Dopo una settimana passata in osservazione, finalmente Selene potè tornare a casa e stare sotto l'occhio vigile di sua madre. Le stette vicino e il loro rapporto cambiò, ovviamente in meglio. Oramai si dicevano tutto e la figlia scoprì che la madre aveva un compagno da cui si fermava spesso a dormire, svelando e spiegando la sua quasi perenne assenza a casa. Aveva paura che non lo accettasse, invece quando Sel si risvegliò si fece accompagnare proprio da lui, e lì lo conobbe per la prima volta ma come amico.
In modo scontato, Mirko era diventato di famiglia, ormai stava più a casa della rossa che a casa sua e i suoi amici. Sentiva proprio che era la volta giusta, ma dopo due settimane dal rientro a casa, né lui né lei toccò l'argomento 'fidanzamento'. Si comportavano da coppia, prendendosi cura dell'altro, scambiandosi effusioni in privato, ma niente di tutto ciò agli occhi dei loro amici o parenti."Mirko..." lo chiamò dal divano, vedendolo ai fornelli a controllare se l'acqua stesse bollendo.
Il ragazzo si girò verso lei, vedendola come l'aveva lasciata: intorcigliata fino al collo da una coperta in pile, lo sguardo assonnato e il viso ancora un po' arrossato dalle ferite; tutto contornato dalla chioma molto più corta e rossa che decise di tagliarsi il giorno precedente in bagno.
"Dimmi bellissima." Si avvicinò a lei, le prese il viso fra le mani, quasi sfiorandola.
I loro occhi quasi penetravano i loro cuori.
"Mi chiedevo se noi stessimo insieme o se fossimo solo amici..." continuò, distogliendo ed abbassando lo sguardo sulle grandi mani che la sorreggevano.
Era tutto un'altro contatto che aveva con lui, nemmeno sua madre era mai stata così premurosa nel toccarla. Sembrava avesse paura di romperla, ma in effetti il suo aspetto era quello di una bambola di porcellana, che un solo tocco sbagliato l'avrebbe fatta andare in mille pezzi.
"Io vorrei che fossimo fidanzati, ma prima devi sentirtela tu. Sai dopo questa storia..." disse il moro, indietreggiando e portandosi una mano fra i capelli, imbarazzato.
Arrossì, vedendo con la coda dell'occhio quello sguardo nero puntato nuovamente su di lui.
Senza dire nulla, la rossa si avvicinò. Gli lasciò un bacio sulle labbra che, ad ogni tocco, la facevano sentire in paradiso.
Quel bacio inaspettato lasciò Mirko senza parole, all'inizio non reagendo. Realizzando, ricambiò il bacio della sua amata, travolgendoli in una situazione più dolce ed intima. Si dimenticarono l'acqua sui fornelli, che nel frattempo aveva bollito più volte.
Nel pomeriggio Selene decise che sarebbe scesa dagli altri, per fumarsi una sigaretta e farsi qualche risata. Non si era neanche posta il problema di Gionata, visto che sapeva che nessuno gli avrebbe permesso di avvicinarsi a lei.
Così lei e Mirko scesero e, subito, tutti le andarono incontro. Tutti tranne Gionata.
La salutarono e abbracciarono chiedendole come stesse, e lei in risposta faceva solo qualche smorfia e 'meglio' ringraziandoli."Piccola allora questo Mirko?" Chiese Falco con fare malizioso, mentre l'amico vicino a lei iniziò a sorridere, grattandosi dietro la nuca.
"Stiamo insieme." Rispose, guardando le loro mani intrecciate e sorridendo.
"Allora presumo avrai una bella sorpresa." Continuò Falco, stringendosi la mano con Mirko e scambiandosi una strizzata d'occhio, capendosi al volo.