Capitolo 4~Zombie

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Caleb si mise un po più in disparte, insieme a Jude, in modo che nessuno sentisse.
-Su, che hai?-
-Nulla-
-Jude, non sono scemo. È da un po che non parli. È perché non abbiamo trovato tuo padre?-
-No-
-...Jude, smettila di pensare a Celia-
Il rasta lo guardò stupito. Come aveva capito che era preoccupato per sua sorella?
-Starà bene. È una ragazza forte e astuta, come te. Quindi si sarà nascosta da qualche parte, e noi la troveremo. Ma se continui a pensare al peggio ti distrai, rischi di farti ammazzare e rallenti tutto il gruppo-
Jude rimase in silenzio. Da quando Caleb era così gentile? E da quando si preoccupava per lui?
-Perché ti interessa se sto bene o male?-
-Te l'ho detto, rallenti il gruppo-
-Non è per questo, altrimenti te ne saresti già andato per la tua strada-
-È meglio essere in più persone-
-Tu hai sempre fatto tutto solo. Quindi deduco che tu tenga a noi-
-Può darsi- rispose Caleb distogliendo lo sguardo imbarazzato.
-Quindi non mi odi?- chiese un po stupito dalla mezza dichiarazione del castano.
-Certo che no idiota. Come cazzo ti è venuta quest'idea?-
-Il tuo comportamento fa intendere questo, sai?-
-È il mio carattere. Tutto qui-
-Ragazzi, quando avete smesso di fare i piccioncini innamorati, provare a cagarci- disse Joe, prima di nascondersi spaventato dall'occhiataccia lanciatagli da un Caleb a dir poco infuriato.
-Scherzavo, scherzavo- si affrettò a dire poi.
-Che stavate dicendo?- chiese Jude per cambiare argomento.
-Se Caleb ha ragione e le persone sono solo infette da un virus, e quindi non morte...- iniziò Nathan.
-...significa che noi le stiamo uccidendo- finì Jordan.
-Si. Se la mia teoria è fondata, siamo assassini- confermò Caleb.
-O mio dio...- sussurrò Shawn poggiando la testa contro una parete e lasciandosi scivolare a terra.
-Se dobbiamo sopravvivere, dobbiamo uccidere- disse Aiden.
-Ma tutte le persone infette che abbiamo ucciso... Loro... Avevano famiglie... Amici... Persone che tenevano a loro...- disse Mark.
-Ragazzi la mia era una teoria. Non datela subito per fondata. E comunque, anche se fosse, di certo ridotti così nessuno tiene a nessuno-
-Ma se appunto tu avessi ragione, noi dovremmo trovare una cura- commentò Xavier.
-A meno che voi non siate degli scienziati, non credo sia fattibile- disse Axel.
-Allora che proponi di fare?- chiese David.
-Dobbiamo prima di tutto sopravvivere. Quindi questo vuol dire uccidere- disse Jude e, purtroppo, aveva come al solito ragione.
-Continuiamo ad andare. Ne parleremo dopo- s'intromise Lina. Tutti annuirono e ripresero a camminare.

Caleb elencava nomi di armi mentre guardava tutte le pistole e i fucili dinnanzi a loro. Nessuno capiva che cacchio stesse dicendo. Però sembrava davvero esaltato nel vedere tutte quelle armi. Come un bambino piccolo in un negozio di caramelle.
-Okay Cal, calmati. La tua fissazione con le armi è spesso inquietante- disse Joe.
-Farmi gioire no eh?- sbuffò il castano, senza smettere di ammirare le armi.
-Perché Torch e Gazelle hanno tutte queste armi in casa?- chiese David. Era una cosa abbastanza inquietante.
-Non ne ho idea- rispose Jordan.
-Beh, se le prendiamo in prestito non ci diranno nulla- disse Xavier, sorridendo nel vedere il volto di Caleb illuminarsi di gioia mentre un ghigno gli nasceva spontaneo.
-Certo, ovvio che non se la prenderanno. Avete il mio permesso- disse una voce.
-Ma se non sono tue...- disse un'altra.
-Sono del mio migliore amico, è lo stesso- rispose la prima voce. Caleb e Jude le riconobbero subito. Nella stanza entrarono due ragazze.
-Celia!- esclamò il rasta andandole incontro e abbracciandola.
-E tu? Non mi abbracci?- chiese l'altra ragazza a Caleb.
-Perché? Mica ti credevo morta-
-Che fratello di merda-
-Lo so-
-Che ci fate qui?- s'intromise Xavier.
-Lo stesso che fate voi. Ci rifugiamo. Torch e Gazelle probabilmente sono al Sun Garden con Byron ed Hera- disse la castana.
-Quindi armiamoci, prendiamo il veicolo e andiamo- disse Mark allegro come sempre.
-No, ora mi spiegate come cazzo fa ad essere allegro sto qua- sbottò Martina.
-Beh... Mark è Mark- rispose Axel. I ragazzi si armarono e si fecero fare un corso accelerato sull'utilizzo delle armi da Caleb e Martina. Poi andarono a prendere il veicolo. Lina mise in moto, e tutti si organizzarono. Martina, Caleb, Aiden e Axel stavano sul tettuccio, pronti a sparare. Nathan, David, Joe e Mark stavano seduti nei sedili più anteriori, Jude, Celia, Shawn e Jordan stavano in quelli centrali e Xavier stava accanto a sua sorella.
-Partiamo?- chiese la giovane donna.
-Partiamo-

Survived~FudouKidou Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora