"Ho voglia di pollo fritto, andiamo a mangiare il pollo fritto?" Jimin mise il broncio, unendo le mani a mo' di preghiera proprio sotto il viso di Jennie.
"Jimin, sei proprio un bambino!" Si lamentò la ragazza, coprendosi fin sopra la testa con le lenzuola.
"E tu sei proprio una vecchia." Le pizzicò un fianco da sotto le coperte, per poi tirarle via per scoprirla.
"Dai, è domenica pomeriggio, non possiamo restarcene ancora a letto!"
"Sei fastidioso, te l'ho mai detto?"
Jennie si alzò sbuffando dal letto, sbattendo i piedi sul pavimento ad ogni passo che faceva, con la maglia del pigiama che ricopriva anche le sue mani tanto che era grande.
Si avvicinò all'armadio e lo aprì, cercando qualcosa da mettere; quando poi trovò ciò che la convinceva, iniziò a levarsi il pigiama, ma Jimin con un balzo la raggiunse e la fermò.
"Ehi, aspetta aspetta, fai fare a me" sussurrò al suo orecchio, facendole appoggiare la schiena al suo petto.
"E sei anche bipolare" mormorò la ragazza, lasciandolo fare.
Lui si lasciò scappare una risatina, poi con delicatezza le sollevò la maglia del pigiama, facendola risalire lungo le sue braccia, per poi lanciarla sul letto. Si prese qualche secondo per accarezzare la pelle nuda della ragazza con la punta delle dita, sfiorando il suo ventre piatto.
"Tu, invece, sei fottutamente bella."
Le sue pupille avevano cominciato a dilatarsi e, prima che potesse perdere il controllo, le infilò la felpa rosa.
Jennie, d'altro canto, arrossì al suo complimento, poi lo aiutò a sbarazzarsi anche dei pantaloni, per indossare i jeans chiari stretti che Jimin tanto amava vederle addosso.
Una volta totalmente coperta, si voltò verso il suo ragazzo e fissò le proprie iridi scure nelle sue, perdendosi ad osservare tanta bellezza. Scosse la testa per riprendersi, cercando di nascondere un sorrisetto, e afferrò la mano del maggiore per tirarlo fuori dalla stanza.
"Andiamo a mangiare questo pollo fritto, bimbo cresciuto."
Nessuno poteva immaginare quanto si sentisse fortunata ad avere al suo fianco una persona talmente bella, sia fuori che dentro, da riuscire letteralmente a migliorare anche la più buia delle sue giornate. E non avrebbe lasciato per nessuna ragione al mondo che qualcuno o qualcosa glielo portasse via.
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Amnesia; p.jm
FanfictionQuando si staccarono, con il fiato corto, i visi arrossati e gli occhi che luccicavano, si guardarono intensamente e Jennie capì quale piega avrebbe preso la sua vita da quel momento in poi. "Voglio realizzare il libro, si chiamerà Amnesia."