Jude si svegliò stordito, era in braccio a qualcuno. Ed era in uno spazio ristretto.
-Finalmente sei sveglio. Siamo su un elicottero e stiamo tornando alla sede-
Riconobbe subito la voce di Caleb, e capì di essere in braccio a lui. Lo spazio era poco, non poteva scendere dalle sue braccia.
-Tra quanto arriviamo...?- domandò, prima di perdere un paio di battiti. La sua voce... Era... Cioè...
-P-Perché l-la mia voce è c-così acuta...?-
-Dovresti chiederti perché hai il seno e, probabilmente, la figa-
-EH?!?!-
-Non urlare- disse qualcun altro, ovvero Joe.
-C-Che mi è successo??-
-Se non lo sai tu...- commentò un altro ancora, David.
-Ecco che intendeva Dark...-
I tre ragazzi la guardarono confusi.
-D-Dopo che mi ha riconosciuto ha d-detto che visto che v-volevo fingermi f-femmina, mi avrebbe accontentato...-
-Quindi l'antidoto l'avrà lui- borbottò Caleb. Gli altri annuirono sconsolati.Quando arrivarono, Caleb trascinò Jude in camera e chiamò Martina. Mentre attendevano che arrivasse, il castano scrutò la neo-ragazza. Aveva i lineamenti più delicati, i capelli più lunghi, un seno piccolo, ed era un po più bassa anche se non di tanto. Ora l'abito era leggermente grande e il seno finto non l'aveva più addosso.
-Smettila di guardarmi. La situazione è già imbarazzante di suo-
-Fidati, lo so-
-Eh?-
-Niente, mia sorella arriverà tra poco-
Neanche a dirlo che Martina entrò in stanza. Scrutò Jude, prima di prenderla per un polso e trascinarla via.
Andarono nella sua stanza, così che potesse aiutare la rasta a vestirsi.
-Che situazione, mh? Comunque tranquilla, ho i vestiti adatti. Hai più o meno la mia taglia, e per l'intimo non ci sono problemi-
-Grazie...-
-Stai tranquilla, tornerai maschio-
-Lo spero...-
Martina le sorrise rassicurante, poi le passò un completino intimo color panna, molto semplice. Aiutò la neo-ragazza a metterlo, poi prese una maglia azzurra e un pantaloncino nero. La maglia aveva una manica normale, l'altra era una bretella. Era anch'essa molto semplice.
-Con questi dovresti star bene domani. Per dormire fatti dare una maglia da Caleb, ti andrà abbastanza grande da coprirti tutta. I capelli lasciali sciolti, però. Con la tua solita coda saresti ridicola-
-Va bene...-
-Comunque... Ti piace Caleb, lo leggo negli occhi-
-Eh?!-
-È una mia abilità. Non sono empatica come Caleb, ma leggo negli occhi delle persone-
-Oh... E nei miei cosa leggi...?-
-In questo momento paura. Di non tornare maschio. Ma quando guardi Caleb c'è un po più di sicurezza. Ogni volta che sei con lui leggo odio, irritazione, rabbia, amore, sicurezza, forza. Troppe emozioni insieme, eh? Però ti piace molto, e lui sappi che ricambia. Nei suoi occhi ci sono le stesse emozioni, con protezione al posto della sicurezza-
Jude rimase stupito dalle parole della ragazza, ma non commentò. Di lei, stranamente, si fidava molto.
-Ora è meglio che vai, buonanotte Jude-
-Notte Marty-La rasta tornò in camera, si era rimessa l'abito giusto il tempo di passare da una stanza all'altra. Caleb l'aveva aspettata.
-Tua sorella mi ha detto che per la notte dovrei farmi prestare da te una maglia...- mormorò. Il castano annuì e prese dell'armadio una maglia grigia, semplice.
-Grazie...-
Jude andò nel mini-bagno della stanza e si cambiò in un attimo. Quando uscì lasciò i vestiti che le aveva dato Martina su una sedia, poi si stese nel letto. Si addormentò dopo poco, e così anche Caleb.Un urlo acuto svegliò il castano, che cadde dal letto. Si guardò intorno, confuso, prima di notare che era Jude ad urlare. Probabilmente stava facendo un incubo. Si alzò e la svegliò con poca delicatezza. La ragazza si mise a sedere di scatto, con il volto rigato dalle lacrime e il respiro affannato.
-Hai fatto un incubo?-
-S-S-Si... S-S-Scusa s-s-se t-t-ti ho sv-sv-svegliato...-
Caleb la scrutò, prima di sedersi sul suo letto e abbracciarla. Stava agendo istintivamente, senza preoccuparsi troppo dei suoi gesti. Jude rimase basita, ma ricambiò subito e si accoccolò al suo petto. Al castano sembrava una cucciola indifesa, e sentiva il bisogno di proteggerla. Si stese, trascinandola con se, e la strinse in modo protettivo.
-Prova di nuovo a dormire, va bene? Se fai un altro incubo ti sveglio-
Jude annuì. Si era calmata non appena aveva sentito le braccia del castano avvolgerla. Si sentiva più tranquilla e si addormentò facilmente, cullata dalle carezze che Caleb gli stava facendo sui capelli.
STAI LEGGENDO
Survived~FudouKidou
Fiksi PenggemarSopravvivere. Ecco ciò che dovranno fare. Tre universi paralleli, tre differenti sventure. Riusciranno i nostri amici a sopravvivere a tutte e tre? O qualcuno ci abbandonerà?