Capitolo ventitré

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Jack

Cammino lentamente verso scuola, oggi ho deciso di entrare alla seconda ora.

Oggi viene anche Finn, lui e gli altri non sanno ancora niente.

Entro dentro scuola e mi avvio per la prossima lezione che si terrà insieme a Wyatt.

<Hey Amico, buongiorno.> mi dice Wyatt, appena mi vede entrare in classe.

Io mi siedo vicino a lui e cerco di sorridere.

<Stai bene?> domanda Wyatt e annuisco

Wyatt storce il naso, per poi cercar di tirarmi su di morale raccontandomi la giornata che ha passato pedinando Sophia.

Rido di gusto, quando all'improvviso entra la professoressa.

<Scusate per il ritardo, eccomi> dice, sistemandosi la camicetta.

<È finita la festa!> esclama scherzosamente Wyatt, per poi sbuffare.

***
Arriva finalmente l'ora di pranzo, ed io e Sophia, che abbiamo avuto la lezione insieme, ci avviamo dagli altri.

Appena arrivati, ci sediamo e io cerco di ignorare Finn.

Cosa che non passa inosservata ai miei amici.

<Jack, mi dici che succede? È da stamattina che sei strano.> dice Wyatt, ed io sospiro.

<Niente...> mormoro, ma loro mi guardano male.

<Okay okay, è successo qualcosa.> dico e loro mi fanno un cenno con la testa come segno di continuare.

<Devo partire fra tre mesi> dico, cercando di non piangere.

Credo che di lacrime ne ho versate già abbastanza.

<Oh...> dice Sophia, poggiando una mano sulla spalla.

<E Finn lo sa? È per questo che avete litigato?> domanda Wyatt, ed io faccio "no" con la testa.

<Ma no, non gli ho detto niente. E non abbiamo litigato...> dico io, abbassando la testa.

<Se non glielo dirai però litigherete davvero> dice Jaeden, ed io annuisco.

<Avete ragione, ma io non ci riesco. Non voglio che soffra, poi soffro ancora di più di quanto già non stia facendo.> sussurro io, ancora con la testa abbassata.

<Jackie, sappi che comunque non ti sbarazzerai di noi facilmente.> dice Wyatt, facendo l'occhiolino.

<infatti, per questa estate ci organizzeremo e ti verremo a trovare ogni volta.> dice Jaeden, facendo poi un occhiolino.

Io ridacchio, sorridendo.

<Oh che peccato, ed io che pensavo che finalmente mi sarei sbarazzato di voi due.> dico sarcasticamente io e scoppia una risata generale.

<Jackie, amico, sappi che ci mancherai tanto. Ma ci goderemo questi tre mesi e saranno i migliori della tua vita> dice Sophia, per poi abbracciarmi.

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