“Mi dispiace” Dice Liam, mentre si ferma vicino il mio vialetto di casa.
“Per cosa?” Domando slacciandomi la cintura di sicurezza, con lo sguardo basso.
Abbiamo evitato di parlare per tutto il tragitto e solo Dio sa quanto mi sia sentita in imbarazzo.
Lui sospira e si passa una mano tra i capelli. Mi perdo a guardare quel gesto, quasi sicuramente è un gesto dettato dalla frustrazione per qualcosa. E mi sento tremendamente colpevole.
Ritorno a fissare i miei piedi, con una mano sulla maniglia della portiera, pronta per scappare.
“Per prima, io non dovevo… Cioè, volevo ma non so che mi sta prendendo. Sophia e io… Scusami Alyssa, non riesco nemmeno a spiegarmi”
La situazione sembra così assurda e io ancora più impacciata gli sorrido, notando la sua difficoltà. Sembra così preso dai suoi pensieri, in un modo così complicato.
Decido per il suo bene e anche forse, un po’ il mio, di slegarlo da quell’intricata matassa che si sta aggrovigliando sempre più nella sua testa.
Abbasso una mano e gli sfioro un ginocchio.
“Non ti angustiare Liam, non è successo niente. Va da lei”
Lui fa scattare la sua testa e i suoi occhi bruni si scontrano con i miei. Così diversi, in apparenza.
“Ma…” Cerca di ribattere, guardandomi fisso, volendo trasferirmi senza parole, qualcosa che non riesco ancora a leggere.
“Hai ragione” Sentenzia alla fine, abbassando del tutto il capo e appoggiando le mani sul volante, che lo stringono convulsamente. Torna a guardare la strada davanti a se e serra la mascella.
“Sophia mi sta aspettando”
Un sorriso amaro, nasce sulle mie labbra. E assecondo con la testa.
“Buona serata Liam” Gli auguro scendendo dalla macchina, mentre lui mette in moto.
Non un saluto, nessun cenno.
Non faccio in tempo a chiudere la portiera che lui parte a razzo, lontano da me. Lontano dai miei problemi.
Sospirando mi avvio al cancello di casa.
Si, è la soluzione più giusta. Devo solo spegnere queste fiamme che stanno crescendo secondo dopo secondo dentro me. Delusione o rabbia? Qualsiasi cosa sia, è un sentimento con cui dovrò convivere da ora in poi.
Apro la porta di casa e subito mi lascio cadere a peso morto sul divano nel salotto. Sono emotivamente provata. Che cavolo è accaduto in queste ore?
La vicinanza di Liam, le sue parole enigmatiche e la sua non indifferenza.
L’andata al mare, il divertirci spensieratamente per qualche attimo, che però ci ha fatto sentire così simili. Così liberi.
La speranza che potesse essere lui, colui che mi avrebbe liberata dall’inferno.
La caduta, con il naso spiaccicato, nella realtà, con Sophia.
La bugia detta in macchina.
Perché è stata tutta una burla. E me ne rendo conto solo ora. Non è vero che non importa.
Importa eccome. Importa al mio cuore. Perché lui ha sentito quel freno per poi tornare a galoppare tutto a un tratto, mentre eravamo troppo vicini con quel ragazzo. Perché è il cuore il vero protagonista in quei momenti.
Ma che ne posso sapere io, così immatura, così sbagliata, così inadeguata a questo mondo. Come se fossi la persona sbagliata nel momento sbagliato.

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Turn back time
FanfictionIl destino. Questa parola così comune, ma di difficile significato. Cosa celerà dietro una vita tormentata? Alyssa, passato e presente difficili. Ha paura di combattere, di uscirne perdente. Perchè sa, che qualsiasi cosa farà soccomberà in ogni caso...