La macchina giunse appena un'ora prima del calare del sole. Il rumore del motore e quello delle ruote sulla stradina di fango richiamarono l'attenzione dei pochi abitanti del villaggio. I Jensen, ovviamente, furono i primi, siccome fu di fronte alla loro casa che la macchina si fermò. Dorian ed Annabel, uno più nervoso dell'altra, non si guardavano nemmeno in volto. Entrambi sapevano bene che quello per loro sarebbe stato un addio: lei più di lui. Voleva che restasse, ma voleva anche il regno, e sapeva di non poter guardare entrambe le facce della medaglia allo stesso tempo. Quando Bat Saikhan, Evidian ed Herman scendettero dalla macchina capirono di doverli raggiungere prima che invadessero lo spazio della piccola casa.
Non appena videro sulla soglia Annabel e Dorian s'inchinarono leggermente, non pensando nemmeno ai propri movimenti di fronte agli Apparenti, che restarono senza parole.
-Mia Rinie, Mio Alyon..- disse Bat Saikhan precedendo gli altri due -La seconda scorta giungerà a breve, volete partire immediatamente oppure dobbiamo attendere?- domandò.Solo a quel punto Annabel volse gli occhi a Dorian: vestito di ciò che rimaneva dei suoi indumenti, a premere la mano sulla ferita al costato. Sembrava pregare con lo sguardo, ma che cosa era impossibile dirlo. Voleva rinnovare la sua offerta di andarsene assieme o non vedeva l'ora di chiudere quel capitolo della propria vita? Annabel non sapeva cosa pensare, e decise di non indugiare oltre, altrimenti sarebbe stato come acido per il suo cuore.
-Sono i tuoi uomini.- gli sussurrò ignorando le tre paia di orecchie che si tendevano dall'interno della casa. Quindi Dorian si voltò verso i suoi: -Partiremo a breve, datemi un minuto.- quindi prese le mani di Annabel e le portò entrambe alle labbra baciandole mentre la guardava negli occhi. -Ti auguro il meglio, Mia Rinie.- sussurrò, le labbra ancora vicine alle mani di lei. -Spero di ri-incontrarti di nuovo, e al più presto. Magari più felice e con un Regno più solido di quello che ti lascio.-
Annabel fece del proprio meglio per trattenere le lacrime, non perché non volesse essere vista da Dorian in uno stato vulnerabile, ma perché non voleva esporsi a tutti gli altri. Strinse le sue mani in cambio, poi rinunciò ai convenevoli e si scagliò fra le sue braccia, stando in punta di piedi e stringendolo forte: -Sta attento.- si raccomandò con un tono di voce che tradiva emozione -Trova Medina, Sesen ed Amable, e tienili al sicuro.-
Dorian s'abbassò fino a poterle parlare all'orecchio: -Ti amo.- bisbigliò. Solo allora lei perse la sua rigidità cedendo all'accumulo di emozioni.
-Ti amo, Mio Alyon. Mio Dorian.- solo allora riuscì a liberarsi dalle sue braccia, fece un passo indietro e guardò gli occhi grigi chiedendosi quanto tempo sarebbe passato prima che potesse ritornate a specchiarvisi.Dorian fece un cenno di saluto e ringraziamento ai Jensen, quindi seguì i suoi uomini in macchina. Le porte vennero chiuse, la vettura partì schizzando fango e rumoreggiando fin quando non fu così lontana da fondersi all'orizzonte.
Era sola, ufficialmente sola. Si sentiva terribilmente vuota, ma allo stesso tempo alleggerita da un peso che aveva portato per ogni singolo secondo in cui aveva trattenuto Dorian, legandolo a false speranze e menzogne. Si asciugò gli occhi in fretta, reprimendo la tristezza al pensiero che quella volta, per lo meno, non era stato il caso a dividerli, ma avevano scelto loro due, di comune accordo. E quando si fossero rivisti non ci sarebbero stati risentimenti, non ci sarebbero stati inganni. Quando poi la sua mente aggiungeva al 'se mai vi rivedrete' seppelliva il pensiero, perché non era il momento adeguato per esporsi.
Tornò alla famiglia Jensen trovando tutti attenti ad osservare la veloce e complessa dinamica che si era appena svolta.
-Vuoi siete cosa, in realtà?- domandò Maha, suo padre sembrava senza parole per la prima volta dopo molto.-Molto presto lo scoprirete.- sussurrò.
-Non eravate sposati?!-
-No.-
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Adamas II
FantasyLo lasciò solo dentro la stanza, consapevole che, sebbene alcune guerre possano essere combattute fianco a fianco, ce ne sono altre che vanno affrontate in solitario. Dorian doveva combattere la propria guerra. Non era la prima per lui: in questo si...