Capitolo 23

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CAPITOLO 23

(IT)

Quindi questo è l'amore.
L'avevo già sperimentato, ma in modo diverso.
Mentre le accarezzai i capelli biondi e un fianco, ripensai a quel momento.

Era stato decisamente diverso dall'ultima volta.

Credo di essere stato spaventato la prima volta, ma adesso no.

In realtà volevo solo farle del male, la prima volta, e pensavo che il sesso fosse la cosa giusta.
Anche i gemiti fecero il loro lavoro.

Quelli di Rose erano contenuti e piacevoli, mentre......i suoi mi avevano fatto completamente impazzire.
Solamente perché era spaventata, e piccola.
E innocente.

Non che Rose non lo fosse.
Lei mi fa...impazzire, in modo positivo.
Mi chiedo solo...per quanto tempo l'ho desiderata?
La volevo mia, solo per me e adesso ce l'ho fatta.
Ripensandoci, ho sbagliato tutto, il mio obbiettivo principale era spaventarla e ucciderla, non innamorarmici.
Ora è tardi e io non porto rimorsi.

Chissà cosa starà pensando Chüd, non posso saperlo, è passato troppo tempo da quando mi sono intrufolato nei suoi pensieri.

-Ci tieni così tanto a conoscere i miei pensieri, Mangiatrice di Mondi?-

Esci, non qui, non ora.

-Non ho bisogno del tuo permesso, inoltre non sono la sola a essermi introdotta nei tuoi pensieri, giusto?
Sbaglio, o hai fatto la stessa cosa anni or sono?-

Basta.

-Implorami Mangiatrice di Mondi-

Mai.

-Fallo-

-O preferisci che ti faccia ricordare le sue grida?-

-Non rispondi? Allora stai già ricordando...
Anche io me la ricordo, era veramente innocente, povera Diane-

Sta zitta.
Non pronunciare il suo nome.

-Diane era veramente unica, di una bellezza casta e pura, ma tu.....non ti sei fatto scrupoli-

Basta, io....non....io mi pento.

-Ma ciò non basta.
Rose sa di lei? Immagino di no.
Sai cosa farebbe se sapesse di lei? Se sapesse dove si trova lei adesso?
Se-

No! Lei...non deve saperlo.

-Invece si-

Non puoi dirglielo.

-Allora ricorda Mangiatrice di Mondi, ricorda con me......-

                     Memorie del Circo
                            Atto primo:

Oggi è un giorno speciale.
Oggi c'è il Circo.
Ma non un circo qualunque, oh no, è il circo di Derry.

Nonostante sia estate, il cielo è nuvoloso, ma fa comunque caldo.
I tendoni rossi svolazzano a causa del vento, si sente l'odore di popcorn, dello zucchero filato, della cioccolata, del....del circo.
Molte famiglie si ritrovano nel piazzale, pronte per vederlo, soprattutto i bambini, loro non vedono l'ora di vedere il loro clown preferito.
Se da una parte le famiglie e i bambini stanno aspettando di vederlo, dall'altra c'è qualcuno che sta pregando.

Prega perché ha paura.
E ha paura perché sa che Bob Gray è agitato, e Dio solo sa cosa succede quando è agitato...

Diane era uguale a sua madre, capelli corvini lunghi fino alla schiena, guance sempre rosse e grandi occhi marroni.
Non si era mai chiesta perché papà le facesse ciò, solamente sapeva che era sbagliato.
Eppure non aveva mai fatto resistenza, non aveva mai cercato di difendersi dal padre, perché gli voleva bene nonostante tutto.
Però aveva imparato una cosa, papà era veramente cattivo solo due volte l'anno.
Il giorno del suo compleanno e quando iniziava di nuovo la stagione del circo.
Aveva sempre voluto andarci, una volta l'aveva chiesto a suo padre, ma lui le aveva detto no.
Lei ci andava però, si nascondeva sotto le scale del pubblico e guardava ciò che faceva suo padre, era buffo, veramente buffo e a Diane piaceva vedere come faceva ridere tutti i bambini, tutti tranne lei.
Si chiedeva più volte dove fosse quella sua simpatia quando toccava a lei.

𝐓𝐀𝐆, 𝐘𝐎𝐔'𝐑𝐄 𝐈𝐓- Bill SkarsgårdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora