"Grazie, ti sono davvero grato per quello che stai facendo per me."Le braccia del ragazzo erano incrociate sul tavolino di quel bar, coperte da una maglia scura dalle maniche lunghe, proprio come piacevano a lui. I suoi occhi sottili e neri come la notte erano puntati in quelli della ragazza, la sua voce grave e seria esprimeva la sincerità delle sue parole.
La donna di fronte a lui, gli rivolse un sorriso, scuotendo il capo.
"Non c'è bisogno di ringraziarmi, Yoongi. Ringrazio io te per avermi ritenuta all'altezza di un compito così delicato; farò del mio meglio per aiutarvi."
Yoongi aveva già gentilmente pagato il conto per entrambi, era ora di tornare a casa. Diede uno sguardo al cielo sopra di loro. Tinteggiato di un blu notte e ricoperto da alcune nuvole quasi trasparenti, aveva segnato il passare del tempo quella sera. Ma Jennie lo aspettava nel suo appartamento e non aveva intenzione di lasciarla sola ancora a lungo.
I due si alzarono, rimettendo a posto le sedie, poi si guardarono intensamente per qualche istante. Lo sguardo della ragazza apprensivo e preoccupato, nonostante i due non avessero un particolare legame stretto.
"Mi raccomando Yoongi, fai attenzione. Potresti farti davvero male in questa situazione."
Yoongi chinò il capo verso il basso. Lo sapeva bene che si sarebbe fatto male in quella situazione, ma ormai c'era dentro e non poteva e non voleva più uscirne fuori. Lui era fatto così, era una calamita per le persone problematiche e i drammi della vita, probabilmente ce lo aveva scritto nel sangue che avrebbe trascorso la sua esistenza ad aiutare chi ne aveva bisogno e a sostenere chi era tentato di lasciarsi cadere nell'oscurità. Con Jennie questa sua tendenza era diventata più intensa e il desiderio di salvarla era diventato più forte del desiderio di salvare se stesso. Tutte le sue turbe, i suoi tormenti, i suoi demoni erano passati in secondo piano, perché al primo posto c'era sempre lei. In questo modo i suoi pensieri erano rivolti verso altro e la sua mente aveva meno possibilità per giocare con i suoi sentimenti e i suoi stati d'animo, lasciandogli in un certo senso una piccola tregua. Da quando conosceva Jennie non andava neanche più dallo psicologo. Gli bastava sapere che lei avesse superato un'altra notte senza farsi del male per sentirsi una persona migliore. Strapparle un sorriso o darle un abbraccio. Però sapeva che non era abbastanza, che non era davvero lui ciò di cui Jennie aveva bisogno. Jennie voleva Jimin, dopo tutto quel tempo desiderava ancora un modo per stare vicino a lui nonostante la sua persona non ci fosse più e fossero rimasti solo i ricordi.
Jimin doveva essere stata una persona stupenda per averla fatta innamorare così. Dai racconti della ragazza, era questo ciò che evinceva. Un bravo ragazzo che sapeva come divertirsi e far divertire le persone, renderle felici ed amarle e di conseguenza tutti amavano lui. Yoongi lo aveva visto, dalle foto. Aveva sempre quel sorriso smagliante, inconsapevole di quanto la vita sarebbe poi stata crudele con lui strappandolo via da questo mondo e privandolo del futuro e di tutto l'amore che meritava.
Una volta Jennie gli aveva fatto vedere un loro video, di una domenica trascorsa al mare.
Il ragazzo aveva i capelli di un castano non troppo scuro, forse tinti, e la frangia spesso gli ricadeva sulla fronte, così Jennie in quel video lo prendeva continuamente in giro. Jennie riprendeva il mare, poi spostava l'obbiettivo verso il ragazzo e ogni volta Jimin faceva una faccia buffa o dei balletti strani che facevano scoppiare a ridere la sua ragazza.
Sembravano incredibilmente felici ed affiatati, tanto che, nel vedere quel video, gli occhi di Yoongi si erano inumiditi, ma Jennie non lo seppe mai.
Jimin era tutto ciò che Yoongi aveva sempre desiderato essere, un ragazzo di bell'aspetto, con un sorriso coinvolgente ed un cuore d'oro. Mentre lui era mediocre, insicuro ed incapace di esprimere i propri sentimenti, o almeno così credeva di essere. Trascorrere tutta la sua vita accanto a Jennie, senza ricevere nulla in cambio, per lui era un onore che non credeva di meritare ed avrebbe fatto di tutto pur di non perderlo.
Yoongi ritornò con la testa sulla terra, con la ragazza di fronte a lui. Sospirò, non sapendo cos'altro dire e scosse le spalle.
"Non ti prometto nulla. Grazie ancora Seul-Gi."
E dopo essersi salutati, ognuno prese la propria strada.
Seul-Gi era una ragazza che aveva conosciuto per caso, tramite vecchi amici che entrambi avevano abbandonato. Non si sentivano spesso i due, però lui ricordava che Seul-Gi avesse una particolare passione per la scrittura e, avendo letto qualcosa di suo, aveva pensato subito che fosse la persona più adatta per il suo piano. Doveva solo parlarne con Jennie, ora che si era accertato della disponibilità dell'altra, e poi si sarebbero organizzati per realizzare ciò che stava pensando.
Quando Yoongi aveva detto a Jennie di dover mettere i ricordi da parte, al sicuro, infatti, lo intendeva davvero e ciò che aveva in mente era la stesura di un libro che parlasse della storia di Jennie e Jimin, che racchiudesse tutti i ricordi, quelli belli e quelli brutti e tutte le sensazioni, le emozioni e le paure della ragazza, così da esorcizzarle e metterle da parte per liberarsene poi davvero, senza però temere di dimenticare tutte quelle cose belle che aveva vissuto, di cui aveva bisogno per restare ancora legata in un certo qual senso a Jimin.
Avrebbe tenuto il libro chiuso nell'armadio, dietro ai vestiti che usava di meno e solo se ne avesse davvero avuto bisogno, allora avrebbe potuto leggerlo e tutte le sue memorie sarebbero state lì, intatte, proprio come lei le concepiva.
Yoongi sperava davvero che la ragazza avrebbe accettato e, ancor di più, sperava di non offenderla, ma semplicemente di aiutarla.
Perché ormai il suo ultimo obbiettivo era quello, ridare un po' di serenità a quella che era l'unica persona della sua vita.
okaaay, sorry non aggiornavano da tipo un millennio, ma eccomi qui
questa storia è quasi giunta al termine, sono triste
cercherò di scrivere il più possibile ora che sono un tantino più libera
questo capitolo è un po' noioso però boh, yoongi tvb e grazie per prenderti cura di jennie, te ne siamo grati
okay mi dileguo
(grazie per i voti i commenti le letture Vi AmO)
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Amnesia; p.jm
FanfictionQuando si staccarono, con il fiato corto, i visi arrossati e gli occhi che luccicavano, si guardarono intensamente e Jennie capì quale piega avrebbe preso la sua vita da quel momento in poi. "Voglio realizzare il libro, si chiamerà Amnesia."