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«Come diavolo faceva a sapere il tuo indirizzo?» urlò Jimin non appena vide Jungkook entrare in casa

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«Come diavolo faceva a sapere il tuo indirizzo?» urlò Jimin non appena vide Jungkook entrare in casa.

Il corvino ancora non riusciva a darsi una risposta, era ancora scombussolato da tutto. Taehyung stava davvero per scoparlo. E lui, ingenuo ci stava cascando!

Come poteva quel tizio fargli annullare completamente il cervello? Non ci capiva più nulla. E la cosa che più lo destabilizzava è che tutto quello che era successo gli era piaciuto.

Quelle attenzioni che il maggiore gli aveva dedicato, la penetrazione con le dita lo aveva fatto impazzire.

Non si era mai sentito in quel modo: non più possessore del suo corpo.

Era Taehyung a dettare le regole, lui era solo la pedina nel suo sporco gioco. Ma il problema è: lui approvava tutto ciò?

Ovviamente si, ma il suo orgoglio glielo permetteva? «Pronto ci sei??» sventolò la sua paffuta manina Jimin sulla faccia assente del suo amico.

«S-si scusami stavo pensando..»

«Al suo cazzo

«S-s- aspetta no!» urlò sfacciato il minore. Il biondo scoppiò in una fragorosa risata rischiando anche di cadere a terra, per poi diventare stranamente serio.

Jungkook si trovava seduto sulla sedia in cucina, mentre Jimin davanti a lui appoggiato al bancone. Il minore aggrottò le sopracciglia osservandolo, ma non si accorse che il biondo si era avvicinato così velocemente da far scontrare i loro nasi.

Quella vicinanza mise a disagio il più piccolo, che tentò di guardare altrove,

«C-cosa stai f-facendo Jimin..»

«Zitto e goditi il momento.» sussurrò piano, per poi avvicinare le sue labbra a quelle di Jungkook, baciandolo.

All'inizio era un bacio dolce e casto, ma poi fu Jungkook a prendere in mano la situazione e tirare a se il biondo che si ritrovò a cavalcioni su di lui.

Il bacio era diventato molto più passionale e bagnato, si poteva sentire lo schioccare delle loro labbra, creando una danza con le loro lingue.

La mano di Jimin si trovava in mezzo ai capelli del più piccolo che tirava leggermente, mentre iniziò a ondulare il suo corpo su Jungkook facendo scontrare i loro bacini ripetutamente.

Inutile dire che la stanza si era riempita di ansimi e gemiti. I movimenti iniziarono ad essere più feroci, ma nessuno dei due sapeva perché lo stava facendo. Si stavano semplicemente godendo il momento.

«J-jungkook cazzo..» annaspò il biondo. Aveva aumentato la velocità del suo bacino, con l'aiuto di Jungkook che aveva aggrappato i suoi fianchi spingendolo più a fondo, per un maggior contatto.

I suoi jeans si stavano strappando e aveva una frustrazione sessuale che avrebbe potuto sfogare su chiunque. I ragazzi continuarono così per altri minuti, finché entrambi non vennero nei proprio jeans, riversandosi con un forte orgasmo.

Dopo essersi ripresi si guardarono in faccia e spalancarono gli occhi al pensiero di quello che era appena successo.

«Jimin.» pronunciò il più piccolo privo di emozioni, mentre tentava di regolare il fiato.

«I-io..»

«Perché l'hai fatto

«Ti è piaciuto?» chiese.

«Cazzo rispondi alla domanda.» era stanco, ma voleva anche una risposta.

«Volevo vedere se i miei sentimenti verso Yoongi fossero reali o sola attrazione, e sai... è stato bellissimo cavalcare il tuo cazzo ma preferisco quello di Yoongi.» sorrise Jimin soddisfatto. Scese dalle gambe del corvino e si sentì tutto appiccicaticcio, vedendo la chiazza anche sui pantaloni dell'amico.

«E tu, Jungkook?» chiese allora. Il minore lo guardò, «I tuoi sentimenti verso Taehyung sono reali

Detto quello, il biondo andò in camera sua e si cambiò, mettendo gli indumenti sporchi nel suo zaino. Tornò in salotto per vedere Jungkook a fissare il vuoto, non avendo ancora risposto.

Ma all'improvviso, un sussurrò quasi fosse un imprecazione venne sospirata dal minore, che in quel momento si sentiva così piccolo. «È un male, Hyung?» Alla vista del suo migliore amico vulnerabile, Jimin sorrise dolcemente.

«Se tu sei felice, niente è sbagliato Kookie, io ci sarò sempre per te.» A quelle parole, il corvino corse ad abbracciare il biondo, che iniziò ad accarezzargli i capelli incasinati per prima. «Grazie Jiminie..»

«Di nulla, Kookie. E adesso, vai e fatti scopare a dovere.»

Black Shed [kth,,jjk] reupdatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora