CAP. 11- A domani [Fine prima stagione]

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Aprii gli occhi. Una forte luce mi colpì gli occhi.

Dopo un po' vidi che era una lampada. Ero ancora un po' intontita, ma capii che era un'infermeria per via di tutte le medicine e...macchinari strani tipici degli ospedali.

"Ben svegliata, vuoi una caramella" sentii una voce da nonnina.

Mi voltai verso quella voce e vidi Recovery Girl.

"No, grazie" dissi mettendomi seduta. Sentii dolore dove nello stomaco.

"Fai con calma" mi disse con calma e dolcezza la nonnina "hai preso un bel colpo lì, eri messa male".

"Mi spiace" risposi con un filo di voce "avrò fatto preoccupare tutti...".

"In effetti erano tutti agitati quando ti hanno portato qui" disse "soprattutto Aizawa e un ragazzo biondo e apparentemente mestruato". (😂)

Risi lievemente "Anche lei lo ha notato, eh?".

"Si" rise un po' anche lei "continuava ad urlare che ti avrebbe portato lui sul letto e che sarebbe stato con te finché non ti fossi svegliata, lo abbiamo fatto uscire a fatica...'.

"Davvero ha detto questo...?" dissi, sentivo una bella sensazione che proveniva dal petto.

"Sì, ha detto proprio così mentre ti teneva in braccio a mo' di sposa" continuò lei con tono divertito "...oh ma tu sei tutta rossa, hai la febbre?".

"Ah! No,no, non ho la febbre" dissi alzando le mani "è solo che sono un po' imbarazzata...".

"Non pensavo che queste nuove generazioni fossero così timide" disse "oh! Ora vado a dire agli altri che ti sei ripresa e che stai bene".

E così uscì dalla stanza.

Guardai il mio corpo per vedere le mie condizioni. Il braccio con cui mi aveva toccato Tomura era fasciato, come anche il petto.

'Farmi prendere così...' mi rimproverai 'e io che mi consideravo già un eroina fatta e finita, ne ho ancora di strada da fare'.

Le parole di Tomura mi rimbombavano nella testa 'troppo impulsiva'.

Sospirai.

La Porta si aprì di colpo, mi presi un colpo.

Vidi Kacchan, con una gamba alzata.

'Ha aperto la porta con un calcio?' pensai guardandolo stupita 'Thug Life proprio'.

Kacchan era fisso all'uscio della porta che mi fissava.

'M-mi sta fissando senza muoversi' pensai un po' imbarazzata guardando le sue iridi scarlatte 'sembra quasi non creda che sia davanti a lui...'.

"Cos'è? Vuoi che mi alzi e venga io da te, stupido?" dissi scherzando.

Lui abbassò lo sguardo e strinse i pugni.

"Kacchan?" chiesi con voce confusa.

Lui di colpo fece un salto che spider man levati e atterrò sui piedi sul mio letto.

Le mie gambe distese erano tra i suoi piedi, i volti a pochi centimetri, il mio impaurito e con uno strano colorito viola, il suo incazzatissimo.

"Ti sembra una cosa su cui scherzare?" disse furioso, ma senza urlare, era la prima volta.

Le sue parole furono una doccia fredda. Chinai il capo, come lui, le nostre teste si stavano praticamente toccando.

"In effetti hai ragione, scusa" ero frustrata.

Lui alzò di colpo lo sguardo, mi mise una mano sotto il mento per alzare anche la mia faccia.

Arrossii di colpo a quel gesto.

Gold [Katsuki Bakugou x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora