Nuova amicizia

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“Santo cielo! Manca un mese alla fine della scuola e io me la sto facendo già sotto dall’ansia per tutti questi esami” Sbraita Eloise, mentre usciamo dall’aula a fine giornata, andando verso gli armadietti.

Sono passati due giorni dal bowling, due giorni dalla completa indifferenza di Liam, due giorni in cui ho evitato accuratamente di contattare in qualsiasi modo uno dei cinque, mi sento strana, mi sento la colpevole di un qualcosa di astratto, che mi è solo sfiorato nella mente.

La solita vita ha ripreso il suo cammino, scuola, casa, lezioni di piano e ospedale. La mia routine.

Eloise sbatte lo sportello dell’armadietto facendomi planare nuovamente tra i corridoi della scuola che si stanno affollando di studenti, desiderosi solamente di mettere piede fuori.

“Non mi stai ascoltando” Mi rimbecca lei.

“Scusami, pensavo ai miei impegni di oggi. Dicevi?” Le domando, aprendo a mia volta l’armadietto, togliendo tutti i libri e posandoli nello zaino.

“Ti chiedevo se potevamo studiare insieme oggi”

“Oggi no, sono praticamente sommersa di cose da fare. Devo andare a lezione e poi ho l’incontro con la psicologa”

“Va bene, allora facciamo domani?”

“E domani sia”

Mi avvio verso l’ingresso con Eloise che canticchia qualcosa accanto a me.

“A proposito, quando inizierai a lavorare con i ragazzi?” Domanda innocente.

Mi si spezza il respiro al sol pensiero, mi vengono i brividi partendo dalla spina dorsale.

“Non ne ho idea”

Riprendiamo a camminare verso il mio scooter.

“Dovrai parlarci prima o poi Aly, lavorerete insieme!” Mi avverte, portando le braccia in aria.

Sbuffo, togliendo la catena dalla ruota posteriore e salendoci sopra.

“Meglio poi che prima. El è imbarazzante”

“Cosa? Cosa è imbarazzante Alyssa? Che c’è attrazione tra te e Liam? Anche un cieco se ne renderebbe conto” Spiega, come se fosse la cosa più normale di questo pianeta.

“Ed è normale secondo te? A parte il fatto che non c’è nessuna attrazione” Obbietto mentre metto in moto.

“Normalissimo” Mi risponde, prima di infilarsi il casco e aggrapparsi alla mia vita.

Sfreccio tra le strade per evitare il traffico dell’ora di pranzo.

Attrazione. Questa si che è la cazzata più grande del pianeta! Non c’è minimamente nessuna attrazione tra me e quel ragazzo. E anche se dovesse essere, nel più lontano modo possibile, non sarebbe di certo normale. Lui è fidanzato con una spilungona sexy, è una celebrità, figuriamoci se perderebbe tempo con me e poi devo ricordarmi da sola di quello che sto passando? Non appena scoprirebbe qualcosa del mio mondo interiore, scapperebbe a gambe levate. Perciò, ergo, nessuna attrazione! Nel modo più assoluto.

“Hei genio! Hai sorpassato casa mia!” Mi avvisa Eloise, gridando al mio orecchio.

Alzo gli occhi al cielo esasperata.

Quel tipo mi porterà alla pazzia prima del solito.

Mentre sciacquo i piatti sporchi del pranzo consumato con mio padre, in pausa dal lavoro, stranamente in orario, ripasso mentalmente gli accordi del pezzo super complicato che mi ha assegnato il professore di pianoforte per casa.

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