Capitolo 2~Zombie

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Tutti gli studenti e i professori uscirono dalle aule sentendo l'urlo. Proveniva dal cortile. Uscirono tutti e ciò che videro fece gelare il sangue a ognuno. Un professore zoppicava verso di loro, con un enorme morso sulla gamba. Dietro di lui c'era un ragazzo che aveva la pelle leggermente verdongnola, come se stesse male. Seguiva il professore. Era molto veloce. Gli saltò addosso iniziando a...a...a mangiarlo! Tutti guardavano la scena terrorizzati. Il professore, dopo poco, iniziò a divenire dello stesso colorito del ragazzo.
-Ma... Quelli sono zombie?!- sbottò stupito e leggermente spaventato Caleb.
-Gli zombie non esistono...- disse Jude anche se lui per primo iniziava a dubitare delle sue stesse parole.
-A quanto pare ti sbagli- commentò Xavier, raggiungendoli insieme a Jordan, Mark e Nathan. Axel, Shawn ed Aiden arrivarono poco dopo. Erano tutti insieme ora. I due zombie si avventarono su tutti gli studenti e professori, trasformandoli o uccidendoli. Il gruppetto iniziò a correre, entrando nuovamente nell'Istituto.
-Dove andiamo?- chiese David. Nessuno rispose, e questo era un problema.
-Nel laboratorio di falegnameria- disse Caleb dopo qualche minuto, e tutti lo guardarono confusi. Shawn e Joe annuirono e lo seguirono. Gli altri non sapevano se fidarsi. Si conoscenvano un po, essendo quasi tutti nell'Inazuma Japan, e proprio per questo non sapevano se seguirlo o meno.
-Va bene- disse Jude, sorprendendo gli altri e seguendo Caleb, Shawn e Joe. Gli altri fecero lo stesso.

Il punk chiuse la porta non appena tutti furono dentro. Salì in piedi su un banco vicino alla parete, cercando qualcosa su uno scaffale.
-Cal, che stai facendo?- chiese Shawn confuso, ma non riceventte risposta. Il castano scese dal banco con una sparachiodi, dei chiodi e un cacciavite. Iniziò ad armeggiare con quel materiale, sotto gli sguardi confusi di tutti. Joe stava per chiedere nuovamente al castano che stesse facendo, ma il rumore della porta che veniva sfondata fece girare tutti. Una decina di zombie entrarono. Caleb ghignò e puntò la sparachiodi contro di loro, iniziando a sparare i chiodi alla velocità di un proiettile di pistola. Gli zombie morirono sotto i suoi colpi e lui ghignò vittorioso, soddisfatto e divertito. Era inquietante. Come se godesse nell'uccidere. Faceva paura.
-Va bene aspirante killer, e ora?- chiese Aiden. 
-Nell'ufficio del preside ci sono le chiavi dei pulmini-
-Non mi risulta che tu sappia guidare- commentò Joe.
-Mia sorella dovrebbe essere qui da qualche parte. Lei potrebbe guidare- intervenne Xavier.
-La signorina Shiller? Perché è qui?- chiese Jude.
-Il preside doveva parlare con lei su di me-
-Sisi interessante. Andiamo?- s'intromise Caleb scocciato. Tutti annuirono e si diressero verso l'ufficio del preside, nascondendosi dietro a Caleb ogni volta che degli zombie si presentavano dinnanzi a loro.
-Ci sai fare con questa roba- commentò Xavier.
-Si. Ci so fare con le armi in generale- rispose distrattamente il castano mentre si inginocchiava davanti alla porta dell'ufficio del preside e iniziava a scassinarla.

-Quindi per quanto dovremmo restare chiusi qui?- chiese Nathan. I ragazzi avevano preso le chiavi ma, fuori dall'ufficio, c'era un Istituto di zombie pronti ad aspettarli, e Caleb aveva finito i chiodi. Il lato positivo era che si erano riusciti a barricare per bene e che dentro all'ufficio c'era Lina Shiller, la sorella di Xavier.
-Forse possiamo già uscire...- borbottò Joe affacciandosi alla finestra. La maggior parte degli zombie erano all'interno, e loro erano solo al primo piano.
-Sei pazzo- disse David capendo le sue intenzioni.
-Non lo faremo- aggiunse Jude.
-Invece sì se vogliamo uscire- intervenne Caleb che lanciò un'occhiata all'arancio, prima di saltare giù dalla finestra. Tutti si affacciarono, alcuni divertiti e altri terrorizzati all'idea che il castano si potesse essere fatto male.
-Muovetevi e portare il culo qui- urlò da sotto.
Joe non se lo fece ripetere due volte, e neanche Lina e Xavier.
-Forza, saltate!- urlò la giovane donna. Nessuno, però, si mosse.
-Inizi ad andare ad accendere il pulmino. La raggiungiamo tra poco- disse Caleb lanciando a Lina, che annuì, le chiavi. Nel frattempo anche Axel si buttò, seguito da Mark, Nathan e Aiden.
-Shawn!! Muoviti!- sbottò il castano, vedendo che l'albino ogni volta che provava a saltare, faceva un passo indietro. David e Jude saltarono, seguiti da Jordan. Mancava solo Shawn.
-Andate, aspetto io Shawn- disse Axel. Tutti annuirono e se ne andarono, anche se Aiden era titubante.
-Shawn, salta. Ti prendo al volo-
L'albino arrossì vistosamente.
-D-Davvero...?-
-Si, davvero. Sai che di me puoi fidarti-
Il ragazzo annuì piano, prima di saltare. Come promesso, il puntaspilli lo prese al volo. I loro volti erano molto, troppo vicini.
-M-Meglio andare...- sussurrò Axel lasciando l'altro, che annuì rosso in volto.

-Pronti?- chiese Lina e ci fu un 'si' generale. La giovane donna partì a razzo, mentre gli zombie li seguivano. Era strano, gli zombie dovrebbero essere lenti. Eppure quelli riuscivano ad essere veloci quanto un'automobile.
-Non è normale che siano così veloci- commentò Nathan.
-Non è normale che esistano- disse Jordan.
-Ma che cazzo è successo secondo voi?- chiese Caleb apparentemente calmo, mentre guardava fuori dal finestrino.
-Non ne ho idea- gli rispose Jude, e gli altri non furono da meno.
-Dove dobbiamo andare?- chiese Lina mentre guidava.
-Dovremmo trovare le nostre famiglie- disse Mark e tutti furono d'accordo, eccetto Caleb che fece finta di niente.
-Qual è la casa più vicina?-
-Quella di Caleb- rispose Jordan. Nessuno a parte Jude sapeva dei genitori del castano, che però non si oppose. Il rasta non capiva, non aveva una famiglia da cui andare. Allora perché voleva passare a casa sua?

Survived~FudouKidou Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora