Cap. 26 - Una triste storia

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Angolo dell'autrice:
Ciaoooooo, vi ho lasciate di merda la scorsa volta, eh? Bene! Ora ci resterete ancora più di merda! A parte gli scherzi questo è un capitolo serio e a tratti molto triste, non la solita storia comica, infatti non c'è nessun mio appunto demenziale, ma verso la fine sarà molto dolce😍. Dalle prossime ritornerà tutto bhello e divertente, don't worry!😄👍
(In quetso capitolo Frostbite_27 mi ha aiutato UN CASINO, quindi un bel applauso a lei👏)
BUONA LETTURA

"Tu cosa...?" mi chiese Shoto, sbalordito.

Non risposi subito, stavo fissando con tristezza il pavimento.

'Dovrei dirglielo?' pensai 'beh...credo che ormai debba continuare'.

Alzai la testa, feci un triste, amaro sorriso.

"Ho mentito sul fatto che non ricordo niente sui miei genitori...beh in effetti non ricordo quasi niente, ero così piccola" iniziai a dire "ma...una cosa me la ricordo chiaramente: l'ultima volta che ho visto mia mamma".

"Per quel che mi riguarda ho sempre vissuto da sola con mia madre, non ho nessun ricordo di mio papà...il Mental control e gli Strings of destiny si sono manifestati quasi subito" continuai "ma non erano quelli che interessavano a mia mamma...".

"Interessare...?" sentii ripetere Shoto.

"Si, mi allenava giorno e notte duramente fin da quando avevo 4 anni" risposi "voleva che sprigionassi 'Demon'...non sapevo come fosse a conoscenza che avessi questo quirk senza mai averlo mostrato ma era fissata sul fatto che avrei dovuto usarlo il più presto possibile".

"Però, nonostante gli allenamenti estenuanti, non riuscivo a spriogionarlo, anche perché non avevo idea di come fare" dissi, amareggiata "la mamma sembrava sempre più impaurita di ciò...era come se stesse impazzendo...".

"Molto spesso andavo in ospedale per le ferite o perché svenivo dalla stanchezza" dissi, la voce era spezzata "questo peggiorò la situazione emotiva di mia mamma, infatti una sera...una sera lei perse il controllo".

"Cosa ti ha fatto?" mi chiese Shoto.

'Ha capito cosa sto per dire, eh?' pensai, sentendo la sua domanda.

Flashback

Era tarda sera, mia madre era seduta sul divano, con una bottiglia d'alcool in mano, era mentalmente distrutta dato il mio ennesimo fallimento.

'Perché non ci riesce? Deve assolutamente...deve assolutamente sprigionarlo o verrà catturata da loro!' pensava 'Perché non ci riesce?! Perché non ci riesce?! PERCHÉ NON CI RIESCE?!'.

"Mamma..." la interrompi.

"Mi vieni a rimboccare le coperte?" chiesi dolcemente, strofinandomi l'occhio per la stanchezza.

Lei si girò lentamente verso di me. Aveva uno sguardo pieno di pazzia. Rimase un attimo ferma e muta, poi si alzò di colpo.

"Mamma...?" chiesi, non capendo cosa stesse succedendo.

"Invece di essere rapita da quelli..." disse, con un sorriso inquietante "PREFERISCO UCCIDERTI!".

Ruppe la bottiglia, spaccandola sul tavolo, davanti al divano. Io mi spaventai ed indietreggiai, con le lacrime agli occhi.

Mia madre non esitò...mi tagliò la gola con la bottiglia rotta, caddi a terra, piena di sangue. Non fu una ferita profonda, infatti non morii...anzi ero ancora cosciente.

Vedendo ciò mia madre mi salì sopra, mi strinse forte le mani intorno al collo, si sporcarono del mio sangue. Sentii mancarmi il respiro, le lacrime scendevano come cascate, ero terrorizzata.

Gold [Katsuki Bakugou x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora