Black Shed [kth,,jjk] reupdated

26 pt.1

Il giorno era arrivato.
Le gambe di Jungkook tremavano.
Si sentiva così terrorizzato, non voleva sentire la giustificazione che avrebbe usato Taehyung.

Voleva baciarlo, accarezzarlo, fare l'amore con lui.

Ma non sarebbe stato così. Andò a prepararsi e indossò i suoi soliti jeans e una maglia nera. Era pronto. Nessun tipo di capigliatura o profumo speciale. Lui non lo meritava.

Dopo circa un'ora qualcuno bussò alla porta. Andò ad aprire, e se lo ritrovo lì davanti.

Jeans neri, una camicia bianca con una cravatta abbastanza snodata al collo e una giacca. Sembrava un dio. Era così dannatamente bello e venereo. Aveva i capelli mossi e lunghi davanti gli occhi.

Neanche il miglior quadro del miglior pittore sarebbe riuscito a rappresentare ogni curva del suo viso così perfetto.

Jungkook rimase a bocca aperta. Trattenne le lacrime. «Wow..» gli uscì.

«Sei bellissimo, Jungkook.» parlò dolcemente Taehyung, fissando intensamente il piccolo. «Ho portato qualcosa per te prima di andarcene.» prese da dietro la schiena un videogioco con allegata una rosa bianca.

Jungkook lo prese per vedere che era Overwatch. La versione pro. Era scioccato, desiderava quel gioco da anni.

«Volevo farti qualcosa di carino, ma solo fiori era patetico.» rise imbarazzato grattandosi la nuca,

«Possiamo giocarci dopo la cena e farci le coccole..» si guardò le mani..

«E la rosa bianca?» chiese Jungkook ammaliato.

«È la purezza.»

Una lacrima minacciò di uscire dai suoi occhi, ma velocemente se li asciugò. Taehyung era così premuroso e allo stesso tempo doloroso. «Perché piangi?» si allarmò toccandogli la guancia.

Jungkook si scanso come scottato. «Niente, sono state belle le tue parole. Grazie.» Taehyung non rispose. Gli diede un bacio sul nasino per poi sorridergli. «Sai, i baci sul naso mi piacciono molto. Li trovo teneri.»

;;

Arrivarono ad un ristorante cinese. Era piccolo ma candido. Era più un ristorante dei "vip", i piatti erano molto costosi nonché gustosissimi.

Jungkook si sentì a disagio, non solo per la presenza al suo fianco di Taehyung che lo stava trattando benissimo, ma anche per i suoi abiti. Non era elegante, era il punto nero in un foglio bianco.

«T-tae..»parlò.

«Dimmi Kookie.»

«Non sono e-legante non posso e-entrare..» sospirò. Taehyung si fermò. Gli prese le mani delicatamente e lo guardò. «Tu sei bellissimo, non devi preoccuparti.» e in quel momento il piccolo sorrise.

Si sentiva il cuore battergli forte. Alla fine si decisero ed entrarono. Ordinarono senza sapere chi dei due avrebbe pagato, o meglio, uno di loro era sicuro.

«Sei sporco.» disse Taehyung prima di pulire le labbra di Jungkook con il fazzoletto. Il piccolo arrossì ed abbassò lo sguardo.

«Tae..» lo chiamò.

Il maggiore lo guardò, «Parlami di te.» Taehyung perse un battito. «Non so da dove iniziare..» rise.

«Non importa, quello che vuoi.» gli sorrise dolcemente il piccolo. «Beh..»

«Non ho avuto una infanzia felice.. Sono stato maltrattato e abusato da mio padre per anni, ecco perché questa mia passione per il bdsm e questa mia natura nel voler dominare ad ogni costo. Me lo ha insegnato lui. Non ero così, lo sono diventato a causa sua..» parlò Tae, con lo sguardo incatenato in quello del minore. Jungkook rimase spiazzato. In quel momento voleva lanciare il tavolo, abbracciarlo e sussurrargli che non lo avrebbe mai lasciato. «Ero piccolo.. non capivo perché papà mi toccava. Mi ripeteva che andava bene, e in qualche modo andava bene anche a me..» disse per poi sorridere debolmente. Aveva gli occhi lucidi. Cercò la mano di Jungkook che gliela strinse immediatamente.
Era un bambino.. Solo un bambino..

«Tae.. Io.. Non dovevi dirmelo, non so cosa dirti.. Mi dispiace.»

«È tutto okay. Non lo avevo mai detto a nessuno prima di te.. Se tu devi far parte della mia vita, devi sapere tutto di me. Devi amarmi per ciò che sono.»

«Tae..» tremò la voce del piccolo. Perché doveva farlo sempre innamorare un po' di più? «Forse ho esagerato»

«No! Devo solo parlarti di una cosa.»

«Di cosa?»

«Yoongi.»

i'm back stavo a firenze