venti.

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doppio aggiornamento oggi; se non lo avete già fatto, leggete il capitolo precedente *heart*

Il viaggio in auto fu tranquillo. Jimin se la cavava piuttosto bene alla guida, nonostante guidasse da poco tempo e della musica leggera alla radio li accompagnò lungo tutto il tragitto.
Un viale alberato li accolse, indirizzandoli attraverso il proprio corso naturale alla piccola casetta vicino alla spiaggia. Una volta giunti, sistemarono le proprie cose nel piccolo armadio e i vari mobili, poi decisero di rilassarsi un po' in riva al mare, siccome era ancora giorno.
"Jimin, sei dimagrito tanto nell'ultimo periodo, sai?"
Jimin sfoggiò il suo più bel sorriso, nonostante fosse imbarazzato per quello che lui considerava un complimento e si strinse nelle spalle, dicendo poi "sto cercando di diventare bello per la mia ragazza."
A quel commento Jennie sentì il sangue ribollire nelle vene. Si alzò dalla sua posizione per poi sedersi sul ventre del ragazzo, assicurandosi che i loro sguardi fossero intrecciati.
"Non starai dicendo sul serio?" E il silenzio che ottenne in risposta valse più di mille parole.
Jennie si sentì in colpa. Aveva fatto credere al suo ragazzo di non essere abbastanza per lei, nonostante lo trovasse perfetto. A Jennie piacevano le guance morbide di Jimin e le sue gambe toniche. Non voleva un addome piatto e delle braccia assorbite.
"Jimin. Smettila assolutamente di fare qualsiasi cosa tu stia facendo e ritorna come sei sempre stato. Vuoi capirlo o no che ti troverei bellissimo anche se tu pesassi quanto questa spiaggia?"
Jimin si sentì un po' a disagio. Distolse lo sguardo giocherellando nervosamente con i laccetti del costume della sua ragazza che pendevano sulle sue cosce.
Rendendosi conto di essere stata forse un po' troppo dura, Jennie si sporse per abbracciarlo, lasciando un dolce bacio sulla sua mandibola.
"Il mio Jimin preferito è il Jimin sano e felice, non ho bisogno di altro," mormorò stringendolo forte, con la loro pelle calda per il sole a contatto.
"Hai degli standard troppo bassi," disse Jimin, con un piccolo sorriso, mentre le sue dita accarezzavano in modo rilassante la schiena di Jennie.
"Se solo ti vedessi con i miei occhi, o quelli di chiunque altro, capiresti quanto eccezionale tu sia in qualsiasi senso Jimin."
Il moro sorrise di più, lusingato da quelle parole, che lo fecero sentire istantaneamente meglio, nonostante non ne fosse totalmente convinto.
"Sei sempre così buona con me," rise, nascondendo l'imbarazzo, e ricoprì la fronte della ragazza di numerosi piccoli baci, con le proprie labbra gonfie e morbide.
Si sentivano entrambi fortunati per essere amati l'uno dall'altra e la forza di quel loro amore era una fiamma ardente che li rendeva caldi, luminosi e un po' più felici.

godiamoci questi ultimi momenti :(

Amnesia; p.jmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora