Mi sveglio sentendo le urla di Daniel, sono le dieci, prendo subito il plaid sulla sedia girevole e lo avvolgo attorno a me.
Mi avvicino al salotto e noto Harold e Daniel sul divano, mi appoggio allo stipite della porta e fingo una tosse per poter fermare le sue urla.
D:"Tessa torna in camera."
I:"No. Dimmi cosa sta succedendo."
D:"Niente che ti debba interessare. Ora vattene, levati dal cazzo."Io sbuffo avviandomi verso la sua stanza, mi vesto velocemente con le lacrime agli occhi e prendo la borsa con tutte le mie cose.
Esco passandogli accanto senza guardarlo, esco e sbatto la porta.
Comincio a scendere il gradino piangendo, ogni gradino è allegato con una lacrima.
Quando arrivo alla fine delle scale sento la porta aprirsi e lo vedo correre da me, io comincio a correre velocemente con le lacrime agli occhi.
Ad un certo punto mi rilasso pensando di averlo seminato ma la sua mano blocca il mio polso e mi abbraccia stringendomi forte baciandomi la testa.
D:"Ti prego piccola non piangere. Scusa."
I:"Perché mi hai risposto così?"
D:"Perché sono un idiota amore."
I:"Puoi dirmi cos'è successo?"
D:"Si è presentato alla nostra porta dicendomi di dare un'altra occasione a Lucy."
I:"È per questo che stavi urlando allora..."
D:"Vuoi costringermi anche tu a tornare da Lucy?"
I:"No."
D:"Davvero??"
I:"Lei ha ucciso Sally, Daniel, non ti costringerei mai a tornare da quella donna!"
D:"Ti amo piccola. Ora entriamo dentro ti prego."Subito si stacca dall'abbraccio ma prende la mia mano e mi conduce alla porta nera.
Harold è intento a fissare quella vecchia foto ingiallita, sembra ancora giovane, si gira appena Daniel sbatte la porte.
H:"Allora? Parlerai con Lucy?"
D:"No."
H:"Cosa?! Posso sapere cosa ti ha fatto di male?"
D:"Ti devo ricordare Sally?!"
H:"Sally? L'ha ferita certo, ma ora abita con lei."
D:"C-cosa?"
H:"Quella sera rischiò solo di morire, si salvò e restarono insieme."
D:"Ora dove sono?!"
H:"Non lo so ma posso chiamarla se vuoi."
D:"Fallo."Harold prende il telefono e chiama Lucy speranzoso di una risposta.
Daniel si avvicina a me e mi porta in camera, guardo ogni suo movimento mentre si veste, prende:telefono; portafoglio e sigarette.Mi prende la mano e si dirige verso la cucina, non parla, neanche una parola.
D:"Vuoi venire con me?"
I:"Vuoi avermi lì con te?"
D:"Si ti prego."
I:"Allora verrò."Lui sorride e mi bacia stringendomi forte.
D:"Sei la mia vita Tessa."
I:"Anche tu. Non mi hai detto se ti piaceva il tatuaggio."
D:"Lo amo, quanto amo te."
Mi sciolgo come miele nel mio solito tè verde con i suoi dolci occhi blu come il ghiaccio nell'oceano profondo e nascosto.H:"L'ho trovata, vuoi andare?"
D:"Si."
Mi prende la mano e mi conduce alla porta, prima di uscire mi stampa un bacio sulle labbra e scendiamo verso la sua macchina mentre Harold va nella sua per guidarci da Sally e Lucy.Ci mettiamo più di un'ora per raggiungere una villetta, il giardino è tempestato di fiori e nel retro si può notare una piscina.
Porte a vetri si estendono nella maggior parte della casa che è di un color lilla molto chiaro.Appena raggiungiamo il cancello Harold suona il campanello con su scritto "Lucy Curten e Sally Curten"
Una donna con una voce soave risponde al citofono facendoci entrare, ovviamente Harold sorvola sul fatto che ci siamo anche noi due ed entriamo nel giardino seguendo i mattoni che segnano la strada che conduce alla porta.Una ragazza con i capelli rossi e lunghi apre la porta e mi scruta attentamente con quegli occhi grandi e castani.
Poi comincia a fissare Harold per poi passare a Daniel e gli salta addosso con le lacrime agli occhi.S:"D-Daniel??"
Le lacrime riempiono il suo viso cosparso da piccole lentiggini adorabili.
D:"S-s-Sally io n-non sapevo tutto ciò."
S:"Daniel ti prego entra, dentro c'è la mamma."
I:"Daniel vuoi davvero vederla? Perché se non è così possiamo andare da un'altra parte."
D:"Tranquilla piccola, posso entrare."Sally lo guarda in cerca di spiegazioni.
D:"Cosa c'è?"
Lei si attacca al suo braccio e mi guarda pensando di essersi appropriata di lui, onestamente questa situazione mi sta irritando, e anche tanto.
S:"Chi è lei?"
Lui si stacca da lei e viene verso di me baciandomi.
D:"Lei è la mia ragazza."S:"La mamma sarà felicissima di conoscerla, dai entrate."
Entriamo titubanti nella casa e sembra davvero accogliente, l'ingresso è abbellito con oggetti vintage e dei dipinti sono abbelliti dal marrone chiaro delle pareti.
Appena varchiamo la soglia del salotto l'odore di incenso al cocco invade i miei sensi e il lieve profumo del tè verde che è sul tavolino in vetro prende il sopravvento.
Sul divanetto c'è Lucy, ha dei pantaloni a zampa di elefante neri e una maglietta bianca a maniche lunghe che conclude sui polsi e sulla vita con dei fiocchi rosa chiaro.
I suoi capelli rossi arrivano alla vita e gli occhi blu abbelliscono il volto.Lucy riconosce subito Daniel e si fionda su di lui circondandolo con le sue esili braccia, sembra così piccola accanto a lui, ma è normale visto l'alta statura di Daniel.
L:"Sono così felice di vederti Daniel."
D:"Non posso dire lo stesso."
L:"Cosa?"Lui alza la maglietta mostrandogli i graffi che lei stessa ha provocato.
Sembra così spavaldo ma allo stesso tempo un bimbo indifeso, un'enorme contrasto in un solo secondo. Vorrei andarmene onestamente, mi sento di troppo, insomma loro hanno la propria famiglia, io sono l'estranea qui dentro.
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Io e la mia apatia
RandomTessa Handerson è una ragazza con un passato difficile sulle spalle, porta con se mille tagli e mille problemi. A scuola non ha amici e non li vuole. È stata adottata alla tenera età di sei anni cambiando diverse famiglie. Con il tempo scoprirà nuov...