Era raro che Annabel venisse lasciata sola durante i ricevimenti, anche se essere in compagnia non era una garanzia contro la solitudine. Difatti era proprio così che si sentiva: tremendamente sola. C'era stato qualcosa nello scambio di battute fra lei e Dorian, nella fredda derisione con cui si erano parlati e nell'irritante cortesia con cui si trattavano che le dava la nausea. Avrebbe preferito di gran lunga abbandonare i suoi ospiti e ritirarsi in camera, chiudere gli occhi e sperare di riuscire a dormire.
Condurre quella vita, tuttavia, l'aveva addestrata a dovere. Era perfettamente capace di provare quel genere di emozioni e di apparire l'anima della serata.Era accerchiata da alcuni ricchi imprenditori e dalle loro mogli, assieme discutevano di quanto fosse vantaggioso per tutti che la Rinie avesse finalmente unito i Due Mondi. Era presente, ed in qualche modo riusciva a partecipare alla loro conversazione senza dover davvero ascoltare quello che avevano da dire. Una cosa che tutti gli ospiti pensavano quando avevano modo di parlare con lei era di avere qualcosa di straordinariamente nuovo da dire, quando in realtà le loro parole per lei erano normale amministrazione.
-Mia Rinie..- parlò qualcuno immergendosi nel gruppo. Le chiacchiere s'interruppero e tutti gli occhi vennero indirizzati ad Hayk Azat. -C'è urgente bisogno di voi per una questione.- disse in tono serio e quasi affannoso.
-Mi dovete scusare, riprenderemo la discussione il prima possibile.- si congedò dai suoi ospiti. -Sono disposta a cederti la Corona.- bisbigliò in segno di gratitudine mentre lo seguiva fuori dal salone da ballo fino ad uno dei terrazzi privati. Prese una lunga boccata d'aria fresca. -E' asfissiante là dentro.- gli disse. -Tutti vogliono parlare ed esigono la mia attenzione. Non dovrei essere io quella che detta pretese?- fece ridere il Segretario, che si appoggiò alla balaustra per poterla osservare meglio. Hayk lanciò un'occhiata al proprio orologio da polso.
-Un'altra ora e mezza.- la consolò. -Ho visto che hai danzato con Cortes.- buttò lì. Sapeva di poterle regalare solo pochi minuti di respiro prima che lei dovesse ritornare all'interno del Salone.
-Si. Gli ho finalmente fatto le mie scuse. Ma..- posò una mano sullo stomaco serrando gli occhi -Ho come la sensazione di non aver fatto molti progressi. Dannati uomini ed il loro orgoglio, fragile come una bolla di sapone.- si passò una mano sul viso. -Non so se posso sopportare di dover condividere le mie stanze con lui.- confessò. Come disse quelle parole si rese conto di aver raggiunto un traguardo d'amicizia con Hayk che mai e poi mai si sarebbe immaginata, nei primi tempi della loro conoscenza. La considerazione che aveva avuto di lui allora era stata molto bassa, ed adesso era uno dei pochi disposti ad aiutarla ed ad esserle amico.
-Gli appartamenti sono ampi. Non dovete per forza stare nella stessa stanza.- tentò di consolarla. -Ed i divani sono alquanto comodi nel vostro salotto: puoi sempre dormire lì se non lo.. desideri accanto a te, durante la notte.- si fissarono per un lungo periodo di tempo prima di scoppiare in una risata rumorosa. -So che non è una persona mattiniera..- continuò poi -quindi mi assicurerò di fare molto fracasso quando verrò a svegliarti domani verso le.. sei di mattina?-
-Quello è troppo presto anche per me.- ridacchiò lei. -Ammesso e non concesso che io riesca a chiudere occhio stanotte.- si massaggiò le tempie: la stanchezza e lo sforzo che aveva richiesto quella giornata infinita le avevano fatto venire l'emicrania.
Sentirono dei passi alle loro spalle e da una delle porta-finestre entrò Nadine, seguita da Lavinia Avarna.
-Abbiamo sentito le risate ed abbiamo pensato che il lato divertente di questa serata si trovasse da queste parti.- spiegò Nadine ridendo assieme ai due amici. -Io e la Signora Lavinia ci siamo incontrate alle toilette nel disperato tentativo di sfuggire ad un altro ballo. Non mi sento più i piedi.--Non è frequente che tanti uomini mi chiedano di ballare..- confessò la timida Lavinia Avarna -Ma siccome sono stata la prima con cui l'Alyon ha danzato, dopo di voi..- lanciò un'occhiata ad Annabel spalancando le braccia.
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Adamas II
FantasyLo lasciò solo dentro la stanza, consapevole che, sebbene alcune guerre possano essere combattute fianco a fianco, ce ne sono altre che vanno affrontate in solitario. Dorian doveva combattere la propria guerra. Non era la prima per lui: in questo si...