so definire come l'abbia presa in realtà" rifletté Hazel arricciando il labbro inferiore "Era sorpreso, non credo avesse sospettato niente quando abbiamo trovato Noah qui, al nostro ritorno. Ma quando gli ho raccontato di lui e di quello che è successo tra noi, si è comportato in maniera strana" spiegò.
"Oh Evan è sempre strano, nulla di nuovo" commentò Casey, il sorriso sul viso di Hazel.
"Ha voluto rassicurarmi dicendomi che quello che lui vuole non è assolutamente obbligarmi a dover scegliere fra lui o Noah. Ma quando poi gli ho raccontato del bacio che c'è stato tra noi, giurerei che fosse quasi geloso" raccontò.
"Sarà difficile per lui ammetterlo, ma è chiaro che lui si senta minacciato in qualche modo, adesso che quella parte della tua vita si è ripresentata alla tua porta" provò a spiegarle Casey. "Minacciato? Per l'amor del cielo, non deve sentirsi minacciato da Noah per nessuna ragione!" esclamò Hazel.
"Potrai stare lì a ripeterglielo tutte le volte che vorrai Zel, ma Evan continuerà a irrigidirsi ogni qualvolta che sentirà parlare di Noah. Sono ragazzi, e per quanto loro si sforzino a cercare di nasconderlo, la gelosia rimarrà sempre il loro punto debole" le spiegò, l'espressione saggia.
"Il fatto che poi abbia trovato Noah a casa tua, disposto a fare qualsiasi cosa per ottenere il tuo perdono, non sarà mai motivo di rassicurazione per Evan" disse Ian, appoggiato allo stipite della porta, che probabilmente aveva assistito a buona parte della loro conversazione.
Le due ragazze sussultarono spaventate notando il moro in piedi davanti a loro, intento a fissarle completamente non curante del fatto che quello che stava facendo, fosse proprio invadere la loro privacy. "Quando la smetterai di origliare le mie conversazioni?" gli chiese scocciata Hazel.
"Ci sono forse segreti fra noi sorellina?" le chiese Ian, sedendosi sul suo letto accanto a lei. "Non dal momento in cui hai offerto dei preservativi al ragazzo con cui esco, dandogli precise indicazioni sul come e quando farsi tua sorella" gli ricordò, il tono sarcastico e lo sguardo minaccioso.
"Il più lontano possibile da me e sempre adottando le giuste precauzioni, non dimenticarlo!" l'avvertì serio, facendo scoppiare in una fragorosa risata Casey.
"Lo trovi divertente?" le chiese Hazel, indicando il moro "Ha usato le stesse identiche parole con la stessa identica espressione inquietante con Evan" le spiegò, scocciata.
"Avrei tanto voluto vedere la faccia di Evan in quel momento" disse Casey, continuando a ridere, il sorriso soddisfatto sul viso di Ian.
"E che mi dici di te invece? Non mi hai ancora spiegato cosa è successo tra te e Peter" ribaltò la situazione Hazel, ammiccando un sorriso beffardo.
"Oh è più complicato di quanto immagini, Zel" rispose Casey, stringendo contro il petto un cuscino e affondando il mento in esso.
"Cavolo, mi sento come ad un pigiama party" commentò Ian, che in cambio ricevette un'occhiataccia dalla sorella.
"Diciamo che ci stiamo lavorando. Io e Peter siamo stati insieme per tanto tempo, nessuno mi conosce così bene come lui, è per questo che mi sento ancora così legata a lui" spiegò Casey.
"Così pensi che riuscirai a perdonarlo, qualunque cosa abbia mai fatto?" le chiese Hazel. "Penso che non riuscirò mai ad avercela davvero con lui" ammise Casey.
"Sapete, non so se è la mia paranoia che mi spinge a pensare una cosa del genere, ma credo che Peter mi odi" esordì Ian, aggrottando la fronte.
"Peter odia qualunque ragazzo si avvicini a Casey" disse Hazel ridendo.
"Si tratta pur sempre di ragazzi" le ricordò la bionda "La gelosia è la loro più grande debolezza" la imitò Hazel, sorridendole divertita.
"Questi pigiama party sono un po' troppo per me, possiamo passare direttamente alla parte in cui mangiamo schifezze guardando un film e smettere di parlare di ragazzi?" obiettò Ian, facendo ridere entrambe le ragazze.

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