Nella testa di Selena continuava a riafforire l'immagine di Mirko mentre la baciava la sera prima.
Quel bacio che le fece mancare l'aria, diversi da tutti quelli dati a Gionata fino a qualche settimana prima. Fu un bacio sentito per lei. Ma la cosa che la tormentava a morte era se Mirko se ne stesse approffitando, come l'altro ragazzo... come tutti gli altri, o se l'avesse fatto per vero interesse.Rimase nel suo letto, quella prima mattina non aveva proprio voglia di passarsela a dormire e, nelle sue insicurezze, non chiamò nemmeno Mirko. Si alzó, sospirando e dandosi una sistemata uscì sul balcone, accendendosi una sigaretta. La sua dipendenza da oppiacei l'aveva combattuta, ora le restava la forza di volontà per non ricaderci dentro.
Non molto dopo che iniziò a fumare, suonò il campanello. Rientrò, appoggiando la cicca, e pregò che non fosse quel ragazzo o gli avrebbe dovuto chiedere spiegazioni, cosa che lei non amava fare.
Guardò nello spioncino e vide che era Falco. Aprì e, come sempre, la salutò con un delicato bacio sulla guancia, ricambiato.I due tra un 'come stai?' e l'altro, si spostarono sul balcone. La rossa si appoggiò con poca delicatezza sulla sedia, mentre il ragazzo preferì stare in piedi davanti a lei.
"Sinceramente sto male, ma penso passerà" disse Sel, spostando lo sguardo perso nel vuoto verso il suo.
"Ti serve da fumare?" Domandò, mettendosi la mano nella tasca dei pantaloncini.
Scosse la testa e il ragazzo ritirò la mano, guardandola piuttosto confuso.
Così gli spiegò. "Mirko mi ha baciata ieri." L'aria tesa si scaldò con un grosso sorriso da parte di Falco. "E se facesse come Gionata?" Chiese preoccupata. "Alla fine a tutti interessa solo avere qualcuno con cui scopare, non da amare." Continuò imperterrita, poggiando la testa su una mano.
La risata del ragazzo lì presente rimbombò alle orecchie della ragazza, che si sentì presa in giro.
"Non puoi compararlo con Boschetti." Rispose. "Ma nemmeno nelle più assurde situazioni puoi."
"Allora perché non mi ha mai dato un bacio sulla guancia, come tutti gli amici, e l'unico contatto che ho avuto con lui è stato un abbraccio tempo fa? Perché bruciare le tappe con un bacio? Vuol dire che se ci dovesse essere un'opportunità di rimanere soli mi porterebbe a letto." Ribattè.
Scosse la testa in disappunto, Falco lo conosceva come se fosse suo fratello e sapeva che non era così.
"È timido. Non ha secondi fini ora, fidati. Parlaci chiaro sennò, che aspetti?" Alzò le spalle.
Dopo una chiamata ricevuta, Falco dovette andarsene. Sulle scale, scendo, incontrò il suo amico Mirko, che salutò.
"Da dove vieni?" Rise.
"Oh, ero andato a parlare di alcune cose con Selena. Mi ha raccontato." Gli disse, tirandogli una piccola gomitata.
"Che ti ha detto?" Chiese.
"Chiedi a lei, Rkomi." Lo dileguò scendendo gli scalini.
Come si doveva comportare? Doveva baciarla sulla guancia o sulle labbra? O semplicemente con un abbraccio? Le domande scomparirono non appena Selena, avvisata da Falco, aprì la porta per vedere se Mirko stesse salendo le scale o se fosse solo uno scherzo. Invece era proprio lì, pronto a suonarle al campanello.
Le sorrise, pietrificato.