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Tornato in camera trovò Jungkook intento a toccarsi da solo. Taehyung adorò quella vista ma allo stesso tempo si innervosì.

«Eh no piccolino, hai disubbidito.» disse con un tono di voce molto basso. Andò a mettere una benda sugli occhi di Jungkook e un bavaglio in bocca, lasciandogli la mascella spalancata e il respirare difficile.

Gli prese poi i polsi e portandoglieli dietro la schiena legandoli con dello spago, più si sarebbe mosso e più si sarebbe fatto male. La stessa cosa con i piedi, lasciando il suo culo in bella vista ritrovandosi a quattro zampe.

«Regola numero uno, non toccarti mai senza il mio consenso. Regola numero due, non fare sesso con nessun altro che non sia io. Regola numero tre, puoi venire quando te lo dico io. E regola numero quattro, non lamentarti e fare casino

Taehyung in quel momento era la persona più autoritaria e seria del mondo.

Vi presento il bdsm.

Si avvicinò, andando con una piuma ad accarezzargli il contorno del suo viso per poi scendere fino al collo, per tutto il suo petto e arrivare alle cosce. Il piccolo rabbrividiva, ed essendo legato e privo della parola e della vista era vulnerabile, tutto così eccitante.

«Quanto sei bello..» sorrise Tae prima di infilare una lingua nel suo ano. Fece dentro e fuori causando nel piccolo gemito strozzati, ma fece di tutto per non farsi sentire.

«Ricordati, se gemi ti punisco

Prese una frustra, e gliela sbattè
violentemente su una natica rendendola di un rosso acceso. Jungkook cacciò un urlo,

«È la tua punizione per esserti toccato prima
Diede un'altra frustrata, «E questa per aver urlato.»

Jungkook capì che doveva stare zitto e resistere.
Taehyung senza preavviso gli infilò un plug anale con la coda di gatto. Jungkook inarcò la schiena mentre alcune lacrime scesero dai suoi occhi.

Era tutto così doloroso ma eccitante. Se voleva fermarsi poteva farlo, l'unico problema è che non voleva.

«Sei un kitten bellissimo..» si morse il labbro il maggiore. Andò a togliere il bavaglio da Jungkook, «Miagola.».

Jungkook non se lo fece ripetere due volte e iniziò a miagolare e scuotere il sedere. Taehyung a quella vista non poté che toccarsi. «Voglio sentirti gemere.»

Taehyung girò Jungkook facendo in modo che il suo pene si ritrovasse davanti a sè. Il piccolo era in una posizione davvero scomoda. E perse il controllo, quando Taehyung si abbassò per fargli un pompino.

Iniziò ad urlare di piacere, sentire quel coso nel culo e non potersi muovere mentre un Dio ti succhiava il cazzo, merda.. «Ah, oddio T-tae..» gemette.

«N-non f-fermarti t-ti p-prego..» tremò. Ma Taehyung si stoppò. Lo aveva pregato di continuare. Prese la frustra sbattendogliela sul petto. Il piccolo strinse i denti. «Apri la bocca.» Taehyung penetrò Jungkook.

Da subito diede spinte di bacino forti nella bocca del piccolo, che strinse gli occhi e fece arrivare il cazzo del più grande fino a toccargli la gola.

Non voleva deluderlo.

Della saliva iniziò a scendere a cascate ma il piacere era troppo. Taehyung gli prese la testa spingendolo ancora più in profondità, con altre spinte voraci arrivò al culmine riversandosi nella sua bocca. «Lecca tutto il latte, kitten

Jungkook leccò il suo cazzo per bene per bere tutto il latte ed ingoiò. «Ti è piaciuto Kitten?» chiese ansimante Tae. «Si.» tremò esausto il piccolo.

Taehyung ribaltò Jungkook facendolo tornare nella posizione di prima. Ficcò tre dita nella sua apertura, facendogli molto male. Non era pronto. Pompò su e giù velocemente e con l'altra mano diede varie frustrate sulla sua schiena.

«Dimmi quanto lo desideri.» disse lussurioso il maggiore. «Tanto hyung, scopami a morte.» mugolò.

Taehyung ridacchiò, e con l'apertura ancora dolorante penetrò violentemente Jungkook facendolo urlare e lacrimare. Iniziò a muoversi velocemente e forte, toccando il fondo per arrivare alla sua prostata. Dopo poche spinte colpì quel punto facendo urlare Jungkook che voleva sempre di più.

Mentre spingeva in lui, gli diede schiaffi, graffi e frustrate su tutta la schiena e culo. Il dolore misto al piacere annebbiò la vista del piccolo che urlava come un addannato.

Ora capiva le urla nel capannone.
Ora capiva cosa intendeva Taehyung.

Il maggiore spinse davvero con violenza, arrivando a far sanguinare la sua apertura. «Cazzzoo..» gemettero.

«Jungkook non ti azzardare a venire.» minacciò Taehyung. Lui si riversò nuovamente nel corpo ormai debole del piccolo, che stava provando con tutto se stesso a non venire.

«Okay vieni.» gli disse infine facendolo sporcare tutto il suo corpo e il materasso. Sciolse i nodi togliendo la benda e il bavaglio facendolo rilassare. Erano esausti.

Il corpo di Jungkook era pieno di graffi, frustate, lividi e tanto dolore.
Il suo ano sanguinava, il suo corpo faceva male. Ma il piacere che aveva provato era assurdo. «Cazzo.» disse soltanto il piccolo

Black Shed [kth,,jjk] reupdatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora