5. Dame e Cavalieri

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Ermal meta _ piccola anima

Passeggiando per i corridoi, nella luce del tramonto che accarezzava i muri, pensai a quanto io fossi fortunata. E quanto questa mia infelicità non mi abbandonasse mai del tutto, in fondo.
Ma forse era questo che mi rendeva forte. Hogwarts era diventata tutto per me. La mia casa. La serenità che a casa non avevo mai avuto. E con Bea stavo bene. Mancava appena una settimana al ballo, e c'erano intrepidi ragazzi che cercavano di invitare ragazze al ballo. Io non mi aspettavo inviti. Figuriamoci. Con tutte quelle ragazze bellissime di boubatons ancora peggio. La mia autostima era sotto i piedi negli ultimi due giorni.
Da chi speravo di ricevere un invito? In realtà ero terribile a ballare. Neanche se mi avessero pregata in ginocchio avrei concesso un ballo. Mi metteva a disagio essere al centro degli sguardi e dell'attenzione..
Nel fratempo, non so il perchè, ma Moody me lo trovavo davanti ovunque. Era uno stalker? Mi pedinava? Iniziai a crederlo. Ma perchè? Forse era tutta una mia impressione.

Barty crouch jr Pov

Ero onorato di eseguire l'ordine per il mio signore Lord Voldemort. Dovevo solo aiutare Potter nel torneo e, al momento opportuno, sistemare la passaporta nel labirinto. Ma poi, un imprevisto. Mi rifiutavo di accettarlo. Quella ragazza che avevo incontrato sul treno il primo giorno. Non riuscivo a togliermela dalla testa. Io, che avevo ucciso senza neanche provare rimorso, che dovevo concentrare tutte le mie forze per il mio Signore, mi sentivo, per la prima volta in tutta la mia vita, disorientato. Volevo smettere di pensare a lei, ma poi i suoi occhi verdi, la sua voce che mi accarezzava l'anima e il suo sorriso... Perchè quel sentimento che provavo non capivo cosa fosse. Perchè quando la vedevo mi sembrava il sole che sorge all'alba? L'aria che respiro; il suo profumo di pesca me lo sentivo addosso.
Mi dico che non posso. Lei è una mezzosangue e per di più è una bambina. 16 anni. Però... una piccolissima parte di me, che tento di soffocare invano, mi dice qualcosa. Qualcosa che non capisco. La sua fragilità e la sua dolcezza, ma anche la sua forza mi fanno provare delle sensazioni che non mi so spiegare e neanche accettare.
Ho paura. Ma di cosa? Di accettare dei sentimenti che non conosco? Di amarla? Ma è amore, poi? Non posso mandare a monte tutto... non adesso. E poi come le dico la verità?
È amore desiderare di accarezzarle i capelli e annegare nel suo profumo? Nel tenerla stretta e chiudere fuori le sue sofferenze? Io, che provo pietà per qualcuno. È pietà? Non lo so... È amore? Non so neanche quello.

Piccola anima, la luce dei lampioni ti accompagna a casa
innamorata e sola
sai che a respirare non si fa fatica.

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