Capitolo 7~Zombie

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Caleb lo spinse in un angolo facendolo sedere a forza.
-Che fai?- chiese Jude confuso.
-Non devi muovere troppo la caviglia. Credi che sia cretino? So che ti fa male anche se hai negato. Te la sarai come minimo slogata-
Il rasta non rispose, abbassò solo lo sguardo. Beccato~
-Sei un idiota-
-Non è niente di grave Caleb-
-Se non lo era, lo sarà diventato ora che l'hai ignorato-
-Esageri-
-Scusa se voglio proteggerti- sbottò il punk infastidito. Jude stava prendendo le cose alla leggera. Troppo alla leggera per uno come lui. Troppo alla leggera per Jude Sharp.
-Che hai?- chiese infatti Caleb.
-Scusa?-
-Prendi tutto troppo alla leggera. Non sei tu. Che ti prende?-
-Ho paura. Non riesco a prendere nulla seriamente. Mi sembra tutto così... surreale... Ho paura, com'è giusto che sia. No?-
-Non devi avere paura piccolo. Ti proteggo io e niente o nessuno ti farà del male-
-E se non avessi paura di farmi male?-
-E di cosa?-
-Se avessi paura che facciano male a te?-
Caleb non resistette e gli levò gli occhialini, mostrando i suoi occhi rossi. Erano umidi. Come se stesse trattenendo le lacrime. Il castano gli lasciò un bacio sulla fronte, poi sulle labbra.
-Andrà tutto bene. Ne usciremo insieme. Ma tu non devi prendere tutto alla leggera, o finirai per farti male. Ed è l'ultima cosa che voglio-
Jude annuì, mentre il suo a quanto pare ragazzo lo abbracciava. Il rasta trovava estremamente dolce Caleb in quella situazione. E adorava questo lato dolce del ragazzo.
-Ora cosa siamo?- si lasciò sfuggire. All'inizio il punk si irrigidì, per poi sorridere leggermente e rilassarsi.
-Tu sei il mio piccolo, e questo non si discute. Ma per la tua domanda... Beh... Vuoi essere il mio ragazzo?-
In risposta Jude si strinse di più al ragazzo, dandogli un bacio sulla guancia.

-È tardi. La notte la passiamo qui. Poi proviamo ad uscire se la tua caviglia sta meglio-
-Com'è che sei così esperto nella sopravvivenza contro gli zombie?-
-I videogames sono utili-
Jude alzò gli occhi al cielo mentre si lasciava accarezzare i capelli da Caleb. Si erano sistemati meglio. Il punk era seduto contro la parete, mentre Jude era seduto in braccio a lui e si lasciava coccolare. Non aveva gli occhialini addosso. Caleb si era categoricamente rifiutato di ridarglieli e se li era appesi al collo.
-Comunque va bene. Restiamo qui. Tanto sto comodo-
-Mi hai preso per un cuscino?-
-Il cuscino migliore del mondo-
Il castano sbuffò, ma non disse altro. Si limitò ad addormentarsi col suo ragazzo.

-Eccoli... Dobbiamo oltrepassarli senza fare neanche un minimo rumore...- sussurrò Jude sbirciando fuori. Caleb annuì e gli prese la mano uscendo. Camminarono in punta di piedi, lentamente. Non stavano facendo neanche un rumore. A malapena respiravano. Ad ogni passo, il castano aumentava leggermente la presa sulla mano di Jude. Aveva paura. Tanta. Soprattutto che il suo piccolo si facesse male. E il rasta lo capì, infatti ricambiò la stretta. Riuscirono ad uscire dal negozio, e poi iniziarono a correre. Caleb dovete aiutare Jude per via della caviglia, ma riuscirono a fuggire. Fortunatamente non erano molto distanti dal Sun Garden, infatti arrivarono in fretta.

Martina e Celia arrivarono facilmente. Non avevano incontrato grandi pericoli. E a quanto pareva, neanche Xavier e Jordan. Infatti i due erano già nell'edificio a parlare con Torch e Gazelle. Appena l'albino vide la castana l'abbracciò di slancio.
-Ciao anche a te ghiacciolino- disse sorridendo Martina.
-Taci diavolo. Pensavo fossi morta-
-Davvero pensavi di liberarti di me così facilmente?-
-Io ci speravo- disse Hera raggiungendoli.
-Come no-
Nessuno fece in tempo a dire altro che Mark, Nathan, Shawn e Axel arrivarono.
-Gli altri non sono ancora qui?- chiese preoccupato Shawn.
-Tranquillo lupacchiotto. Arriveranno a momenti- lo confortò Celia. Neanche a dirlo che David e Joe entrarono, seguiti da Lina.
-Aiden?- chiese il lupo delle nevi preoccupato.
-È morto- disse schietta la giovane donna lasciando tutti spiazzati. C'era un silenzio tombale, rotto solo dai singhiozzi di Shawn. Axel lo abbracciò, anche se si sentiva una persona orribile. Perché non era triste. Anzi, era felice di avere Shawn solo per se finalmente. E si sentiva un mostro per questo. Si sentiva un egoista. Ma non disse nulla.

Era sera. Shawn aveva deciso di lottare. Di non piangersi addosso. Perché sapeva che Aiden avrebbe voluto così. Sapeva che avrebbe voluto che vivesse ancora. Non doveva rinunciare a tutto così. E Axel lo stava aiutando ad andare avanti. E stava per dirgli ciò che provava per lui, ma Caleb e Jude irruppero in quel momento. Lo sguardo di tutti cadde sulle loro mani unite e con le dita intrecciate e sugli occhialini del rasta appesi al collo del castano. Li fissavano stupiti, e Caleb odiava essere fissato, e aveva anche notato che Jude era a disagio.
-Che c'è?! Mai avete visto due fidanzati tenersi per mano?!- sbottò alterato.
-Fidanzati?!- chiese sconcertato David.
-Devo limonarlo davanti a te per fartelo capire?-
Jude gli lanciò un'occhiata torva, come a dirgli di smetterla. Ma ovviamente Caleb non sarebbe stato lui se avesse smesso.
-Si!- sbottò l'azzurro non credendo alle parole del ragazzo. E il castano non se lo fece ripetere due volte. Sbattè Jude contro il muro e lo baciò con foga. Il rasta ricambiò, portando le braccia dietro alla nuca del maggiore. Le loro lingue si scontravano e lottavano per dominare, aumentando la passione di quel bacio. Tutti li fissavano a bocca aperta, mentre Celia e Martina lanciarono due urletti acuti iniziando a saltellare, stando l'una di fronte all'altra, entrambe le mani intrecciate con quelle dell'altra e ripetendo 'la nostra OTP!'. Fortunatamente nessuno badava a quelle due. Quando Jude e Caleb si staccarono, il primo era rosso per l'imbarazzo mentre il secondo ghignava soddisfatto. Nessuno fiatò, e questo mise ancora più a disagio il rasta.
-Vi hanno mangiato la lingua?- chiese il castano, ovviamente non riferendosi a sua sorella e alla sua migliore amica.
-E TU CHE DICEVI CHE NON SAREBBE ANDATA COME VOLEVAMO!- gli rinfacciò Celia, e Caleb sbuffò.
-Dobbiamo decidere come muoverci- intervenne Lina, decisa a lasciar cadere il discorso sulla nuova coppia. Tutti annuirono e si sedettero in cerchio. Byron veniva abbracciato da Hera, anche se il castano non voleva, Mark teneva di nascosto la mano di Nathan, così che si infondessero sicurezza a vicenda, Xavier aveva un braccio attorno alla vita di Jordan per rassicurarlo, Axel aveva un braccio sulla spalla di Shawn e gli accarezzava i capelli, Gazelle aveva la testa poggiata sulla spalla di Torch che, imbarazzato, lo scostava ogni volta. Martina anche teneva la testa poggiata sulla spalla di Celia che, a differenza di Torch, non la scostava e Jude era seduto tra le gambe di Caleb che lo abbracciava da dietro. Lina era accanto a Xavier e David, a sua volta seduto accanto a Joe, e fissava tutti con astio. Probabilmente aveva in mente ciò che tutti sapevano.

Survived~FudouKidou Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora