7. Il ballo del ceppo

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Dua Lipa_ IDGAF

Raggiunsi con Evan, il ragazzo con cui andavo al ballo, la Sala grande. C'erano molti studenti tutti presi a ridere e chiacchierare. La cerimonia di apertura non era ancora iniziata, ma entrammo comunque in sala Grande per la cena. Era molto bella decorata per Natale. Grandi alberi di Natale erano decorati con neve e palle di ghiacchio, e si respirava un'atmosfera natalizia.
Io e Evan ci sedemmo ad uno dei quattro tavoli presenti in Sala. Ci sistemammo l'uno di fronte all'altro; Mi sembrava tutto molto più elegante del solito, perfino la disposizione delle posate era diversa.
Davanti a ogni piatto c'erano poi dei menù. Presi il mio: tre primi, tre secondi, tre contorni, tre dessert o frutta. Evan mi osservava attentamente.  Qualcosa nel suo sguardo mi risultò familiare, anche se non riuscii a capire cosa.
Quando tutti gli altri si furono accomodati, cercai di capire a cosa servisse il menù che avevo davanti, visto che il tavolo non si era apparecchiato come al solito.
Mi accorsi di Silente che, dopo aver osservato il menù attentamente, ordinò le costolette.
Ecco come funziona...pensai.
Ordinai quindi del risotto al rosmarino.  Evan preferì il pollo.
Durante la cena parlammo del più e del meno. Mi chiese che tipo di musica preferissi, il mio piatto preferito, il mio colore preferito. Cose semplici.
La serata con lui fu molto piacevole. Non ero entusiasta si ballare. Non ne ero capace e non volevo fare figuracce. Ma mi guidò lui con molta maestria. E mi divertii molto.
A mezzanotte, ci salutammo. Mi disse che era di serpeverde e che doveva tornare al suo dormitorio. Io rimasi un pò interdetta. Non mi aspettavo che fosse un serpeverde. Ma non volevo ferirlo. Gli diedi un bacio sulla guancia e sperai di rivederlo mentre, con lo sguardo, seguivo la sua schiena che si allontanava.
Felice, raggiunsi il mio dormitorio di corsa,  rischiando di rompermi le caviglie con quelle scarpe.
Avevo ancora il suo profumo sulla pelle: non riuscivo a identificarlo bene. Sembrava muschio ma allo stesso tempo era amaro. E un pochino pungente. Sorrisi, mentre sospirando di sollievo mi toglievo i tacchi.

Barty crouch jr pov

Grazie al cielo arrivai appena in tempo. L'effetto  della pozione stava svanendo. "Moody" si era dato malato, così nessuno si era insospettito. Tornai al mio aspetto con dolore. Odiavo quella pozione, ma mi era necessaria. Non sapevo più se necessaria per lei o per Potter. Ma che cavolo stavo combinando? Mi misi le mani nei capelli e mi lasciai cadere seduto sul letto. Quel gioco stava diventando pericoloso. Anche se io non stavo giocando. Neanche un pò. E per la prima volta, oltre a sentirmi disorientato, mi sentivo anche in colpa. "Evan" non esiteva. Non più.
Mi sembrava di prenderla in giro, quando invece la amavo davvero.
E lei? Ciao sono un Mangiamorte. Ti amo. Ok, no. Proprio no. Sarebbe scappata via urlando.  Inoltre  Piton era un abile Legilimens e se mi fossi esposto lui, tramite Eli, mi avrebbe scoperto.
Dovevo trovare un altro modo.

Eli pov

"Bea è stato bellissimo! È stato così gentile. Anche molto schietto, ma non mi dispiace. Tu invece? Con George com'è andata?" Le chiesi, sorridendo. Mi sentivo leggera come una bolla di sapone.
Bea mi sorrise. "Credimi, Eli, non ho mai riso tanto in vita mia come stasera. George mi ha fatta morire dal ridere!" Scossi la testa, ridendo.
George e Fred erano due forze della natura.
La mia mente intanto era altrove, a Evan.... ripensando alla serata trascorsa insieme e al Valzer con lui mi sentii felice.

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