Daniel Curten

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Apro la porta in castagno e noto subito le Nike nere che  porta ai piedi, lo fisso lentamente scrutando il suo fisico e il suo abbigliamento.

Ha dei jeans stretti e neri, una maglia sottile con un taschino nero e ha una collana con un plettro con su scritto "ARCTIC MONKEYS" ovvero uno dei miei gruppi preferiti. Ha dei capelli neri corti un pò scompigliati come se ci avesse infilato le mani dentro per la frustrazione.
I suoi occhi sono di un blu molto spento e le occhiaie sono un po evidenti.

Ha un fisico snello e muscoloso, riesco a vederlo anche da vestito.

Finalmente apre quelle labbra carnose, ma dice poche parole:" io sono Daniel Curten, sono qui per.."

Non lo lascio finire intervenendo bruscamente con area scocciata:" sei qui per farmi da psicologo e scommetto che vuoi soldi e fama."

I miei occhi sono socchiusi mentre mi porge la mano in segno di educazione e mi sorride. Io mi volto senza stringergli la mano e senza dire una parola.
Mi incammino verso la cucina.

Non sento i passi dietro di me così mi giro e lo becco a fissarmi imbambolato appoggiato sullo stipide della porta.
I:"Cosa fai? Aspetti un invito scritto? Muoviti, entra prima che cambi idea"

Appena parlo chiude violentemente la porta e si avvicina a grandi passi dietro di me e mentre mi rigiro e mi avvicino verso il frigo, lui si siede su uno sgabello posto sotto la penisola centrale.

Tutto tace mentre prendo una birra, finché non apre bocca...

Io e la mia apatiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora