Da Gionata:
Ei Sel, ti va di vederci stasera?A Gionata:
Scusa, ma non ci sono stasera.C
osa voleva ancora quel ragazzo? Rovinarle la serata con Mirko? Non glielo avrebbe permesso, oltre al fatto che non lo avrebbe saputo.
I due 'piccioncini', decisero di uscire per cena per poi andare in un posto calmo e dove si sarebbero potuti godere il loro giovane amore.
Selena, entusiasta all'idea di uscire, si vestì in modo più femminile, ovviamente senza esagerare, e truccandosi come ogni giorno rimanendo quasi con la faccia 'acqua e sapone'. Era splendida.
Fu anche il pensiero di Mirko quando lo raggiunse sotto al condominio difianco alla sua auto.
Gli occhi del ragazzo brillarono, non poteva chiedere di meglio, e l'avvicinò a sè prendendola di peso e facendola dondolare, baciandola. La fece ridere, era piuttosto buffa come cosa, pur ricordandole lei da piccola con suo padre, che era venuto a mancare da circa un'anno prima. La malinconia non le fece una piega, con tutta quella felicità addosso si sentiva invincibile.
Un semplice bacio stampato con delicatezza creò mille diverse sensazioni in loro, estasiandoli maggiormente.
Fu accompagnata dalla sua parte e lui le aprì la portiera, facendola entrare. L'odore di erba invase il suo olfatto e notò una canna appoggiata sul cruscotto, prendendola e iniziando a fumarla. Entrò Mirko e sorrise vedendola fare il tutto senza troppi pensieri o chiedendogli il permesso. Ora, più di prima, ciò che era suo era diventato 'loro'.
Sfrecciò via con la macchina sotto all'occhio di Gionata che dal balcone di casa sua guardava la scena."So che ti piace il kebab." Disse il ragazzo, mettendole una mano sulla coscia.
"Ovvio che mi piace, non ti ricordi quanti me ne ero sbranata settimana scorsa?" Domandò ridendo al ricordo.
"Si, ma ti porto al cinese. Visto che volevi portarmi, ci andiamo adesso." Rispose, guardando dritto davanti a lui, sorridendo sapendo di aver spiazzato la sua ragazza.
I due dopo aver cenato, e dopo più volte che Selene cercò di pagare il suo invano, decisero di andare a casa, arrivando sotto a quei palazzi.
"Si, ma andiamo da me o da te, non voglio stare con gli altri in questa bellissima giornata." Precisò Mirko, chiudendo la macchina e iniziando a percorrere il marciapiede per raggiungere il condominio. Si sentì sfiorare la mano da quella notevolmente più piccola della sua e la intrecciò.
"Tranquillo, mi andrebbe qualsiasi posto." Gli schioccò un bacio sulla guancia e, trovando le due compagnie lungo la loro strada, salutarono i loro amici tra i vari fischi e coro che li fecero ridere.
C'era anche Gionata lì, ma si limitò a guardarli e a lanciarsi uno sguardo con la rossa. Le scrisse subito dopo un messaggio, che visualizzò senza rispondergli.
Da Gionata:
Fammi sapere come va, la prevedo sfrenata la serata ;)Salirono in casa di Selene mettendosi sul balcone a fumare e a parlare di lavoro, che entrambi avrebbero dovuto cercare.
"Sai cosa penso?" Chiese la ragazza rientrando in casa seguita da lui che scosse la testa. "Che sarebbe meglio se ti fermassi qui, a farmi dormire decentemente dopo due sere." Disse ridendo e tirandolo dal braccio, verso camera sua.
Il letto già sfatto, mille magliette in giro sulla sedia della scrivania e vari accessori che la identificavano rispecchiandola. Fu la prima volta che Mirko la vide e ne rimase incantato.
Le pareti erano pieni di graffiti, fatti da lei, riguardanti al buddhismo e alle sue tentazioni che viveva ogni giorno.I due rimasero in intimo e andarono sotto la coperta, stringendosi in quel letto da una piazza.
"Penso di aver vinto tutto." Disse il moro, ritrovandosi quel piccolo corpo privo di eccessive forme, ma allo stesso tempo bellissimo, contro al suo.
Arrossì e lo baciò, non resistendogli. Dopo non molto, caddero in un sonno profondo, l'uno abbracciato all'altra.
Gionata si era sbagliato, ma Falco no. Quest'ultimo lo conosceva quel ragazzo e se per lui non fosse stata davvero importante Selene se ne sarebbe già fatta un'altra oltre a lei.