Un filo invisibile

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Niall parcheggia l’auto vicino al parco, il suo posto preferito e scende dalla macchina.

Sorridendo mi avvicino alla sua presenza, non capisco come, ma con lui mi sento a mio agio, rilassata e tranquilla. È un buon amico, per quello che sono riuscita a captare in queste poche settimane di conoscenza, ha un animo dolce e sbarazzino, alle volte sa essere molto più maturo rispetto a tutto il resto del gruppo, ma quando c’è da divertirsi, forse è il primo a fare baldoria.

“Che ci facciamo qui?” Domando ancora con un aria rilassata, finalmente, dopo tanti giorni.

Niall apre il porta bagagli e esce una coperta e uno zaino.

Mi sorrid e felice come un bambino di due anni, ridacchia.

“Pic-nic”

Seduti sulla coperta, dopo aver mangiato i panini che aveva diligentemente preparato Niall a casa, guardiamo il paesaggio davanti a noi.

Respiro a pieni polmoni l’aria limpida, senza la presenza di gas nell’aria provenienti dalla città.

È bello essere qui, ci si sente vincenti, imbattibili, come se nulla ti potesse scalfire. Quasi i conquistatori del mondo.

“Mi piace questo posto” Affermo io, mentre Niall si sdraia accanto a me.

“Anche a me”

“Perché mi hai portato qui Niall?” Domando, aggiustandomi i capelli, portati davanti al viso per una folata di vento.

“Volevo staccare  un po’ la presa dal lavoro. Stiamo lavorando come matti per l’uscita del film e del nuovo cd, abbiamo appena finito di programmare le altre tappe del tour dell’anno prossimo e tra poco, dopo che l’estate sia finita, ricominciamo a girare il mondo. Sai, c’è chi dice che è fantastico, e credimi hanno ragione, ma non abbiamo un attimo libero. Dovevo uscire un po’, altrimenti sarei impazzito. Spero di non averti scocciata”

Mi giro a guardarlo, la sua espressione contenta di poco fa, è stata sostituita da un’aria stanca e provata.

“Niall non mi hai disturbata affatto, quando vuoi, per qualsiasi cosa, puoi contattarmi. Posso solo immaginare come siate pieni, ma vedrai che avrete un po’ di tempo tutto per voi”

“Mi manca casa” Continua lui.

Gli passo una mano nei capelli sorridendo, ecco quei momenti a cui pensavo prima, è maturo, ma all’interno nasconde un animo dolce e da orso. A chi non mancherebbe la famiglia dopo un anno di lontananza? Credo a tutti.

“Ci tornerai presto vedrai”

“Aly, posso chiederti una cosa?” Domanda mentre si tira su appoggiandosi sui gomiti.

“Spara”

“Che ne dici di accompagnarmi alla premier del film tra pochi giorni?”

Il respiro mi si spezza in gola e spalanco occhi e bocca, incredula alle sue parole.

“Co-cosa?”

Lui scoppia a ridere e si siede di fronte a me.

“Non spaventarti, è che solitamente vado sempre solo a questi eventi, ma stavolta ho trovato un’amica. E poi tu avrai già finito la scuola quel giorno, ho già controllato”

Mi sorride con gli occhi azzurri che brillano e non posso fare altro che riflettere lo stesso tipo di sorriso.

“Hai controllato? Ma tu, piccolo biondo che non sei altro, avevi già ideato tutto?”

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