Capitolo tredici

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Jack

Il fatidico giorno è arrivato, oggi è il 23 dicembre, oggi è il compleanno di Finn.
Scendo lentamente le scale, quando sento dei strani rumori provenire dalla cucina.

<Buon... Cazzo ci fai tu qui?> chiedo, appena vedo Wyatt ai fornelli.

<Senti bello, è già tanto se non sto incendiando la cucina, quindi stai zitto> dice, continuando a cucinare.

<Oh Jack, già sei qui. Senti, ma Finn preferisce il cioccolato o la vaniglia?> domanda mia zia, entrando in cucina.

<Credo il cioccolato> dico io, alzando un sopracciglio.

<Perfetto, torta pronta.> dice mia zia, sorridendo.

<Ma che state combinando voi due?> domando io e lei ridacchia.

<Stiamo solo organizzando per domani> dice mia zia, alzando le spalle.

<Da due settimane che lo facciamo, oggi dobbiamo fare le prove generali> dice Wyatt.

<Ora vai sopra nipotino, anzi, perché non vai dal tuo fidanzatino?> domanda, portandomi fuori dalla cucina.

<Mi stai cacciando?> domando.

<Ma no, oggi è il suo compleanno e... Noah, porta Jack a casa di Finn!> dice mia zia e io sgrano gli occhi.

<C'è anche Noah, zia, ma chi cazzo hai invitato più?> domando io.

<Oh, ci sono anche Sophia e Jaeden, ma ora sono leggermente impegnati...> dice, sbrigativa.

<Hai messo a lavorare dei minorenni?> domando io, divertito.

<Non è vero, mi stanno solo dando una mano... Uh, ecco Noah, forza, andate> dice mia zia.

<Sei fortunata che è quasi l'ora di pranzo e sono già vestito> sbuffo io, per poi mettermi le scarpe.

<Hey Jack> mi saluta Noah, dopo che siamo usciti da casa.

<Hey Noah...> dico io, sbadigliando.

<Sali sulla tua bici che si va dal tuo cavaliere> dice Noah, per poi scrivere un messaggio al telefono.

<E tu come fai a venire?> domando io

<Salgo dietro di te, mi pare ovvio> dice lui, ed io salgo sulla bici.

<Okay forza, sali ragazzo mio> dico io e lui sale.

<Sicuro che non cadiamo?> domanda Noah, una volta partiti.

<Se moriamo è colpa tua, è stata tua l'idea.> dico io ridendo.

Inizio a pedalare più veloce e sento Noah urlare nel mio orecchio.

<RALLETAAAAA, GIRA AAAHH A DESTRAAAA> dice fra le urla.

Io giro, facendo attenzione a non finire addosso ad una macchina.

<FAI ATTENZIONE CHE CI INVESTO-AIUTO, FAI ATTENZIONEEE> dice lui.

<Calmati, è un gatto, e si trova a tre metri da noi> sospiro io.

<OKAY OKAY, MA ORA RALLENTAAAAAA, PERCHÉ NON HO MESSO IL CASCOOO> urla lui, ed io mi fermo.

<Calmati, siamo arrivati> dico io, e lui sospira.

<Okay... Ehm... Ora come faccio a tornare?> dice Noah.

<Pedala> alzo le spalle io e lui sospira.

<Prega per me, ciao Jack> dice, per poi andarsene.

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