Capitolo 77

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-Non credo sia un'idea saggia quella di festeggiare quando la famiglia Reale non è a Palazzo.- disse Beirei Hasanati osservando con occhi indecisi Nadine Dorlas.

-Ma la famiglia Reale è qui.- intervenne Morice Makhlouf. -Le gemelle e Rauros Amable lo sono, no?- domandò poi con un sorriso di scherno sulle labbra.

-Se credete che acconsentirò alla partecipazione delle Aranel alle vostre feste demenziali allora non mi conoscete nemmeno un po'.- quando Beirei rise il suo volto tremolò. Si passò la mano nei baffi corti e curati. Seduto sul suo scranno, avvolto dalla tunica nera ornata di filamenti d'oro, sembrava un sovrano. Non ripudiava le Dee, ma nemmeno le aveva accolte nel suo cuore come ci si aspettava da un uomo che era considerato, a tutti gli effetti, il braccio destro di Alyon e Rinie. Era lui, infatti, a ricoprire le cariche pubbliche per conto dei sovrani, in loro assenza. Ecco perché Nadine e Morice, sebbene godessero di una certa libertà d'azione grazie all'incarico da consiglieri, dovevano chiedere l'approvazione di Hasanati per poter mettere in piedi una festa a nome del palazzo.
-E non sono sicuro di voler lasciare Amable nelle vostre grinfie mentre sia Dorian che Annabel sono via, a dirla tutta.- incrociò le mani sul ventre.

-Oh, andiamo, non fare il gioco della spina nel fianco. Siamo d'accordo sulle gemelle..- intervenne Morice Makhlouf. -Ma per quanto riguarda Amable siamo tutti concordi che è saggio abbastanza da poter decidere se vuole o non vuole prendere parte ad una festicciola.- Nadine, sebbene nutrisse astio nei confronti del collega, annuì. Si battevano per una causa comune.

-Mi spiegate perché siete così decisi a fare questa festa del diavolo? Abbiamo mille altri problemi da gestire e voi volete addossarvi anche questo fardello.. io proprio non comprendo.- socchiuse gli occhi osservando prima l'uno poi l'altro.

-Perché dopo i Trentuno ci meritiamo tutti una pausa. Il fatto che vogliamo organizzare questo non vuol dire che trascureremo l'Incoronazione o i lavori a Narwain.- Nadine si strinse nelle spalle.

-Ed io di sicuro continuerò ad affiancarti nella scelta di Membri per le nuove Concordanze.- continuò Morice. Poi si alzò e gli batté una mano sulla spalla: -Grazie Hasanati.. poiché sei stato così pronto ad accogliere le nostre proposte, io e Dorlas invitiamo anche te alla nostra bellissima festa. Ma bada..- Hasanati, che lo conosceva da parecchio tempo ormai, si mise comodo e sorrise aspettandosi la parte tagliente di quel discorso troppo gentile per la bocca di Makhlouf: -..puoi portare solo la favorita delle tue mogli.- e gli fece l'occhiolino.

-Tu sei decisamente l'essere più viscido che mi sia mai capitato di conoscere, lo sai?- gli chiese Nadine mentre si alzava dalla propria sedia e ringraziava Hasanati.

-Che cosa ho fatto?- domandò lui stringendosi nelle spalle. -Ho solo rimarcato la sua abilità con le donne.- scoppiò a ridere indicando il primo consigliere.

-Ci vuole una certa abilità, in effetti, per mantenere quattro mogli.- sussurrò Hasanati, lodando se stesso. Non gli capitava di parlare spesso delle sue mogli: in pochi capivano quella situazione e lui non spiegava mai con entusiasmo come quattro donne potessero condividere il marito e come lui potesse amarle tutte quante.

-Il che spiega come mai tu, a ventotto anni, non abbia nemmeno una fidanzata.- lo rimbeccò Nadine uscendo definitivamente dallo studio di Beirei. Mentre i due lo lasciavano non fecero apparentemente caso alla guardia accanto alla sua porta, dettaglio che a lui, però non fuggì. Aveva una scorta, ma non all'interno del palazzo, e di certo non la condivideva con la Rinie, il che non giustificava in nessuna maniera la presenza di Billhard Olsen fuori dal suo studio.

Egli si accorse d'essere stato intravisto e si scostò dalla porta in fretta. Beirei s'alzò fermandosi sulla soglia: -Signor Olsen.- lo richiamò, bloccandolo in mezzo al corridoio. -Posso scambiare due parole con lei?- non era consentito dire di no, per cui rientrò nel proprio studio afferrando un sigaro. Mentre spegneva il fiammifero fece segno a Billhard di sedersi.

Adamas IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora