I due ragazzi, a letto, furono svegliati di soprassalto dal campanello di casa, facendoli scattare in piedi. Selene gli regalò un sorriso, prima di baciarlo, e lasciandolo in camera avviandosi verso la porta. Guardó nello spioncino della porta e vide che era Gionata. Il campanello risuonò, insistendo. Notò che era ancora in intimo e corse in camera a prendere una maglia e un pantaloncino che trovò sulla sedia, le prime che le erano saltate all'occhio e, con Mirko che le chiese chi fosse senza che lei gli rispose, ritornó alla porta aprendola.
"Dimmi tutto." Disse Sel, guardando il ragazzo dal ciuffo rosso.
"Ehm." Sorrise guardandola. "Possiamo vederci stasera?"
Il ragazzo in camera fece il suo ingresso in salotto, raggiungendo la sua ragazza. Vide Boschetti e rimase fermo a guardarsi con lui.
"Gion, sono fidanzata." Rispose al rossa.
"Boschetti perché non la lasci in pace?" Invernì il ragazzo alle sue spalle, spaventandola.
"Se esce con me stasera sotto i portici, la lascerò stare."
Ci pensarono assieme e decisero che sarebbe andata.
Gionata, soddisfatto, lasciò i due fidanzati a parlare andandosene.A Mirko non andava molto, ma se davvero l'avesse lasciata stare dopo... questo e altro.
La baciò facendola sentire come se fosse l'unica cosa che avesse e di cui avesse bisogno in quel momento e per il resto della sua vita, indietreggiando verso la camera di lei.Caddero sul letto e, mettendosi sopra, inizió a lasciarle una scia di baci umidi sul collo facendole venire l'affanno.
Selene non voleva fosse in quel momento la loro prima volta, voleva qualcosa di più dolce e non fatto magari con foga per fastidio o gelosia.
Si fermó, cercando di essere impassibile, e Mirko lo capì così restarono a farsi le carezze.Arrivò sera e la rossa dovette raggiungere Gionata sotto i portici. Lo vide in lontananza intento a far su una canna e rallentando il passo si ritrovó davanti a lui mentre già se l'era chiusa ed accesa.
"Quindi...?" Chiese lei confusa.
"Buonasera piccolina, che ne dici di andare in un posto più appartato?" Si guardò attorno vedendo a pochi passi le comitive in cui c'era anche Mirko.
Lo accontentò e si spostarono dove nessuno li potesse vedere.
Si sedettero su una panchina in ferro che, a contatto con le gambe scoperte di Sel, la fece rabbrividire."So che sei impegnata con Mirko, ma non è un tipo da fidanzata. Più per storielle così. E io, almeno, ti ero fedele."
"Cosa intendi?" Chiese confusa guardandolo dritto negli occhi e prendendo fra le dita il suo joint.
"Tu capirai e, quando intenderai ciò che ti ho detto, tornerai da me. E io non ti lascerò più andar via da me, perché sei da custodire e tenere nascosta." Rispose vago, baciandole la guancia.
La riportò dai suoi amici e lei quasi si scordò subito delle parole che le furono dette.
Si godè la serata tra i mille sorrisi regalati dai suoi amici per lei e il suo ragazzo che, per una volta si sentì amata veramente.