Capitolo 4~Nuclear

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Jude non avrebbe mai voluto staccarsi dal castano, ma stava meglio e sapeva che non potevano restare così in eterno. Si scostò, mormorando un ringraziamento, e fissò il vuoto. Caleb lo scrutò un po, prima di decidersi a parlare.
-Stai bene?- chiese, e se ne pentì subito. Perché con quelle parole era uscita tutta la sua preoccupazione per il minore, che non avrebbe voluto mostrargli. Ma il rasta sembrò non accorgersene. Annuì distrattamente, anche se non sembrava neanche averlo sentito.
-Ci sei?-
Jude annuì nuovamente.
-Sei il peggior regista di sempre?-
Annuì nuovamente, sempre fissando il vuoto.
-Sai che ti amo?-
Niente. Il rasta annuì ancora senza ascoltarlo davvero. Iniziò a tremare nuovamente, sia per il freddo che per paura. Sembrava stesse in un altro mondo.
-Jude, sveglia- disse Caleb, per poi dargli uno schiaffo sulla guancia che anche in Norvegia probabilmente avevano sentito. Ma nulla. Era sempre da un'altra parte con la mente. Il castano sospirò, levandosi la felpa e mettendogliela sulle spalle, chiudendola non preoccupandosi di fargli mettere le braccia nelle maniche. Poi lo prese in braccio, a mo di sposa.
Come mi sono ridotto pensò, mentre Jude si accoccolò sul suo petto quasi istintivamente, continuando però a restare chissà dove con la mente.

Quando Caleb tornò al bunker, venne subito accerchiato.
-Che è successo??- chiese Mark vedendo com'era ridotto Jude. Il castano lasciò cadere col culo a terra il rasta e si allontanò.
-L'ho stuprato- rispose sarcastico, appoggiandosi al muro. I ragazzi lo squadrarono, per accertarsi che stesse davvero scherzando.
-Abbiamo incontrato quel buon uomo di Dark che ha tentato di metterglielo nel culo, con scarsi risultati- spiegò in breve, sbuffando.
-E tu che hai fatto?- chiese David.
-Gli ho spaccato il cranio con un martello- rispose con semplicità.
-Perché ha la tua felpa?- domandò, invece, Martina.
-Perché fuori si gela e per poco non lo scambiavo per una foglia-
Xavier e Jordan aiutarono il rasta a mettersi in piedi e provarono ad accompagnarlo in stanza, ma dopo pochi passi svenne. Fortunatamente, Caleb era proprio lì accanto e lo prese al volo prima che potessero farlo gli altri due. Sbuffò irritato e lo prese nuovamente in braccio, portandolo nella loro stanza e lasciandolo sul letto. Lo guardò qualche secondo, prima di coprirlo con le coperte e uscire.
-Speriamo che Dark sia morto- disse Celia in uno sbuffo.
-Altrimenti torno a finire il lavoro- aggiunse Caleb arrivandole da dietro e facendola sobbalzare.
Decisero di non parlarne e cenarono. Poi ognuno andò nella propria stanza, anche se preoccupati per Jude. Solo il castano non ci tornò, anzi. Uscì dal bunker e tornò nel luogo in cui aveva martellato Dark. Ma lui non c'era.

Jude si svegliò piano, e subito sentì due braccia tenerlo stretto. Si girò, notando che era Caleb. Aveva gli occhi chiusi, ma sapeva che era sveglio.
-Che è successo...?- mormorò.
-Dopo che ci siamo allontanati da Dark sei andato in un altro mondo e poco dopo che ti ho riportato qui sei svenuto-
-Come ci sono tornato qui...?-
-Ti ho dovuto portare in braccio. E devo dire che pesi più di ciò che sembra- rispose Caleb in uno sbuffo. Il rasta arrossì e mormorò un ringraziamento, imbarazzato.
-Di niente. Comunque come stai ora?-
-Meglio...-
-Dovresti mangiare visto che è da ieri a colazione che non lo fai-
Jude annuì, cercando di capire lo strano comportamento protettivo da parte di Caleb. Il castano si alzò e si cambiò, per poi uscire e lasciarlo solo.
No. Non l'avrebbe mai capito. Quel punk da strapazzo era un mistero. Si cambiò anche lui e andò nella mini cucina, dove stavano anche gli altri.
-Ehy Jude! Come stai??- chiese Mark vedendolo.
-Meglio di ieri..- rispose, sentendosi terribilmente a disagio per l'assenza degli occhialini. David gli passò la colazione, mentre avvertiva che Jordan e Xavier erano già usciti. Jude sperò che Dark fosse morto. Infondo aveva ricevuto un bel colpo in testa da parte di Caleb. Già, Caleb. Ormai il rasta pensava sempre e solo a lui. Aveva bisogno di un consiglio. Il suo sguardo cadde sulle uniche due ragazze del bunker, poi sospirò. Non poteva credere a ciò che stava per fare, ma sapeva che doveva farlo.

Survived~FudouKidou Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora