Jennie stese sul prato verde una tovaglia abbastanza grande da poter ospitare i due ragazzi e il loro pranzo. Tirò fuori dal cestino due vaschette divise in scomparti, ognuno contenente del cibo diverso e, soprattutto, il riso alle verdure che lui tanto amava mangiare.
L'altro era all'in piedi e guardava verso l'orizzonte, dove gli alberi diventavano meno fitti e si intravedeva una vasta porzione di cielo blu.
"È una bellissima giornata."
Jennie annuì, sorridendo di rimando al ragazzo, poi lo invitò a sedersi accanto a lei picchiettando il palmo di una mano sulla tovaglia.
Lui si sedette incrociando le gambe e prese la sua vaschetta, inspirando quel buon profumo che il cibo emanava.
"Potrei sposarti anche solo per le tue capacità culinarie" ridacchiò, assaggiando poi con le bacchette i noodles con le verdure che lui tanto amava.
Jennie arrossì a quelle parole, non tanto per il complimento, ma perché il ragazzo aveva menzionato un ipotetico matrimonio e solo ad immaginarsi al suo fianco, vestita di bianco, in procinto di sposarlo, le fece venire i brividi per l'emozione.
"Non esagerare, c'è di meglio." Sorrise lei, iniziando a mangiare a sua volta, mentre un leggero vento scivolava tra i suoi capelli facendoli ondeggiare leggermente.
Lui la guardò con occhi adoranti, come se non avesse visto mai nulla di più bello e scosse la testa di fronte a tanta modestia.
"Sei impossibile, Jennie" disse, sorridendo.
E così terminarono il loro pranzo, chiacchierando tra un boccone e l'altro, toccando i più vari argomenti.
"Dovremmo portarci anche tua madre qui, è un posto bellissimo e così tranquillo." E Jennie ancora sorrise, perché quel ragazzo quando aveva deciso di prenderla come sua ragazza, aveva preso con se anche la madre ed ogni volta che visitavano un bel luogo, prometteva loro di andarci insieme.
"Ti amo tanto Jimin, lo sai?" Jennie poggiò sul prato la propria vaschetta ormai vuota, poi inclinò il viso di lato perdendosi a guardare il suo ragazzo.
Lui sorrise, con un sorriso che coinvolgeva anche quegli occhi da cucciolo che si ritrovava, e si sporse verso la ragazza, poggiando un casto bacio sulle sue labbra.
"Ti amo anch'io, Jennie. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata."
Peccato, però, che le cose belle non durino per sempre.sono a lezione, il prof mi sta fissando ed io sto aggiornando
(man mano capirete quello che sta succedendo e come è strutturata la storia)
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Amnesia; p.jm
FanfictionQuando si staccarono, con il fiato corto, i visi arrossati e gli occhi che luccicavano, si guardarono intensamente e Jennie capì quale piega avrebbe preso la sua vita da quel momento in poi. "Voglio realizzare il libro, si chiamerà Amnesia."