ventitré.

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Jennie si fermò.

Era stata la prima volta in otto mesi in cui aveva esposto ad alta voce tutto quello che era successo. Certo, ne aveva parlato alla polizia, ma in quel caso dovette solo raccontare i dettagli dell'incidente.
Mentre adesso non si trattava di un discorso freddo e distaccato. In quel momento, davanti a Yoongi, aveva rivissuto lo sguardo dolce di Jimin su di se, la sua voce sottile mentre le parlava, il rumore assordante di uno scontro d'auto e il dolore fisico dell'incidente, per non parlare di quello psicologico.
Li aveva visti di nuovo quegli occhi spaventati che la guardavano prima di chiudersi una volta e per sempre. Pensò a quante altre cose celavano quegli occhi, che lei non sapeva e non avrebbe mai saputo. Non avrebbe mai potuto sapere come sarebbe stata l'espressione di Jimin quando, tornato stanco da lavoro, l'avrebbe vista armeggiare tra i fornelli della loro casa. Non avrebbe mai saputo come sarebbe stato fare pace dopo un litigio, nella vasca da bagno tra un bacio di scuse e mille bolle di sapone. Non avrebbe mai saputo quale sarebbe stata la battuta più divertente per Jimin e non avrebbe mai visto tutti i suoi film preferiti, che ancora dovevano uscire, con lui. Non lo avrebbe mai visto piangere, non lo avrebbe visto vestito con uno smoking all'altare, non lo avrebbe visto mantenere tra le sue braccia un bambino con gli occhi di Jennie e il nasino di Jimin.
Tutto ciò che le restava era una bara su cui piangere e mille ricordi che giorno dopo giorno spezzavano i pochi fili che continuavano a tenerla in vita.

Abbassò il capo per nascondere delle lacrime che stavano scorrendo sulle sue guance, strinse il cuscino tra le mani fino a far diventare le nocche delle dita bianche, mentre i suoi denti stringevano con forza il labbro inferiore, facendolo sanguinare.
Delle braccia familiari la racchiusero in un abbraccio sicuro, le labbra di Yoongi cercarono di asciugarle le lacrime baciandole una ad una.
Jennie non aveva forza per respingerlo e, forse, non voleva allontanarlo. Aveva così tanto bisogno di calore e di affetto, che non poté evitarlo. Si lasciò andare in un pianto liberatorio, sapendo che Yoongi non l'avrebbe mai giudicata per nessuna ragione al mondo, e continuò così fino a non avere più fiato e lacrime da perdere. Seguì un lungo momento di silenzio, silenzio che pesava più di un macigno ed andava a colmare la liberazione del peso di tutti quei momenti racchiusi in parole che Jennie aveva sempre tenuto per se.
Quel silenzio fu spezzato dalla voce sottile e roca, per via del pianto, della ragazza.
"Perché lui e non me?"
Yoongi spostò una mano tra i suoi capelli, massaggiandoli lentamente per calmarla.
"Perché Jimin non sarebbe mai sopravvissuto alla perdita di una bellissima persona come te."
Ma Jennie non credeva a quelle parole, Jennie ce l'aveva solo con il mondo per averla privata della persona che amava nel modo più crudele possibile. Jennie voleva Jimin indietro e Yoongi era terrorizzato dall'idea che lei potesse tentare di raggiungerlo prima o poi. Yoongi non voleva perderla, Yoongi voleva salvarla. Voleva ridarle il sorriso che aveva perso e curarla da tanta sofferenza.
"Ho desiderato per tanto tempo di dimenticarlo, dimenticare tutti i momenti vissuti con lui. Man mano questa cosa sta accadendo e non sono più sicura sia quello che voglio. I giorni scorrono ed io non riesco più a percepire il tocco delle sua dita sulla mia pelle; è così lontano e non sento più il suo profumo: sta svanendo dai vestiti che mi ha lasciato, dal lato del letto dove sempre dormiva quando sgattaiolava nella casa dei miei genitori. E quando realizzo che tutto ciò non potrà più tornare, che resterà vivo solo grazie alla memoria che man mano mi sta abbandonando, il cuore stringe forte e lo stomaco si comprime. Mi chiedo se Jimin sia stato per caso solo frutto della mia immaginazione; se sia davvero esistito, se le sue labbra abbiamo davvero toccato le mie. Vorrei davvero saperlo, perché io sto iniziando a dimenticare. Mi nasce un'angoscia dentro al pensiero del suo corpo accanto al mio, qui, su questo letto. Perché non posso sentirlo, non posso vederlo davvero, c'è il vuoto al mio fianco. Come se stessi immaginando qualcosa che non è mai stato.
Tu riesci ad immaginare cosa si prova ad avere una certezza nella propria vita, fisica e concreta, e poi a non averla più? Sparita, nel nulla. Un medicinale che mi ha aiutato a sopravvivere fino ad un momento e poi è stato eliminato dalla faccia della terra. E adesso sono più malata di prima, e non ho speranza. Perché l'unico medicinale di cui ho bisogno è come se non fosse mai esistito."
Ed altre lacrime cominciarono a scendere, bagnando la maglia di Yoongi, che continuava a tenere stretta la ragazza deciso a non lasciarla per nessuna ragione al mondo. Ascoltando quelle parole, immedesimandosi nel suo dolore, anche gli occhi del ragazzo iniziarono a pizzicare, ma non poteva piangere. Doveva restare forte per lei. Doveva essere la sua ancora, il suo appoggio, la sua terra ferma dopo il naufragio. Si fece coraggio e si scostò appena, per poterla guardare negli occhi.
"Jimin è davvero esistito e tu hai avuto il privilegio di poterlo vivere, anche se per troppo poco tempo. Conserva con te tutta la felicità che ti ha donato, raccoglila in una scatola e mettila da parte. Getta via i ricordi cattivi, l'angoscia e le lacrime. Gettali via questa sera, ora che sei con me. Piangi fino a perdere il fiato, perdi tutta la forza che hai in corpo e prenditela con me, con te, con gli oggetti. Però, dopo questa notte, metti tutto da parte e riprendi a vivere. Devi vivere in onore di Park Jimin, devi farlo per lui. Jimin ha perso la vita per te, l'ha regalata a te e tu non devi sprecarla. Ci sono io qui con te, sarò il tuo sostegno e ti aiuterò a rialzarti ogni volta."
E Yoongi aveva già un'idea di come avrebbe fatto ciò, di come avrebbe costudito i ricordi di Jennie senza permettere che questi la uccidessero. Serviva solo un po' di tempo e di buona volontà e Yoongi avrebbe sistemato tutto, o almeno, quello che c'era da sistemare.

Amnesia; p.jmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora