-Il collegamento verrà stabilito fra pochi secondi.- disse loro l'informatico mentre digitava alcuni tasti sul suo portatile. Dorian lanciò un'occhiata al piccolo cono al centro della lunga tavola: era il proiettore dal quale avrebbero comunicato con la Rinie.
-Beh, direi che allora è tempo di metterci tutti a fare due chiacchiere con la nostra Adamantis preferita.- Madani batté le mani prendendo posto alla destra di Dorian. C'erano altre persone a presiedere a quell'incontro, fra cui: Ramon Dupuis, Tur, e Jacinto Casimiro, Mid. Appartenenti alla Concordanza di Narbeleth. Oltre a loro avrebbero presenziato Oberon Rivera e Victor Lorena, in quanto amici stretti di Dorian. E ultimi ma non meno importanti Bat Saikhan, Herman ed Evidian. Altri gli guardavano le spalle, ma Dorian non era disposto ad esporli alla sua principale rivale. Molti di loro, poi, la spiavano per suo conto.
Tutti erano ai loro posti, Dorian era l'unico ancora in piedi. Bevve l'ultimo sorso del suo bicchiere e portò un'ultima volta la sigaretta alle labbra, mentre l'informatico cominciava il conto alla rovescia.
-Mi spiegate perché abbiamo accettato questa cosa?- domandò ancora una volta ai suoi consiglieri mentre prendeva posto. Non era pronto a vederla, assolutamente no. Non dopo tutti i mesi che erano passati, non dopo Aisha, non circondato da persone che avrebbero letto ogni sua espressione come un segno di debolezza.-Per farle vedere che non siamo soli. E perché ha paura.- spiegò Oberon Rivera. Dorian ridacchiò: sapeva bene che quella di Annabel era tutto fuorché paura. Si teneva stretta la presunzione di conoscerla meglio di chiunque altro al mondo.
-E.. siamo in collegamento.- disse la voce dell'informatico. Dal piccolo cono un ventaglio facente da schermo si aprì di fronte ai loro occhi. Ad osservarli c'era il suo volto, il volto della Rinie. Alla sua destra sedevano Charlie Montroy ed Olaitan Dukley, alla sinistra Albwin Ezra Kolby e Jonathan Von Damme. Gli occhi di Dorian osservarono per quello che parve un millisecondo il quadro generale, successivamente si concentrarono su di lei. Annabel era e non era cambiata. I suoi occhi ed il suo volto erano sempre gli stessi, ma c'era qualcosa di diverso nella sua espressione. Una sicurezza di cui mai prima Dorian l'aveva vista vestita.
-Accidenti, non sapevo avremmo combattuto qui la nostra guerra.- disse con un sorriso sinistramente seducente, deridendo il numero di persone che Dorian aveva deciso di includere nel proprio schieramento.
I suoi si aspettavano che ribattesse alla strafottenza di Annabel Adamantis con altrettanta cattiveria: ma qualcosa gli bloccava le parole in bocca. Deglutì per rendere più semplice la parlata, ma nulla.. all'improvviso non c'era frase che volesse dire. Perfino la Rinie ed i suoi decisero che non c'era da attendere, lei continuò a parlare, come se di fronte ai propri occhi non avesse l'uomo che più amava al mondo: -La ragione per cui ho richiesto questa conferenza..- riprese a parlare con sicurezza. -E' per richiedere delle trattative. Non è necessario arrivare ad una battaglia delle portate di quella di Wardiz, o peggio. Possiamo agire da persone mature e ridurre i danni a questo Regno, siccome quello che entrambi vogliamo, a quanto pare, è riuscire a governarlo.- precisò. -Non so voi, ma dai nostri calcoli desumiamo che ci resterebbe poco, delle Terre Verdi, se le nostre potenze dovessero scontrarsi.-
-Avete paura di perdere, Mia Rinie?- l'apostrofò Ramon Dupuis con un sorriso sornione. Gli occhi di Annabel, che fino a quel momento non parevano essersi accorti di altro al di fuori di Dorian e Madani, s'appoggiarono su di lui guardandolo inespressivi e terribili.
-Mai quanta dovreste averne voi, Tur Dupuis.- il tono morbido e vellutato nascondeva una minaccia che fece venire la pelle d'oca all'uomo. Gli occhi della Rinie andarono poi a Jacinto Casimiro, il quale erano colpevole tanto quanto Dupuis di aver tradito la dinastia Adamantis, l'unica alla quale, secondo il nuovo Documento, le Concordanze dovessero la loro fedeltà. -Se non comprendete la portata di quello a cui andiamo incontro, Cortes, temo che questa conferenza possa essere chiusa qui.-
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Adamas II
FantasyLo lasciò solo dentro la stanza, consapevole che, sebbene alcune guerre possano essere combattute fianco a fianco, ce ne sono altre che vanno affrontate in solitario. Dorian doveva combattere la propria guerra. Non era la prima per lui: in questo si...