25. Notte 5

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Quella notte non riuscii a dormire; da quando avevamo avuto lezione quella mattina era come se riaffiorassero ricordi che non ricordavo di avere.
Uno in particolare: Una bella villetta di campagna rasa al suolo, una donna a terra e io in lacrime che guardavo disperata un uomo dal mantello nero e con una maschera simile ad un teschio. Mangiamorte, supponevo io... Ma..  Io ero nata in una famiglia babbana.  Quindi, cosa significavano quelle immagini? Non riuscivo a darmi una spiegazione. Ma qualcosa mi spingeva a parlarne con Barty. In quel momento era ancora sveglio, a letto.
Ero sdraiata sul fianco sinistro, e gli davo le spalle.
Senza voltarmi, gli sussurrai piano: "Barty..?" Sentii i suoi occhi spostarsi su di me.
"Mh?" Mi disse.
"Senti... ehm... stamattina... durante la lezione... ho visto una cosa... E... beh... anche tu?"
"Ne ho viste parecchie di cose stamattina. Devi essere più precisa , tesoro" mi rispose pratico.
"Ehm...me stessa... credo... non lo so... da bambina... mentre degli uomini uccidevano... delle persone..."
Lo sentii trattenere il respiro.
"Che genere di persone?" Mi chiese, piano.
"Forse... man...giamorte....? Non saprei ...avevano delle maschere simili a.. a quella che hai anche tu... presumo... che tu abbia una maschera... come... beh...lo sai, come..." sussurrai piano.
Il suo braccio destro si avvolse attorno alla mia vita, e lui mi strinse a sè, piano.
"Avevo diciassette anni quando ho deciso di servire l'Oscure Signore... e ancora adesso lo sto servendo, sotto falsa copertura, anche se ho già informato Silente."
Mi disse.
"Che cosa?" Gli chiesi, sconcertata.
"Si. Non ho mai modificato la memoria a nessuno; ho semplicemente detto la verità: Mi sono innamorato di te dal primo istante in cui ti ho vista, e che volevo smettere di essere un mangiamorte. Mi hanno dato il veritaserum, lo sai? E quando si sono accertati che ero sincero, dopo avermi dato pozioni e avermi fatto incantesimi vari, Silente ha accettato di aiutarmi... sto facendo tutto per noi. Per te, perchè ti amo, anche se per te è difficile da capire."
"E silente che ti ha detto? Aspetta, ma tu odi Silente! Perchè dovresti rischiare tutto per me?"
Gli chiesi.
"Perchè ti amo. Ma l'Oscuro Signore disprezza l'amore e ti avrebbe uccisa, prima o poi. Lui non risparmia nessuno. " mi disse, piano.
"Sei stato tu?" Gli chiesi piano.
"No... Yaxley..." mi disse, sospirando.
"Mi dispiace tanto... "aggiunse.
"Lo... lo sapevi già?" Gli chiesi.
"No. Non lo sapevo... però le persone che ti hanno cresciuta ti amano..ti vogliono bene..." mi disse.
"Quella che credevo mia madre è in ospedale... ed è da stamattina che mi chiedo se valga la pena preoccuparmi... visto che in fondo non saremmo imparentate... però, le voglio bene lo stesso... Ed è difficile da digerire..." sussurrai.
Lui mi baciò piano la spalla destra e il collo.
"Resto... qui? Con te?" Gli chiesi.
"Si. Silente mi ha solo detto che puoi tornare a frequentare le lezioni normalmente. E che non devi parlare della questione con nessuno, neanche con Bea. Perchè la metteresti in pericolo."mi disse.
Sospirai.
"Siamo a marzo... come faccio a recuperare tutto il programma? Agli esami andrò malissimo e sarò bocciata...." dissi, disperata.
"Non dire sciocchezze. Ci sono io, ricordi? Ti farò un corso accelerato di tutto." Mi disse, facendomi l'occhiolino.
"E moody? Quello vero...?" Chiesi.
"Oh, lui. Lui ha preso il mio posto d'insegnante. Ma ovviamente non si fida di me. La scuola sa che tu sei stata via per tua madre. E per Moody crederanno che è sempre stato qui. Fine della storia. Ti preoccupi troppo. " mi disse, soggnignando.
"E che mi dici di te?" Mi chiese.
Lo guardai esitante.
"Dico che... beh... È ancora difficile digerire tutto. Non avevo mai avuto a che fare prima con un mangiamorte... cioè si.. ma... hai capito... no? Ed è tutto così complicato, accidenti..." dissi.
"Cosa è complicato?" Chiese.
"Tu, Lui, l'insieme... noi...se esiste un noi.. perchè io ancora non lo so..." ammisi.
"Siamo stati insieme tre mesi... io ti ho amata da subito, ma di solito ci vuole tempo" mi disse.
"Adesso dormi, però, che domani mattina devi svegliarti presto", aggiunse.
"Buonanotte" gli dissi.
"Buonanotte, Eli", mi rispose.

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