Sono dentro questa casa da tutto il giorno!
Vado da Daniel in salotto e mi metto sopra di lui con la testa sul suo petto.I:"Stasera usciamo? Magari andiamo in discoteca."
D:"Mhhh...si dai."
Stavo per alzarmi per andare a prepararmi ma subito mi ricordo di non avere vestiti qui.I:"Daniel io esco."
Sono già sulla soglia della porta quando sobbalza giù dal divano dirigendosi velocemente verso di me.
D:"Dove vai da sola?"
I:"Esco e guardo un po' in giro, ho bisogno di un vestito per stasera."
D:"Vengo anch'io."E senza chiedermi niente si mette una maglietta e usciamo.
Io, anche se è strano, sto ancora pensando al tatuaggio che ha fatto per me.
Voglio farne uno anch'io. Per lui.I:"Poi mi lasci un oretta da sola? Devo fare una cosa."
D:"Ovvero?"
I:"È una sorpresa!"
Detto ciò gli faccio la linguaccia per poi scoppiare a ridere.Appena arriviamo al centro commerciale comincio ad osservare tutte le vetrine per poi capitare inconsapevolmente in un negozio di intimo, Daniel scruta attento ogni articolo.
Mentre io sono dentro al camerino a provarmi un costume nero lui entra con in mano un paio di slip minuscoli neri ricoperti di pizzo e con un "reggiseno" se così si può definire, sembravano piccolissimi fili messi insieme a casaccio. Ma a lui piaceva, lo provai ridendo mentre lui osservava i miei movimenti.
I:"Ti piac-."
Non faccio in tempo a finire la mia domanda che mi sbatte contro il muro e incolla le labbra alle mie, in tutto questo caos non c'è niente di innocente, tutto ciò è pura lussuria.D:"Dimmi che era questa la sorpresa che dovevi farmi."
Sorride e gli scappa una risata quando lo allontano.
I:"No."
D:"Che cattiva."
Sta continuando a ridere prendendosi gioco di me, decido così di fermare il suo divertimento. Ho solo quell'intimo striminzito e sono ancora dentro il camerino con lui, comincio a strofinarmi contro di lui e subito le risate si interrompono, quando cerca di baciarmi mi allontano e appena tenta di sbattermi contro il muro sfuggo via dalla sua presa.È tutto un gioco basato sulla lussuria.
Ci siamo solo noi, e su di me ci sono meno limitazioni create dai vestiti che ora, sono ingombranti.Devo fermare questo "gioco" prima che la situazione ci sfugga di mano, lui non ha più la maglietta e questo mi ricorda che devo ancora fare il tatuaggio.
I:"Basta."
D:"Perché?"
Ha la lussuria negli occhi e un sorriso malizioso che occupa il suo viso. Cerca di avvicinarsi ma lo scanso andando a vedere l'ora.I:"Amore dobbiamo andare."
D:"Come mi hai chiamato?"
Mi accorgo solo adesso di averlo chiamato amore. Mi rifugio rossa in viso fra le sue braccia mentre incastro la testa nell'incavatura del suo collo.Lui ride e mi accarezza la schiena baciando la testa.
D:"Dai piccola vestiti che è tardi, siamo dentro questo camerino da quaranta minuti."Lui ride uscendo fuori lasciandomi vestire in santa pace.
Appena sono pronta esco e noto che Daniel è fuori dal negozio che fuma guardando per terra, di nascosto prendo l'intimo che mi aveva portato e nascondo l'acquisto nella borsa.Appena esco gli prendo le sigarette dalla tasca e ne accendo una.
D:"Fumare fa male piccola."
Subito rido per la sua faccia contrariata camminando verso un negozio per prendere il vestito.Un'ora dopo
Sono veramente soddisfatta del mio acquisto e decido di andare a fare subito il tatuaggio, dico a Daniel di aspettarmi al bar un'ora dopo e mi dirigo verso il tatuatore che mi accoglie calorosamente.
Ha gli occhi castani e i capelli neri, mi ricorda qualcuno ma non capisco chi.I:"Vorrei fare un tatuaggio sulla schiena, quanto tempo impiegheresti a farlo?"
H:"Dipende da ciò che devo fare."
Faccio un piccolo schizzo della mia idea su un foglio bianco e guardando il mio disegno sembra confuso.I:"C'è qualcosa che non va?"
H:"Eh? Nono."
I:"Okay, allora? Quanto tempo ci vorrà?"
H:"Circa un'ora."
I:"Okay allora cominciamo."Un'ora dopo
Il tatuaggio è pronto, è simile al suo ma la scritta è diversa, sotto la scritta "05/01/18" c'è una semplice "D".
Esco dal negozio e mi avvio verso il bar ma mi blocco pensando di volergli fare un altro regalo oltre l'intimo che mi ha portato.
Passo per lo stesso negozio di prima e noto un completo stretto e accattivante, è rosso in pizzo e ci sono delle autoreggenti incorporate nel completo.
Lo prendo e lo porto alla cassa per poi nasconderlo nella borsa, mi dirigo verso il bar dove ci siamo dati appuntamento.
Appena scorgo i tavoli del locale noto Daniel che parla con il tatuatore, mi avvicino lentamente sperando di sentire senza essere beccata.
D:"Dove sei stato per tutto questo tempo?"
T:"Cercavo di andare avanti con il lavoro per cui avevo studiato."
D:"Perché ci avevi abbandonato, papà?"
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Io e la mia apatia
RandomTessa Handerson è una ragazza con un passato difficile sulle spalle, porta con se mille tagli e mille problemi. A scuola non ha amici e non li vuole. È stata adottata alla tenera età di sei anni cambiando diverse famiglie. Con il tempo scoprirà nuov...